martedì 10 luglio 2018

Recensione: Scommettiamo che è amore? - Fabiola D'amico



Titolo: Scommettiamo che è amore?
Autore: Fabiola D'Amico
Genere: Contemporary romance
Editore: Newton Compton
Serie: Cupido Agency Series #3
Pagine: 384
Prezzo: 3,99 € (e-book)
Data di pubblicazione: 24 Maggio 2018


Alexandra Miller, Ale per gli amici, è la fondatrice della Cupido Agency di New York. Giovane donna elegante, raffinata, sorridente, ama prendersi cura di tutti. Crede nell’amore, quello con la A maiuscola, e la sua missione è far incontrare le anime gemelle. La sua vita sentimentale, però, è a un punto fermo, e non sarà facile rimetterla in moto. Nemmeno quando l’improvviso malore di nonna Eloise la costringe a partire per Parigi, dove dovrà fare i conti col suo doloroso passato e con un futuro che non si prospetta roseo. Ma si sa, non ci si può opporre al destino, soprattutto se si presenta sotto le spoglie di un muscoloso brontolone di quasi due metri, affascinante, disordinato, diffidente e solitario. Riuscirà a resistergli, la nostra Miss Cupido? E lo scorbutico Jean-Luc, sostenuto dalla sua eclettica famiglia e dagli amici più stretti di Ale, toglierà i lucchetti dal suo cuore blindato, una volta scoperto che, al di là delle apparenze, il lato migliore della vulcanica Ale è la sua tenera fragilità?


recensione

Ammetto il mio peccato: non avevo letto nessun romanzo di Fabiola D'Amico, quindi quando ho dato uno sguardo alla trama di Scommettiamo che è Amore?, non avevo ben capito a cosa andassi incontro. Avevo capito che c'era un lui, brontolone e bello, una lei, fragile e tosta allo stesso tempo e poi ho capito che a fare da sfondo ad una bella storia d'amore, c'era la capitale del romanticismo, Parigi. Il mio è stato un giudizio affrettato che non rendeva minimamente idea di quello che sarei andata a leggere!
La vita non va sempre come ci si aspetta, e non sempre il sogno che abbiamo inseguito per una vita è quello giusto per noi.
Ho scoperto che Alexandra Miller, per tutti Ale, è la fondatrice della Cupido Agency ed ha come missione nella vita, trovare ad ognuno di noi, l'anima gemella, perché lei crede nell'amore con la A maiuscola. Eterna romantica dal cuore d'oro, donna colta e molto raffinata Ale nasconde un segreto: non potrà mai vivere le gioie della maternità. Nonostante affronti un tema così delicato il romanzo non risulta mai pesante, è scritto con uno stile ironico e frizzante con momenti di leggerezza e goliardia (fra tutte le scommesse tra Ethan ed Ale). 
Viene fuori una storia mai banale con una trama ben sviluppata che affronta un tema delicato e profondo senza mai cadere nel "dramma" o nel "pietismo". 
Da donna, ma soprattutto da madre, non posso capire pienamente il dolore che Ale porta dentro ma Fabiola è stata brava perché mi sono immedesimata e ho sentito sulla mia pelle tutto quel dolore inespresso.
«Ale tu non vivi, tu reciti. Sei da oscar ma la tua finzione non potrà durare molto. Anzi a dirla tutta, sta già crollando».E la verità di quelle frasi le strappò un urlo angosciato. Si ritrovò a piangere tra le braccia dell’amica. Pianse se stessa, come mai aveva fatto.
Dietro a quella algida corazza, agli abiti firmati e alle origini nobili, si nasconde solo una ragazza che ha bisogno di essere amata e di amare follemente. Ognuno di noi ha il proprio fardello di dolore, tentiamo di nasconderlo al mondo per timore, per vergogna o paura. Decidiamo di condividerlo con "l'amore della nostra vita" perché sappiamo di poter essere comprese, amate, protette e quindi il fardello diventa meno pesante perché non poggia solo sulle nostre spalle.
Era l’amore che aveva temuto di non trovare mai. Il principe azzurro che aveva attraversato rovi e foreste ignote per svegliarla dal lungo sonno in cui un terribile maleficio l’aveva fatta cadere. Quello che aveva attraversato mari e deserti pur di trovarla. Okay, stava esagerando. Sognava a occhi aperti. Ma Jean-Luc era il suo sogno più bello. E voleva viverlo ogni secondo.
Jean-Luc è il principe azzurro di questa favola moderna, un brontolone molto sexy dall'animo nobile. Ha un bagaglio di esperienze diverso ma ugualmente complicato. Un gigante buono capace di fare gesti di una dolcezza infinità ed allo stesso tempo capace di essere burbero e scostante con le persone che più ama! In pratica è un uomo alfa al 100% che mostra da subito i suoi mille difetti e ti fa scoprire a poco a poco i suoi meravigliosi pregi così da cadere irrimediabilmente nella sua ragnatela. Ed anche io, come la povera Alexandra, sono stata rapita da questo protagonista maschile e dalla sua dichiarazione d'amore in perfetto stile "sciogli-budella!
Sei l’essenza della mia vita. Mi hai ridato la voglia di lavorare, la gioia di vivere. Io ti amo, di un amore che toglie il respiro, che mi fa desiderare solo la tua felicità. Quando sono accanto a te, tutto è più sopportabile, persino le chiacchiere infinite di mia zia Matilde. Con te al mio fianco io posso raggiungere la luna. Non ti prometto rose e fiori, la vita non è una favola, ma ti sarò accanto in ogni momento triste, ci aggrapperemo l’uno all'altra. Supereremo ogni difficoltà tenendoci mano nella mano. Io… io so che il nostro amore è come quello dei miei nonni. Infinito, imperfettamente perfetto, dolce, appassionato, litigioso, amorevole.
Il cuore del romanzo è l'amore inteso come perdita, ricerca, assenza o presenza. Anche gli animi più solitari cambiano in sua presenza, quelli più tristi rinascono e quelli che da sempre indossano delle maschere per sopravvivere, quando lo incontrano, ritornano ad essere se stessi. 
«Ti amo, infinitamente, Jean-Luc. Sei il mio cuore. Sei la luce della mia vita. Sei tutto l’amore che provo dentro di me. Se cerco un perché per ciò che sento non lo trovo, perché l’amore non ha perché. Ti colpisce quando meno te l’aspetti e non hai armi per contrastare la sua irruenza. Tu solo mi hai fatta sentire speciale, amata, protetta. Con te, non ho paura delle mie imperfezioni. Non temo il tempo che passa, i giudizi della gente. Tu sei la mia forza. Ti amo tanto Jean-Luc».
Ale e Jean-Luc sono l'uno il premio dell'altra, meritano questo amore folle, potente ed irrazionale. Ho amato il finale per nulla scontato, non c'è stato nessuno escamotage per dar loro "la giusta fine" perché "famiglia" è dove c'è amore, dove lui ama e rispetta lei e viceversa, è cadere insieme e rialzarsi insieme. 
E capì di amarlo. Amarlo di quell'amore che non conosce mezze misure, di quell'amore che accetta pregi e difetti. Di quell'amore che ti toglie il respiro e te lo ridà, di quell'amore che non ha ragioni, perché quando si ama, si fa e basta. E si sentì in pace con se stessa, perché in qualunque modo si sarebbe evoluta la loro storia lei aveva incontrato il suo amore grande, il suo grande amore... E capì un’altra cosa: con lui era a casa. Perché casa non era un luogo, ma una condizione, e con Jean-Luc era al sicuro.
Cosa altro aggiungere? Nulla! Vi consiglio di leggerlo al più presto, io intanto recupero le altre storia di Fabiola D'Amico perché voglio conoscere tutti i segreti della Cupido Agency! C'è un certo Ethan (e la sua aquila!) che ha stuzzicato la mia fantasia!

Alla prossima Girls!





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