Appoggiata ai bordi del bosco, sulla via che dal paese va verso le montagne, c'è una piccola casa solitaria: è qui che vivono le ricamatrici. Ora è rimasta Eufrasia a praticare l'arte di famiglia, tesse, cuce, ricama leggendo in ogni persona che le si rivolge i desideri più inconsci. Accanto a lei come prima alla bisnonna, alla nonna e alla madre, da sempre, il telaio di ciliegio, rocchetti, stoffe, spole e spilli. Eufrasia ha settant'anni e ha quasi smesso di lavorare, le mani curvate dall'artrite e la modernità in cui tutto è fatto in fretta le avevano fatto pensare di non servire più a nessuno. Ed è in quel momento che arriva Filomela, una ragazza giovane con il riso negli occhi oltre che sulle labbra, che le chiede di prepararle il corredo e di insegnarle a ricamare. Eccola, l'ultima occasione di fare ciò che Eufrasia più ama: rendere felice qualcuno, raccontargli la vita che verrà intrecciando trama e ordito. Le parole che ha risparmiato per tutta l'esistenza ora sgorgano come fiumi in primavera. Racconta di una giovane vedova di guerra gentile ed esperta nel taglio e cucito, di una splendida e coraggiosa ragazza troppo bella per non attirare le malelingue di paese, di un amore delicato come il filo di lino e tanto sfortunato, e di un ricamo tessuto da generazioni, in cui ognuna di loro ha scritto un pezzo della propria esistenza, una scintilla luminosa nel buio del mondo. Elena Pigozzi in questo romanzo ci fa vivere cento anni di storia in un battito di ciglia, a volte vento leggero e luminoso, altre cupo e foriero di sventura. Tante vite si intrecciano in queste righe, tanti amori, ma soprattutto l'amore per la vita stessa e per un'arte millenaria che sono la vera eredità dell'ultima ricamatrice.
Il mondo non si é fermato mai un momento La notte insegue sempre il giorno Ed il giorno verrà ...
Tra l'altro vorrei farvi sapere che è una delle più belle canzoni italiane che io abbia mai ascoltato. Piango ogni volta che la ascolto e non so se sono io troppo sensibile o, semplicemente, questa canzone è davvero meravigliosa. Comunque, delicata proprio come la storia, questa canzone celebra la vita e non ho potuto non inserirla in questa playlist. Ovviamente come prima canzone non poteva non esserci una canzone italiano. Chiaramente. Meravigliosa! Proprio come il romanzo!
Ed eccoci con la seconda canzone. Il primo indizio sta nelle parole di poco fa. Anche questa canzone è italiana ed è del 1968. Il cantante è Modugno, ma la canzone, proprio come "Il Mondo" è stata ripresa da altri musicisti, tra cui i Negramaro. Avete capito di che canzone sto parlando? Di Meraviglioso. Un'altra canzone che mi fa piangere per la sua bellezza.
Meraviglioso Ma come, non ti accorgi Di quanto il mondo sia meraviglioso...
Eccomi di nuovo qui. Insomma questa bellissima canzone entra di diritto nella playlist come seconda canzone. Non potevo proprio non sceglierla. Una canzone che ancora una volta celebra la bellezza della vita, ma anche delle piccole cose.
L'amore è un sentimento importante all'interno del romanzo. L'amore, un sentimento così puro, così intenso e magnifico. Per questo sentimento è difficile scegliere una canzone, per questo ho deciso di ampliare e scegliere nuove canzoni che reputo meravigliose. Ed ecco la prima: Perfect di Ed Sheeran, una delle mie canzoni preferite in assoluto. Perfect è una canzone d'amore che mi fa sciogliere.
Alla prossima,
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