Buongiorno di nuovo lettori accaniti!
Eccoci qui con una nuova recensione di un romanzo che ho atteso tantissimo: Thunderhead, il seguito di Falce! Ho avuto la possibilità di leggere questo romanzo in anteprima e sono tremendamente felice di questo! In questo secondo volume di Neal Shusterman ritroviamo i nostri personaggi e non solo! Insomma, ne vedremo delle belle! Ovviamente ringrazio Mondadori per avermi dato la possibilità di leggere in anteprima questo secondo capitolo e per avermi permesso di fare un evento!
Autore: Neal Shusterman
Genere: Fantasy
Editore: Mondadori - Oscar Fantastica
Serie: Arc Of Scythe #2
Pagine: 476 pp
Prezzo: 10,99 € edizione digitale - 20,00 € edizione cartacea
Data di pubblicazione: 13 Ottobre 2020
In
un mondo che ha sconfitto fame, guerre e malattie, le falci decidono
chi deve morire. Tutto il resto è gestito dal Thunderhead, una
potentissima intelligenza artificiale che controlla ogni aspetto
della vita e della società. Tranne, appunto, la Compagnia delle
falci. Dopo il loro comune apprendistato, Citra Terranova e Rowan
Damisch si sono fatti idee opposte sulla Compagnia e hanno intrapreso
strade divergenti. Da ormai un anno Rowan si è ribellato ed è
fuggito, diventando una vera leggenda: Maestro Lucifero, un vigilante
che mette fine alle esistenze delle falci corrotte, indegne di
occupare la loro posizione di privilegio. Di lui si sussurra in tutto
il continente. Ormai divenuta Madame Anastasia, Citra è una falce
anomala, le sue spigolature sono sempre guidate dalla compassione e
il suo operato sfida apertamente il nuovo ordine. Ma quando i suoi
metodi vengono messi in discussione e la sua stessa vita minacciata,
appare evidente che non tutti sono pronti al cambiamento. Il
Thunderhead osserva tutto, e non gli piace ciò che vede. Cosa farà?
Interverrà? O starà semplicemente a guardare mentre il suo mondo
perfetto si disgrega?
Copia omaggio fornita gentilmente da Mondadori
recensione
Rieccomi qui, lettori accaniti!
Questa mattina vi ho parlato di un libro storico, mentre ora ci tuffiamo nel fantasy, più nello specifico nel distopico, con Thunderhead, secondo capitolo della trilogia Arc Of Scythe scritta da Neal Shusterman. Uscito proprio oggi nelle librerie e negli store italiani eccoci pronti a trovare di nuovo Citra e Rowan, ora Madame Anastasia e Maestro Lucifero. Nel primo capitolo di questa trilogia, abbiamo potuto capire come funziona il mondo con le falci e il thunderhead che controlla il resto, in questo volume, invece, tutto quello che conosciamo verrà sconvolto da ciò che è successo durante il finale di Falce. Personalmente, l'inizio mi ha emozionata perché c'è stata azione in quelle prime pagine. Rivedere Rowan nelle vesti del suo nuovo lavoro mi ha entusiasmata non poco, lo ammetto!
“Chi sono, allora?" Si infilò una maglietta nera, mascherando il fisico perfetto sotto il tessuto sintetico. «Sono Maestro Lucifero.» Poi indossò la tunica color ebano e uscì nella notte per buttare giù dal piedistallo un’altra falce indegna di occupare la sua posizione privilegiata.
Rieccomi qui per parlarvi del libro. Prima di addentrarmi nella trama, vi parlerò delle cose basilari: copertina, traduzione ed editing. Personalmente, ho apprezzato la scelta della casa editrice di tenere le copertine originali, le trovo belle, minimal e perfette per quello che è la storia. Anche la traduzione risulta molto buona e così l'editing. In questo caso non ho trovato errori e non so se sia perché, effettivamente, mi sono nuovamente immersa nella lettura tanto da non accorgermi di qualcosa scritto nel modo sbagliato o perché, più semplicemente, non c'erano errori. Secondo me, semplicemente, non c'erano errori. Detto questo, il libro in sé mi è piaciuto, anche se nei primi capitoli, sebbene utili per la storia in sé, li ho trovati un po' lenti. Una cosa che ho molto apprezzato, invece, è l'attenzione ai colori. Ad esempio, il biglietto da visita di Madame Anastasia ha scritte azzurre. La veste di Maestro Lucifero è nera, il colore proibito delle falci, quella di Maestro Costantino è cremisi, color del sangue. Ci sono questi particolari che si trovano all'interno del libro che me lo hanno fatto davvero apprezzare. Il colore nero si dice simboleggi l'aggressività, ma anche l'incapacità di lottare. Un ossimoro se pensate a cosa fa poi Rowan. Il colore azzurro, invece, indica la comunicazione con creatività. C'è da dire che Madame Anastasia è molto brava in questo. Il rosso cremisi, invece che sembra richiamare, appunto, il sangue.
La storia era piena di gente che si sacrificava per il bene comune. In un certo senso, le falci facevano lo stesso: abbandonavano le loro speranze e i loro sogni per servire la società. O, almeno, le falci che rispettavano i valori della Compagnia.
Andando avanti nella lettura, la cosa interessante sono le dinamiche interpersonali. Se avete letto falce sapete come è andata a finire tra Citra e Rowan, perciò io avevo tantissime aspettative. Il loro legame è sempre stato particolare, hanno imparato a conoscersi, ma anche a rimanere separati, hanno lottato per i loro ideali ed è quindi stato bello rivederli. Devo dire, inoltre, che in questo capitolo il thunderhead si mostra molto di più. Mi è piaciuto il modo in cui, in effetti, ha potuto interagire all'interno del libro. In generale tutte le dinamiche che si sono venute a creare mi sono piaciute, sebbene sia stato un po' lento come libro. Insomma, fino a più della metà del romanzo non succede molto di eclatante!
E per il resto della serata, finché il club non chiuse, Greyson Tolliver, noto anche come Slayd Bridger, provò una vertiginosa varietà di cose che la vita aveva da offrirgli.
Devo dire una cosa: andando avanti nella lettura mi è piaciuto il modo in cui le cose sono andate costruirsi e a modificarsi passo dopo passo. Certo è che il libro inizia a darmi delle soddisfazioni solo verso la quarta parte del romanzo. Insomma, le prime tre parti le ho trovate un po' monotone. Comunque sia, nonostante questo il tema della giustizia, il tema della vendetta, ma anche il tema della vergogna, del voler fare di tutto per screditare l'altro ( ad esempio Rowan con Brahms ). Mi hai umiliato, dice Brahms a Rowan. Questi temi mi sono molto cari, assieme ad altri, ad esempio la compassione di Madame Anastasia. Sono temi importanti a mio avviso che andrebbero affrontati più spesso, soprattutto quando si ha a che fare con la morte. Interessante è stato il modo di gestire il tutto, l'autore è stato bravo. Onestamente voglio leggere il terzo e ultimo capitolo di questa trilogia e non vedo l'ora, ma nel mentre continuo a consigliarvela, anche se a emozioni, ho trovato qualcosa in meno rispetto al primo libro. Tutto si è salvato grazie alla quarta, alla quinta e alla sesta parte ( per fortuna! ).
A presto,
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