Autore: Julia Quinn
Genere: historical romance
Editore: Mondadori
Serie: #bridgerton
Pagine: 366 p
Prezzo: 6,99€ (ebook) 14,50€ (cartaceo)
Data di pubblicazione: 1 Settembre 2020
Londra, 1813. Simon Arthur Henry Fitzranulph Basset, nuovo duca di Hastings ed erede di uno dei titoli più antichi e prestigiosi d'Inghilterra, è uno scapolo assai desiderato.A dire il vero, è letteralmente perseguitato da schiere di madri dell'alta società che farebbero di tutto pur di combinare un buon matrimonio per le loro fanciulle in età da marito. E Simon, sempre alquanto riluttante, è in cima alla lista dei loro interessi. Anche la madre di Daphne Bridgerton è indaffaratissima e intende trovare il marito perfetto per la maggiore delle sue figlie femmine, che ha già debuttato in società da un paio d'anni e che rischia di rimanere - Dio non voglia! - zitella. Assillati ciascuno a suo modo dalle ferree leggi del "mercato matrimoniale", Daphne e Simon, vecchio amico di suo fratello Anthony, escogitano un piano: si fingeranno fidanzati e così saranno lasciati finalmente in pace. Ciò che non hanno messo in conto è che, ballo dopo ballo, conversazione dopo conversazione, ricordarsi che quanto li lega è solo finzione diventerà sempre più difficile. Quella che era iniziata come una recita sembra proprio trasformarsi in realtà.Una realtà tremendamente ricca di passione e coinvolgimento...
Copia omaggio fornita gentilmente da Mondadori
I Libri della serie Bridgerton:
1. Il duca e io2. Il visconte che mi amava
3. La proposta di un gentiluomo
Di prossima pubblicazione
4. Un uomo da conquistare
5. A sir Phillip, con amore
6. Amare un libertino
7. Tutto in un bacio
8. Il vero amore esiste
recensione
Settembre è il mese degli inizi, delle nuove avventure e sicuramente è il mese delle nuove letture! Dopo essermi rigenerata al mare sono super carica per affrontare un nuovo anno libroso!
Bisbigliò il suo nome, le sfiorò la guancia. Lei spalancò gli occhi e dischiuse le labbra. E alla fine non ci fu modo di evitarlo.
Ho letto davvero poco in vacanza andando contro ad ogni mio principio ma posso affermare che quello che ho letto mi è piaciuto molto. Inizio col dirvi che tra un tuffo e l’altro mi sono dedicata ai libri di Julia Quinn editi da Mondadori. Ho letto la trilogia Bridgerton (in realtà i libri sono molti di più!) e nei prossimi giorni scoprirete tutte le sensazioni e le emozioni che ha suscitato in me.
«Perché non puoi sposarmi? Lo so che t’importa di me. Allora, perché?»
Simon si prese il capo tra le mani e si premette le tempie con le dita. Gli doleva la testa e Daphne continuava ad avvicinarsi sempre più. Allungò una mano e gli toccò una spalla, poi una guancia. Lui capì di non essere abbastanza forte. Dio, non sarebbe stato forte abbastanza.
«Simon, salvami» lo implorò lei. E lui si sentì perduto.
Il primo libro di cui vi parlo si intitola Il Duca ed Io e si tratta di una bella storia d’amore ambientata nell'Inghilterra vittoriana. Chi legge le mie recensioni sa bene quanto io sia un amante del Regency e delle storie legate ad un tempo passato fatto di debutti in società e cavalcate al chiaro di luna. Credo sia un’epoca romantica e ricca di spunti interessanti.
Lei annuì, il viso stranamente privo di qualsiasi emozione. «Ne vale la pena» disse dirigendosi verso il suo cavallo. Simon venne lasciato a domandarsi se avesse appena trovato la chiave del paradiso o se invece avesse compiuto il primo passo che l’avrebbe condotto nell'angolo più buio dell’inferno.
La trama del romanzo è semplice e mette in atto tutti i cliché dell' “historical romance”: una giovane donzella che vuole sposarsi per amore e non perché costretta dai dettami della società, un giovane duca dall'aspetto libertino ma dal cuore d’oro. Daphne e Simon vanno aldilà degli stereotipi del romanzo storico, ed è per questo che mi sono piaciuti tanto. Ho amato la perfetta caratterizzazione dei loro personaggi, la Quinn ha messo su carta personaggi maschili e femminili con caratteri complessi, pur mantenendo alcune caratteristiche del Romance storico, Daphne e Simon rappresentano il punto di svolta, c’è una maggior attenzione ai dettagli, ai pensieri e alle azioni.
Ma in un certo senso, malgrado le emozioni che vorticavano dentro di lei, Daphne sapeva di fare la cosa giusta. Forse sarebbe stata capace di vivere senza figli, ma non sarebbe riuscita a vivere senza Simon. Quei bambini erano astratti, esseri sconosciuti che non poteva immaginare né toccare. Mentre Simon era reale e presente. Conosceva la sensazione di toccargli la guancia, di ridere con lui. Conosceva il gusto dolce dei suoi baci e il suo sorriso a volte così incerto.
Lo amava.
Nelle pagine iniziali viene analizzato il problema di Simon ossia le condizioni che hanno portato alla sua nascita, la sua difficoltà nel parlare, la balbuzie in tenera età e la cattiveria con cui suo padre reagisce agli eventi.
Simon Bassett non è il solito duca di bell'aspetto ma è segnato nel profondo da un rancore ed un odio che lo divora. All'apparenza è un giovane nobile ma dentro è ancora quel bambino spaventato che è considerato uno stupido agli occhi del padre. Quando il sangue de tuo sangue mina ogni certezza è difficile costruire la propria autostima, credere di valere qualcosa. Simon con molta determinazione ha assunto un ruolo di prestigio ed ha ottenuto la stima dei suoi pari ma non è guarito, il senso di impotenza che riaffiora in ogni pagina è qualcosa di viscerale che mi ha molto colpita. Ho davvero apprezzato questa scelta stilistica non banale. Simon Bassett si mostra in tutta la sua vulnerabilità ed è meraviglioso. Le pagine più belle sono quelle in cui prova disperatamente ad allontanare Daphne, senza riuscirci mai del tutto.
Daphne si rendeva conto di ciò che aveva fatto? Aveva capito che cosa si era negata? Eppure era una ragazza equilibrata, non si perdeva in sogni impossibili o in voli pindarici. Non credeva che avesse accettato di sposarlo senza valutare con scrupolo le conseguenze.
Eppure, aveva preso la decisione in meno di un minuto. Come era riuscita a ponderare qualcosa di così importante in meno di un minuto?
A meno che non pensasse di essere innamorata.
Daphne è l’ancora di salvezza, la sfacciataggine e l’angelo. Sempre sul pezzo, vive intensamente le sue emozioni, desidera un amore che la consumi, desidera una famiglia e tanti bambini, la immagino come una sorta di eroina con spada sguainata pronta a difendere il suo amore, pronta a combattere contro tutti. Daphne sa che Simon nasce un dolore profondo e cerca con ogni mezzo lecito e non di aiutarlo. In Daphne Bridgerton c’è la forza di ogni donna, la determinazione di voler sempre aggiustare le cose anche quelle impossibili: siamo tutte un po’ crocerossine e diavoletti tentatori all'occorrenza!
Lei lo fissò con uno sguardo così consapevole che quasi lo annientò. «Tu non sei padrone di te stesso. Tuo padre continua a dominarti dalla tomba» gli disse.
Simon trasalì, carico di rabbia e di parole inespresse. Lei continuò: «Le tue azioni, le tue scelte non hanno niente a che vedere con te, con quello che vuoi davvero, con quello di cui hai bisogno. Tutto ciò che fai, ogni tuo gesto, ogni tua parola è per opporti a lui». Le si spezzò la voce quando concluse: «E non è nemmeno più in vita».
In ogni buon romanzo storico che si rispetti, la storia si sviluppa attraverso battibecchi ed equivoci in puro stile "austeniano": tutto sembra iniziare per gioco o per scommessa e poi grazie ad una buona dose di passione e complicità, si arriva all'amore quello con la A maiuscola, quello intenso, folle e drammatico. Ormai ne ho letti davvero tanti di libri di questo tipo e vi confesso che non è bello solo quando è tutto magico e i protagonisti vivono spensierati e felici, adoro i percorsi tortuosi che conducono alla magia dell’amore, gli errori fatti da entrambi per poter arrivare al perfetto happy ending.
«Io. Per una volta, io voglio vincere.»
«Oh, Simon, tu hai vinto da quando hai superato le sue aspettative. Ogni volta che hai avuto successo, che ti sei fatto un amico, che hai viaggiato in un nuovo paese, hai vinto. Hai fatto tutto quello che tuo padre non si aspettava da te.» Gli strinse una spalla e proseguì: «L’hai sconfitto. Hai vinto. Perché non riesci a capirlo?».
«Questa è la cosa più dolce che tu mi abbia mai detto» Daphne aveva le lacrime agli occhi.
«È la verità. Prima di incontrarti ero vivo solo a metà.» «E adesso?»
«Adesso sono vivo del tutto, felice, e ho una moglie che adoro. Ma sai una cosa?»
Lei era troppo commossa per parlare.
Simon la baciò. «Oggi non sarà paragonabile a domani e domani non sarà paragonabile al giorno seguente. Sento che oggi è tutto perfetto e domani non potrà che andare ancora meglio. Ah, Daff, ti amerò ogni giorno di più. Te lo prometto. Ogni giorno...»
Non lasciatevi sfuggire questo libro, è davvero spiritoso, scorrevole e coinvolgente, amerete alla follia tutta la pazza famiglia Bridgerton!
L’incontro con i suoi intensi occhi azzurri lasciò Daphne senza fiato. Il mondo sembrava diverso da quella posizione, più scuro e minaccioso. E molto più eccitante, perché Simon incombeva su di lei togliendole la visuale. In quel momento, mentre lentamente lui accorciava la distanza tra di loro, Simon divenne tutto il suo mondo. Questa volta il suo bacio non fu lieve. Non solleticava, ma divorava. Non stuzzicava, soggiogava.Le afferrò le natiche e la tirò a sé, contro il proprio corpo eccitato. Con voce lievemente roca e colma di desiderio mormorò: «Stanotte ti farò mia».
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