Oggi vi parlo di uno dei libri all'interno di questa raccolta di George Orwell, si tratta di 1984. Ovviamente ringrazio la casa editrice Mondadori per avermi dato la possibilità di questa lettura, ma anche i blog InfermieraNerd e la_stanza_dei_libri per avermi fatto partecipare a questo evento! Vi ricordo che la mia tappa del blogtour ( il distopico da Orwell a oggi ) andrà online venerdì 20!
Autore: George Orwell
Genere: Distopico
Editore: Mondadori
Serie: Raccolta
Pagine: 936 pp
Prezzo: 25,00 € edizione cartacea
Data di pubblicazione: 17 Novembre 2020
Fiorirà l’aspidistra, Omaggio alla Catalogna, Una boccata d’aria, La fattoria degli animali, 1984: con queste cinque opere, tra il 1936 e il 1948, George Orwell è andato delineando un panorama sociale, politico e narrativo che si è nutrito insieme di suggestioni biografiche, grandi eventi storici, immaginazione letteraria, diventando uno dei grandissimi autori del Novecento. Questo volume li raccoglie, fornendo inoltre un agile profilo dell’autore e una curiosa sezione di giudizi critici dei contemporanei, a volte sorprendenti.
Copia omaggio fornita gentilmente da Mondadori
recensione
Dopo
una lunga giornata, non c'è niente di meglio se non mettersi al pc e
poter scrivere il proprio commento personale rispetto un'opera letta
e apprezzata. Ancor meglio è se l'opera è ben conosciuta e affronta
temi molto attuali sebbene sia stata scritta in tempi differenti dai
nostri. Il libro di cui voglio parlarvi è 1984 di George
Orwell. Contenuto nella raccolta in edizione Oscar Vault, questo
libro è stato pubblicato nel 1949 in edizione originale, mentre in
Italia arriva un anno dopo, nel 1950. Sono convinta del fatto che,
insieme a “La fattoria degli animali” sia una delle opere più
importanti e più celebri di questo autore che, pur parlando ( nel
suo libro ) di un tempo a lui lontano, si è avvicinato moltissimo
all'attuale come avesse avuto una sorta di sfera di cristallo che gli
ha permesso di dare una sbirciata a un reale futuro. Io sono convinta
che, questo romanzo, sia uno dei più attuali e più contemporanei in
assoluto, soprattutto per quanto riguarda la visione della società.
Non posso perciò non ringraziare Mondadori che, per la
collana Oscar, ha deciso di dare a questo e ad altre opere dello
stesso autore, una nuova veste, in modo da far conoscere.
Appoggiò
la schiena alla sedia, sopraffatto da una sensazione di totale
impotenza. Tanto per cominciare, non era affatto sicuro che fosse
davvero il 1984. La data doveva essere più o meno quella, perché
era certo di avere trentanove anni, di essere nato nel 1944 o 1945,
ma oggigiorno era possibile fissare una data solo con
l’approssimazione di un anno o due.
Sono
molto emozionata mentre scrivo queste parole. 1984 è per me
un libro molto importante, uno di quelli che ha fatto la storia di me
lettrice, ma non solo. Quest'opera, che io ho letto e riletto in
svariate edizioni, è stata per me oggetto di visione anche per
quanto riguarda opere teatrali, un'arte che io apprezzo molto e che
mi ha dato modo di apprezzare sfumature che, magari, nella lettura,
non avevo colto per bene. Credo che dare un giudizio a quest'opera
sia sbagliato. Chiaramente questo libro può piacere come non
piacere, ma a mio avviso si tratta di un libro che, almeno una volta
nella vita andrebbe letto. Non c'è difficoltà stilistica che possa
tenere lontano un lettore: che lo si affronti tra i banchi di scuola
o come lettura solitaria, credo che tutti prima o poi vengano a
contatto con i nostri protagonisti e, almeno a grandi linee, sono
sicura che tutti conoscano la storia celata tra queste pagine.
Perciò, ripeto, questo è un mio parere personale, un resoconto di
cosa queste pagine mi abbiano lasciato, ma non un giudizio poiché,
da un libro tanto attuale e vero, non potrei ricavarne un'opinione
neutra e, tanto meno, potrei mai dire qualcosa riguardo l'autore che,
a mio avviso, è uno dei più bravi dell'ultimo secolo.
la
guerra è pace
la
libertà è schiavitù
l’ignoranza
è forza
Se
bene ricordate, la società all'interno di questo romanzo è
supervisionata dal Grande Fratello ( un termine che noi stessi
utilizziamo ora e non solo per indicare il programma trash alla tv
che, comunque, potrebbe essere un inizio per comprendere meglio le
dinamiche ). Questo vuol dire che tutti devono sottostare a delle
regole: tutti hanno il loro posto all'interno della società e chi
non ce l'ha, chi non è utile viene semplicemente eliminato. Winston,
uno dei protagonisti è un membro della società. Il teleschermo lo
segue, lo vede, lo ascolta. Il teleschermo sa tutto. Ci sono parole
che non vanno lette o dette. Ci sono cose che sono vietate ( molte,
moltissime ). Da quello che vi dico è chiaro che il mondo in cui è
ambientato il nostro libro non sia affatto quello dove una persona è
libera, ma vi pongo una domanda: la nostra società ci lascia davvero
liberi? Ora, nel libro ci troviamo a un'estremizzazione, ma se ci
pensate bene, molte cose anche nella nostra società non sono ben
viste. Un circolo vizioso che mi porta a pensare, ad esempio, alla
Notte dei cristalli, durante la Seconda Guerra Mondiale, dove
numerosi libri vennero bruciati. Qui, in questo libro, pensate
attentamente a ciò che vi sto dicendo, non c'è nemmeno la
possibilità di scegliere un partito poiché solo uno ne esiste: IL
PARTITO, IL GRANDE FRATELLO ( il cui slogan si trova nella citazione
in alto ). Pensate a una vita standardizzata per tutti, dove ognuno
ha il proprio compito e basta, dove anche pensare fuori dalle righe è
sbagliato e può portare alla morte. Sicuramente 1984 non è un libro
con un finale che possiamo definire “lieto”, ma può essere
classificato come un libro che ci può aprire gli occhi, come un
romanzo che ci dice: SVEGLIA, VOGLIAMO FINIRE DAVVERO IN QUESTO MODO?
Se,
infatti, il benessere e la sicurezza fossero divenuti un bene comune,
la massima parte delle persone che di norma sono come immobilizzate
dalla povertà si sarebbero alfabetizzate, apprendendo così a
pensare autonomamente; e una volta che questo fosse successo,
avrebbero compreso prima o poi che la minoranza privilegiata non
aveva alcuna funzione e l’avrebbero spazzata via. Sul lungo
termine, una società gerarchizzata poteva aversi solo basandosi
sulla povertà e sull’ignoranza.
E,
ancora una volta, la mia domanda è questa: quando la gente si
ribella, cosa accade nel nostro mondo? E, soprattutto, per cosa vale
la pena vivere? Cosa è degno di essere vissuto? Una vita piena o una
vita piatta e vuota, un manifesto di una società fantasma che non è
in grado di pensare all'individuo, ma solo a ciò che dovrebbe
essere? Brividi, ecco cosa ho sempre provato nell'affrontare questo
testo nelle sue varie rappresentazioni ogni volta. Quando il mondo
sembra perfetto... Sembra funzionare... È allora che bisogna davvero
avere paura. Che c'è il bisogno di riflettere.
1984
è uno di quei libri veri, incredibilmente crudi sotto certi punti di
vista. Si tratta di un libro in grado di mettere paura, ma anche in
grado di far aprire gli occhi alle persone.
A
presto,
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