sabato 5 settembre 2020

Review Party: Poirot, tutti i racconti - Agatha Christie




Buongiorno lettori accaniti!
Oggi le sorprese non sono ancora finite e per questo vi proponiamo la recensione di Poirot, Tutti i Racconti. La penna di Agatha Christie la incorona regina del giallo e Mondadori (per la collana Oscar Draghi) ci ha regalato questa bellissima edizione per celebrare il grande detective, ma anche la sua creatrice. Ringraziando la casa editrice per la possibilità, aggiungo i ringraziamenti per La_Stanza_Dei_Libri e InfermieraNerd, senza di loro non avrei fatto parte di questo bellissimo viaggio, alla riscoperta di un mito che mi ha iniziato al genere!


Titolo:
Poirot. Tutti i racconti.
Autore: Agatha Christie
Genere: Giallo
Editore: Mondadori - Oscar Draghi
Serie: Autoconclusivo
Pagine: 972 pp 
Prezzo: 9,99 € edizione digitale - 25,00 € edizione cartacea
Data di pubblicazione: 1 Settembre 2020


Tutte le avvincenti indagini di Hercule Poirot, il piccolo detective belga dalle infallibili "celluline grigie", nato dalla fantasia di Agatha Christie sono qui raccolte in un unico volume nel quale la vocazione narrativa della Regina del Giallo si esprime al suo meglio: storie che coinvolgono il pubblico in un raffinatissimo gioco di intelligenza accompagnate da raffinate illustrazioni d'epoca in bianco e nero.



Copia omaggio fornita gentilmente da Mondadori


recensione

Eccoci qui, cari lettori accaniti!
Oggi tocca alla sottoscritta recensire alcuni dei racconti di Poirot, nello specifico, avrò il piacere di parlarvi di: Le cavalle di Diomede, La cintura di Ippolita, Il gregge di Gerione, I pomi delle Esperidi, La cattura di cerbero e, infine, Il caso del dolce di Natale. Mentre i primi quattro appaiono collegati alla mitologia greca, il quinto e ultimo racconto che ho il piacere di recensire è del tutto scollegato dagli altri. Prima di partire con le recensioni, vi do qualche riferimento temporale e storico rispetto i racconti che ho letto! Per quanto riguarda Le cavalle di Diomede, siamo nel 1947, due anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, quando viene pubblicato il primo racconto. Prima, nel 1939, è stato pubblicato La Cintura di Ippolita. per I pomi delle esperidi e La cattura di cerbero non si hanno notizie certe, ma questi quattro racconti e altri otto vengono effettivamente pubblicate in un'unica raccolta "Le Fatiche di Hercule" nel 1947. Il caso del dolce di Natale, invece, prevede sei racconti, noi abbiamo solamente il primo!, ed è stato pubblicato con gli altri cinque nel 1960. Date le prime informazioni temporali, mi piacerebbe dirvi che vi è una bella introduzione, in questa raccolta, di Marco Amici, leggetela, sono poche pagine e a me è piaciuta! 


Partendo da un'analisi generale dell'opera vorrei dire che questa edizione è spettacolare già in formato digitale. Mi sono molto piaciute le idee riguardanti i titoli dei vari racconti, che richiamano, a mio avviso, quelli di un quotidiano e non posso fare a meno di apprezzare l'arricchimento dovuto alle varie immagini inserite all'interno delle pagine. Questo ha sicuramente impreziosito l'edizione e mi fa ben sperare che non ve la lasciate sfuggire. Molto buoni anche la traduzione e l'editing: i racconti si leggono l'uno dopo l'altro, senza quasi accorgersi del tempo e delle pagine che scorrono. Questo indica un lavoro ben fatto anche da parte dell'autrice che, ovviamente, riesce a tenere il lettore incollato evento dopo evento. Per quanto riguarda nello specifico i racconti che ho letto, non ne ho uno preferito. Le fatiche di Hercule mi piacciono. Sono un'amante della mitologia, soprattutto greca e romana, perciò potete ben capire quanto io apprezzi questa trovata. Ho letto (ovviamente) tutta la raccolta, ma ammetto che le fatiche di Hercule sono tra i racconti che più mi hanno colpito. 

Venticinque voci si alzarono, modulate in varie chiavi ma pronunciando tutte la stessa frase lapidaria: «Monsieur Poirot, volete scrivere il vostro nome sul mio album degli autografi?».


Poirot è uno dei personaggi che più apprezzo nel panorama dei romanzi gialli, potete immaginare quanto io mi sia divertita a leggere delle sue avventure o a ridere quando gli viene chiesto un autografo. Se ci pensate, al giorno d'oggi a nessun investigatore viene domandata una cosa del genere! Sono settantadue le pagine dedicate ai quattro racconti, gli ultimi, delle fatiche di Hercule. Sono circa diciotto pagine a racconto, mentre per Il caso del dolce di Natale, sono circa trenta pagine, decisamente di più. Non per questo i primi quattro racconti da me letti vanno screditati, tutto il contrario, ho trovato più avvincenti quelli, rispetto all'ultimo racconto. C'è da dire che Agatha Christie è brava a scrivere sia storie più articolate e lunghe, sia racconti più brevi. Forse, ammetto, il caso del dolce di Natale mi mette un po' di brividi in più, mentre le deduzioni degli altri quattro racconti mi risultano più brillanti, in un certo senso (insomma, mescolare giallo e mitologia è davvero di classe, c'è da ammetterlo!). Ammetto che la questione neve, da che sono rimasta bloccata per diversi giorni a causa sua, mi mette parecchia ansia, perciò immaginate leggere una storia di questo genere con tanto di cadavere nella neve: davvero poco carino, signora Agatha Christie! Penso potrebbe essere il mio incubo peggiore.

Hercule Poirot si divertì. Si divertì moltissimo. E si disse che aveva trascorso un ottimo Natale. 

Personalmente trovo siano più in grado di darci materiale sull'investigatore questi racconti, piuttosto che i romanzi in sé. Mentre nei romanzi le cose si dilungano e c'è da prestare attenzione a molte cose, nel racconto la nostra concentrazione è in grado di dare un'occhiata più profonda a ciò che fa Poirot. Come ho già detto, questa raccolta è assolutamente da non perdere. Spero che la acquisterete e la leggerete, fatemi sapere quali sono i vostri racconti preferiti!

A presto, 
















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