martedì 17 novembre 2020

Review Party: Il peggiore dei mondi possibili - George Orwell


Buonasera lettori accaniti!
Oggi vi parlo di uno dei libri all'interno di questa raccolta di George Orwell, si tratta di 1984. Ovviamente ringrazio la casa editrice Mondadori per avermi dato la possibilità di questa lettura, ma anche i blog InfermieraNerd e la_stanza_dei_libri per avermi fatto partecipare a questo evento! Vi ricordo che la mia tappa del blogtour ( il distopico da Orwell a oggi ) andrà online venerdì 20!

Titolo:
Il peggiore dei mondi possibili
Autore: George Orwell
Genere: Distopico
Editore: Mondadori
Serie: Raccolta
Pagine: 936 pp
Prezzo: 25,00 € edizione cartacea
Data di pubblicazione: 17 Novembre 2020


Fiorirà l’aspidistra, Omaggio alla Catalogna, Una boccata d’aria, La fattoria degli animali, 1984: con queste cinque opere, tra il 1936 e il 1948, George Orwell è andato delineando un panorama sociale, politico e narrativo che si è nutrito insieme di suggestioni biografiche, grandi eventi storici, immaginazione letteraria, diventando uno dei grandissimi autori del Novecento. Questo volume li raccoglie, fornendo inoltre un agile profilo dell’autore e una curiosa sezione di giudizi critici dei contemporanei, a volte sorprendenti.


Copia omaggio fornita gentilmente da Mondadori

recensione

Dopo una lunga giornata, non c'è niente di meglio se non mettersi al pc e poter scrivere il proprio commento personale rispetto un'opera letta e apprezzata. Ancor meglio è se l'opera è ben conosciuta e affronta temi molto attuali sebbene sia stata scritta in tempi differenti dai nostri. Il libro di cui voglio parlarvi è 1984 di George Orwell. Contenuto nella raccolta in edizione Oscar Vault, questo libro è stato pubblicato nel 1949 in edizione originale, mentre in Italia arriva un anno dopo, nel 1950. Sono convinta del fatto che, insieme a “La fattoria degli animali” sia una delle opere più importanti e più celebri di questo autore che, pur parlando ( nel suo libro ) di un tempo a lui lontano, si è avvicinato moltissimo all'attuale come avesse avuto una sorta di sfera di cristallo che gli ha permesso di dare una sbirciata a un reale futuro. Io sono convinta che, questo romanzo, sia uno dei più attuali e più contemporanei in assoluto, soprattutto per quanto riguarda la visione della società. Non posso perciò non ringraziare Mondadori che, per la collana Oscar, ha deciso di dare a questo e ad altre opere dello stesso autore, una nuova veste, in modo da far conoscere.

Appoggiò la schiena alla sedia, sopraffatto da una sensazione di totale impotenza. Tanto per cominciare, non era affatto sicuro che fosse davvero il 1984. La data doveva essere più o meno quella, perché era certo di avere trentanove anni, di essere nato nel 1944 o 1945, ma oggigiorno era possibile fissare una data solo con l’approssimazione di un anno o due.

Sono molto emozionata mentre scrivo queste parole. 1984 è per me un libro molto importante, uno di quelli che ha fatto la storia di me lettrice, ma non solo. Quest'opera, che io ho letto e riletto in svariate edizioni, è stata per me oggetto di visione anche per quanto riguarda opere teatrali, un'arte che io apprezzo molto e che mi ha dato modo di apprezzare sfumature che, magari, nella lettura, non avevo colto per bene. Credo che dare un giudizio a quest'opera sia sbagliato. Chiaramente questo libro può piacere come non piacere, ma a mio avviso si tratta di un libro che, almeno una volta nella vita andrebbe letto. Non c'è difficoltà stilistica che possa tenere lontano un lettore: che lo si affronti tra i banchi di scuola o come lettura solitaria, credo che tutti prima o poi vengano a contatto con i nostri protagonisti e, almeno a grandi linee, sono sicura che tutti conoscano la storia celata tra queste pagine. Perciò, ripeto, questo è un mio parere personale, un resoconto di cosa queste pagine mi abbiano lasciato, ma non un giudizio poiché, da un libro tanto attuale e vero, non potrei ricavarne un'opinione neutra e, tanto meno, potrei mai dire qualcosa riguardo l'autore che, a mio avviso, è uno dei più bravi dell'ultimo secolo.

la guerra è pace
la libertà è schiavitù
l’ignoranza è forza

Se bene ricordate, la società all'interno di questo romanzo è supervisionata dal Grande Fratello ( un termine che noi stessi utilizziamo ora e non solo per indicare il programma trash alla tv che, comunque, potrebbe essere un inizio per comprendere meglio le dinamiche ). Questo vuol dire che tutti devono sottostare a delle regole: tutti hanno il loro posto all'interno della società e chi non ce l'ha, chi non è utile viene semplicemente eliminato. Winston, uno dei protagonisti è un membro della società. Il teleschermo lo segue, lo vede, lo ascolta. Il teleschermo sa tutto. Ci sono parole che non vanno lette o dette. Ci sono cose che sono vietate ( molte, moltissime ). Da quello che vi dico è chiaro che il mondo in cui è ambientato il nostro libro non sia affatto quello dove una persona è libera, ma vi pongo una domanda: la nostra società ci lascia davvero liberi? Ora, nel libro ci troviamo a un'estremizzazione, ma se ci pensate bene, molte cose anche nella nostra società non sono ben viste. Un circolo vizioso che mi porta a pensare, ad esempio, alla Notte dei cristalli, durante la Seconda Guerra Mondiale, dove numerosi libri vennero bruciati. Qui, in questo libro, pensate attentamente a ciò che vi sto dicendo, non c'è nemmeno la possibilità di scegliere un partito poiché solo uno ne esiste: IL PARTITO, IL GRANDE FRATELLO ( il cui slogan si trova nella citazione in alto ). Pensate a una vita standardizzata per tutti, dove ognuno ha il proprio compito e basta, dove anche pensare fuori dalle righe è sbagliato e può portare alla morte. Sicuramente 1984 non è un libro con un finale che possiamo definire “lieto”, ma può essere classificato come un libro che ci può aprire gli occhi, come un romanzo che ci dice: SVEGLIA, VOGLIAMO FINIRE DAVVERO IN QUESTO MODO?


Se, infatti, il benessere e la sicurezza fossero divenuti un bene comune, la massima parte delle persone che di norma sono come immobilizzate dalla povertà si sarebbero alfabetizzate, apprendendo così a pensare autonomamente; e una volta che questo fosse successo, avrebbero compreso prima o poi che la minoranza privilegiata non aveva alcuna funzione e l’avrebbero spazzata via. Sul lungo termine, una società gerarchizzata poteva aversi solo basandosi sulla povertà e sull’ignoranza.

E, ancora una volta, la mia domanda è questa: quando la gente si ribella, cosa accade nel nostro mondo? E, soprattutto, per cosa vale la pena vivere? Cosa è degno di essere vissuto? Una vita piena o una vita piatta e vuota, un manifesto di una società fantasma che non è in grado di pensare all'individuo, ma solo a ciò che dovrebbe essere? Brividi, ecco cosa ho sempre provato nell'affrontare questo testo nelle sue varie rappresentazioni ogni volta. Quando il mondo sembra perfetto... Sembra funzionare... È allora che bisogna davvero avere paura. Che c'è il bisogno di riflettere.
1984 è uno di quei libri veri, incredibilmente crudi sotto certi punti di vista. Si tratta di un libro in grado di mettere paura, ma anche in grado di far aprire gli occhi alle persone.
A presto, 






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