domenica 6 dicembre 2020

Recensione: L'uomo dello specchio - Lars Kepler





Titolo: L'uomo dello specchio
Autore: Lars Kepler
Genere: Thriller
Editore: Longanesi
Pagine: 552
Prezzo: 12.99€ edizione digitale
          20.90€ edizione cartacea
Data di pubblicazione: 12 Novembre 2020


Una ragazza è stata uccisa nel parco giochi di un quartiere residenziale di Stoccolma, in piena notte. Sulla scena del crimine restano i chiari segni di un'esecuzione in piena regola. Ma chi può aver voluto infliggerle una morte così spettacolare e crudele? Se lo chiede il commissario Joona Linna mentre scopre che la vittima era sparita nel nulla un pomeriggio di cinque anni prima, e da allora non si era più saputo nulla di lei. Joona deve ricucire i pezzi di questa storia dai contorni sempre più inquietanti, trovare il colpevole e consegnarlo alla giustizia il prima possibile. Ma come fare? Da dove partire se nessuno sa, nessuno ha visto? Eppure qualcuno deve avere visto, qualcuno che forse non vuole parlare o non riesce a parlare. Qualcuno che per qualche oscuro motivo dev'essere aiutato a ricordare, perché il segreto è imprigionato nel buio della sua mente. Ed è per questo che Joona, bloccato in un labirinto di specchi, decide di infrangere ancora una volta le regole della polizia. Perché sa di non avere altra scelta, deve ricorrere all'aiuto di un professionista che in passato gli ha fornito la chiave per arrivare alla verità: il dottor Erik Maria Bark, meglio conosciuto come l'Ipnotista...

Copia omaggio fornita gentilmente da Longanesi

🎄 recensione 🎄

Buongiorno Lettori,
da qualche tempo a questa parte ho iniziato ad avvicinarmi al genere giallo/poliziesco e quando ho letto la trama de "Luomo dello specchio" ho sentito che fosse un libro che potesse fare al caso mio. 
L'inizio del romanzo si svolge in anticipo di cinque anni rispetto al resto della narrazione, in una giornata di vento e pioggia e in un paesaggio che sembra spettrale si descrive il rapimento di una ragazza, Jenny Lind. Solo queste poche righe sono bastate per mettermi addosso uno stato d'ansia tale da non riuscire a cenare staccando gli occhi dal romanzo; ero attratta e spaventata da quello che stavo leggendo ed ho capito che non si trattava del solito giallo a cui mi ero affezionata, ma di qualcosa di più complesso: un thriller. Per cui, la prima cosa che dirò di questo romanzo è che per la prima volta dopo ANNI ho cenato leggendo e non mi succedeva dalle superiori, grazie alla curiosità, l'anticipazione e la trepidazione che mi ha fatto provare.
Nella vita capita che alcune famiglie siano colpite da gravi perdite, e Pamela ha iniziato a pensare che coloro che restano debbano mettersi in contatto con chi ha avuto esperienze simili. Lei e Martin, così come Mia, hanno perso qualcuno di importante: si capiscono, e insieme potranno iniziare un percorso di guarigione.
Tra un boccone e un altro ho imparato ad apprezzarne la narrazione, nonostante all'inzio mi abbiano un po' confusa le presentazioni dei protagonisti e le loro vicende personali. Oltre al commissario Joona Linna. si parla anche di Pamela, una donna che ha subito la morte della figlia diciassettenne, Alice, e che convive con un uomo paranoico, Martin. Tutte le storie narrate assumono senso quando, con lo scorrere delle pagine, la matassa insondabile della trama si dipana e filo dopo filo inzia ad avere un senso logico. Un processo che mi ha incantata e lasciata stupita. I fatti presenti che si mescolano con quelli del passato, i vari punti di vista e le scoperte dell'indagine rendono sempre più chiaro che il caso di Jenny Lind non sia un caso isolato, ma l'opera di un misterioso serial killer. Da questo momento in poi il romanzo cambia totalmente, assumendo una connotazione psicologia e psichiatrica che prima non aveva.
Chi ha perduto molto può darsi una mano a vicenda, perchè sa cosa sinignifica
Dopo i primi capitoli vivaci, "L'uomo dello specchio" rallenta il ritmo e per alcuni capitoli scorre lento mentre il caso fatica ad ingranare. Non sono state le mie pagine preferite, ma non mi hanno neanche annoiata, tanto che ho proceduto spedita nella lettura. Fortunatamente questa pausa narrativa non dura molto e dopo poco si entra nel vivo della vicenda che diventa più accattivante ad ogni riga, per culminare in un finale del tutto a sorpresa. Non sono molto esperta di gialli e thriller, come ho scritto ad inizio recensione, ma sono abbastanza sicura che nessuno avrebbe potuto prevedere come si sarebbe concluso il caso. Una cosa decisamente importante per il genere al quale appartiene il libro.
«Sono cambiato»
«Si chiama vita, è lei che ci cambia»
«Per quanto mi riguarda, mi ha cambiato in peggio, direi»
«Si chiama comunque vita»
Ho apprezzato molto, inoltre, la spiegazione finale dei fatti e l'approfondimento psicologico riguardante il serial killer. Estremamente inquietante ed interessante inoltre è la dimensione attuale in cui si destreggia il romanzo, purtroppo non casuale. Lars Kepler ha voluto includere nelle sue pagine alcuni temi fin troppo comuni nella nostra società, sicuramente con l'intento di far riflettere il lettore. 
Consiglio vivamente "L'uomo dello specchio", mi è piaciuto molto e con la svolta finale si è pienamente meritato il massimo dei voti. Che dire, grazie a questo libro la mia passione per i gialli si è ampliata verso il genere thriller (non troppo sanguinolento, però), un bel colpo!
Ci leggiamo presto,





VOTO:

1 commento:

  1. Non avevo mai sentito parlare di questo libro però dalla trama e dalla tua recensione ora ne sono molto incuriosita. Ora spero di poterlo recuperare presto per poter leggere questo thriller interessante 🖤

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