mercoledì 4 novembre 2020

Review Party: Il viaggio di Halla - Naomi Mitchinson


Buonasera lettori accaniti!
La giornata non è ancora terminata e io vorrei parlarvi in anteprima di questo libro fantasy che uscirà domani in tutte le librerie. Naomi Mitchinson, l'autrice di questa piccola perla, era amica di Tolkien e anche solo per questo dovreste acquistarlo. Il viaggio di Halla non è un fantasy come tutti gli altri, ma un viaggio, anche metaforico, che vale la pena di affrontare. Nel mentre ringrazio la casa editrice Fazi Editori per avermi dato la possibilità di lettura e Twinstabook per aver organizzato l'evento!

Titolo:
Il viaggio di Halla
Autore: Naomi Mitchinson
Genere: Fantasy
Editore: Fazi Editore LainYA
Serie: Autoconclusivo
Pagine: 180 pp
Prezzo: 7,99 € edizione digitale - 15,00 € edizione cartacea
Data di pubblicazione: 5 Novembre 2020


Un classico della letteratura fantasy del Novecento scaturito dalla penna di una scrittrice tutta da riscoprire, grande amica e prima lettrice di J.R.R. Tolkien. Questa è la storia di Halla, figlia di un re che decide di abbandonarla nei boschi. Qui viene accudita dagli orsi e poi cresciuta dai draghi sulle montagne rocciose; ma il tempo dei draghi, minacciati dagli odiosi e crudeli esseri umani, sta per finire. Odino, Padre di tutte le cose, offre ad Halla una scelta: vivere alla maniera dei draghi, accumulando tesori da difendere, o viaggiare leggera e attraversare il mondo con passo lieve? Iniziano così le fantastiche avventure della ragazza, che girovagherà alla scoperta di nuove terre e antiche leggende, in mezzo a creature incredibili, luoghi misteriosi e magie dimenticate. La sua conoscenza di tutti i linguaggi, sia quelli umani che quelli animali, la aiuterà ad andare oltre le apparenze, ma anche a mettere in discussione ciò in cui ha sempre creduto, mentre affronta, una dopo l'altra, le nuove sfide sul suo cammino. Mitchison ci prende per mano e ci conduce in una favola senza tempo, dove le divinità dei miti nordici convivono con i personaggi della letteratura fantasy per mostrare il valore di comprensione e tolleranza.


Copia omaggio fornita gentilmente da Fazi Editore LainYA

recensione

Rieccomi qui, lettori accaniti, pronta a parlarvi di un romanzo che mi ha conquistata subito, fin dalle prime pagine di introduzione: Il viaggio di Halla. Ci è stato spiegato, in quelle poche parole, come fosse possibile che un libro fantasy che avrebbe potuto essere letto da migliaia e miglia di lettori non sia diventato subito così famoso. La sua pubblicazione è da collocarsi nel 1952 ( sette anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale ) quando l'autrice aveva all'incirca cinquantacinque anni. Morta nel 1999 con una settantina di libri pubblicati, questo fantasy, passato di mano in mano all'epoca in cui uscì, deve aspettare i nostri giorni per vedere la luce che merita e spero, davvero!, che possa essere una lettura entusiasmante per voi quanto lo è stata per me. 

Ma Halla era deliziata da tutto questo e affondò i talloni nudi nei fianchi squamosi del drago, che, con un moto sinuoso e un crepitio di scintille, si inoltrò nella foresta incendiando per sbaglio, di quando in quando, un cespuglio o un cumulo di foglie secche di betulla o di quercia, oppure la pelliccia di qualche animale che era troppo orgoglioso o troppo stupido per togliersi di mezzo.

Che cosa sia stato questo libro per me è difficile da spiegare. Non sapevo cosa aspettarmi, sono sincera. La narrazione inizia come se il libro fosse una fiaba. Una fiaba ben costruita, dove gli eroi non sono gli uomini, ma i draghi, gli orsi. Dove esistono le Valkyrie, il Valhalla, Odino e non solo. Dovete immaginare una realtà diversa dalla mitologia a cui siete abituati. Una realtà in cui gli eroi come Perseo o come Giorgio, entrambi uccisori di draghi, non sono certamente visti come persone buone, ma come assassini di draghi. La verità è che in questa fiaba fantasy, i mostri sono proprio gli esseri umani. La prima parte del libro ci fa entrare in quello che è il mondo di Halla. Delusa dagli uomini, portata via prima che potesse essere uccisa, Halla è prima un orso e poi un drago. Così, per avere un proprio tesoro, per dimostrare di essere degna di essere un drago, per dimostrare di essere diversa dal genere umano alla quale ella appartiene... Ecco che arriva il momento di fare delle scelte.

«Coloro che vivono nelle caverne, muoiono nelle caverne», rispose il dio, «e l’amore del Vagabondo è per i vagabondi».

Mi è piaciuto, ammetto, il modo in cui il libro ha eseguito il suo percorso. Ho apprezzato il viaggio di Halla, il viaggio che ella ha compiuto. Un viaggio che tutti dovremmo fare. Un viaggio di crescita che ci permette di esplorare meglio l'ambiente creato dall'autrice. Diviso in tre parti, il libro potrebbe essere definito lento, in un certo senso. Lo stile dell'autrice va da picchi in cui le vicende si susseguono in modo veloce, a capitoli più lenti e più descrittivi. Onestamente, è difficile sbilanciarsi perché la paura di spoilerarvi questo romanzo è tanta. Essendo solo centoottanta pagine, trovo complicato riuscire a darvi un'idea completa senza rovinarvi la lettura perché, sì! vale la pena leggere questo libro! La cosa secondo me più interessante è il fatto che la Mithchinson sia davvero riuscita a inserire, in così poche pagine così tanto: senza mai ingarbugliarsi o risultare troppo ingombrante con l'andare avanti della lettura. 

Viaggiare leggeri, ecco cosa viene detto ad Halla. Ho pensato tanto a queste parole. Ho pensato ai tesori dei draghi e ai draghi stessi, sicuramente pesanti se si parla di peso, appunto. Ho fatto qualche ricerca, ma non ho trovato nulla che potesse aiutarmi, però se penso al viaggio in sé, molti sono i libri che trattano di questo argomento. Se, invece, penso alla mitologia norrena, a Odino e a tutto ciò che ne consegue... Il Dio vagabondo mi fa venire in mente Gesù, per esempio. I draghi, invece, visti come creature malefiche, sono portatori di tesori, spesso cacciati ingiustamente. Molte delle mie certezze in campo fantasy e mitologico, con questo libro sono andate a capovolgersi. Vorrei, per ultimo, parlare dei rapporti all'interno del libro. Uggi e Halla hanno sicuramente un rapporto speciale, il rapporto che chiunque vorrebbe con qualcun altro. Ciò che fa specie è sicuramente il fatto che siano drago e umana. Chi mai penserebbe che un rapporto del genere possa esistere? In fondo siamo abituati all'odio tra queste due specie. Non posso dirvi il senso delle parole usate nel testo poiché rovinerei la bellezza di tutto, ma posso dirvi che leggere questo libro vale la pena. Una fiaba autentica, diversa dalle altre, con insegnamenti da portare nel cuore e fare nostri. Ecco cosa penso di ciò che ho letto. 

Il viaggio di Halla è stato anche il mio viaggio.
Ed è il viaggio di chiunque viaggia leggero, perché chi lo fa, riesce ad andare oltre e la visuale è bellissima. 

A presto, 







1 commento:

  1. Bellissima recensione. Il significato di “viaggia leggero” se ci penso ancora un po’ mi fa commuovere..e mi fa ancora più commuovere pensare ad una certa scena del libro che poi porta Halla a cambiare del tutto il suo percorso e anche le sue idee. Brava davvero!

    RispondiElimina