mercoledì 30 settembre 2020

GDL: Poirot a Styles Court - Agatha Christie



Buonasera lettori accaniti! 
Non c'è nulla di meglio di una recensione serale a tinte gialle per rilassarsi dopo il lavoro! Ed eccoci infatti a recensire, grazie al gruppo di lettura "Un anno con Agatha Christie" di Eynys Paolini e la Libreria di Yely Poirot a Styles Court! Con i bellissimi banner a tinte gialle vi faccio sapere anche quali sono i blog che partecipano a questo evento! Non ve ne pentirete!


Titolo:
Poirot a Styles Couer
Autore: Agatha Christie
Genere: Giallo
Editore: Mondadori
Serie: Autoconclusivo
Pagine: 228 pp
Prezzo: 7,99 € edizione digitale - 13,00 € edizione cartacea
Data di pubblicazione: 16 Giugno 2020

Durante la Prima guerra mondiale, un giovane ufficiale inglese ferito al fronte, Arthur Hastings, viene ospitato per la convalescenza da un vecchio amico, John Cavendish. Il soggiorno nella residenza di campagna dei Cavendish nell'Essex, la lussuosa Styles Court, sarà però tutt'altro che tranquillo. La padrona di casa, matrigna di John, ha sposato un uomo di vent'anni più giovane, e i figliastri, scavalcati nell'eredità, sembrano tramare qualcosa. La governante è sicura che prima o poi la situazione possa precipitare e, in breve, la profezia si avvera. La padrona di Styles Court viene avvelenata e i sospetti si concentrano subito sui membri della famiglia. Per loro fortuna, in paese c'è un profugo belga dai grandi baffi, uno che di delitti se ne intende... Così nel 1920 il mondo scopriva il talento narrativo di Agatha Christie e faceva conoscenza con il suo detective, Hercule Poirot.



Copia omaggio fornita gentilmente da Mondadori

recensione

Rieccoci lettori accaniti!
Oggi è una bellissima giornata e io, finalmente, vi parlo di Poirot a Styles Court, libro scritto da Agatha Christie nel 1920... Esattamente cento anni fa! Mondadori ci ha dato questa bellissima opportunità e io, da amante del giallo e del thriller non ho potuto fare a meno di dire sì ed essere estremamente felice! Poirot a Styles Court è un romanzo giallo, il primo in cui vediamo arrivare il nostro amato detective. La nostra scrittrice lo ha scritto nel 1916, durante la Prima Guerra Mondiale mentre prestava servizio come infermiera. Tuttavia il romanzo è stato pubblicato ben quattro anni dopo, appunto nel 1920. Anche la storia, ovviamente, è ambientata durante la Prima Guerra Mondiale.


Ci troviamo nell'Essex, in Gran Bretagna, in una grande tenuta chiamato Styles Court appunto. Qui troviamo i nostri protagonisti e la nostra vittima Emily, in fin di vita a causa di un avvelenamento. Ovviamente non mancano i colpi di scena rispetto questo romanzo e, soprattutto, rispetto alle motivazioni che hanno portato alla morte della donna.

Prima di continuare, vi do delle piccole curiosità!
Styles Court è una tenuta reale, dove ha vissuto realmente la stessa autrice con il suo primo marito. Inoltre, la stessa tenuta è teatro di un altro romanzo, Sipario.

Il primo accusato della morte di Emily è Alfred, il marito ( più giovane di vent'anni ) della donna. Perché si crede sia proprio lui l'assassino? Secondo il testamento trovato egli è colui che più gioverebbe a livello economico. Ovviamente Poirot non ama le risposte scontate ed è per questo che comincia a indagare ripercorrendo i passi della vittima e venendo a conoscenza di dettagli importanti. Ovviamente, il nostro amato Poirot, pur essendo alla sua prima comparsa nel panorama letterario, non ci deluderà affatto e troverà il vero colpevole ( o i veri colpevoli? ). Ma veniamo a noi! Che cosa mi ha colpito di questo scritto? In primo luogo, non sembra una prima opera. Voglio dire, Poirot l'ho trovato perfetto, perciò mi domando da quanto tempo la nostra scrittrice avesse nella sua mente il nostro detective con i baffi! Mi è piaciuto il fatto che in questo volume si veda una parte legale. Perché? Semplice. Un accusato di omicidio, se le prove lo scagionano non può essere nuovamente condannato. Questo è un fattore molto importante all'interno di questa lettura. Questo si chiama, dal latino, Ne bis in idem. Ovviamente mi è piaciuta anche la parte più scientifica, poiché l'omicidio è avvenuto attraverso l'avvelenamento. La stricnina è un elemento chimico molto tossico e questo vuol dire che Agatha Christie si è molto informata prima di utilizzarla all'interno del suo romanzo.

Per la prima volta ebbi l’impressione che, con la partenza di Evelyn Howard, l’atmosfera fosse cambiata. La sua presenza significava sicurezza. Adesso la sicurezza era sparita e nell’aria aleggiava il sospetto. Mi venne in mente la faccia sinistra del dottor Bauerstein, e provai un senso di diffidenza nei confronti di tutti. Per un attimo, ebbi la sensazione che sarebbe accaduto qualcosa di tragico.
 

Lo stile di Agatha Christie è chiaro e lineare. La storia si legge senza particolari intoppi e anche le parti più descrittive risultano facili nella lettura poiché ella è in grado di non appesantire troppo la scena. Non sono molte le pagine per questo la lettura risulta ancora più semplice, ma efficace. Insomma, si tratta di un racconto che gli amanti del giallo non possono proprio perdersi, senza contare che abbiamo un Poirot appena arrivato!


A presto, 














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