martedì 22 settembre 2020

Review Party: I riti dell'acqua - Eva García Sáenz De Urturi ( Trilogia de la Ciudad Blanca #2 )



Buongiorno lettori accaniti!
Oggi esce il secondo volume della trilogia spagnola Trilogia de la Ciudad Blanca edito in Italia da Piemme. I riti dell'acqua vedrà ancora la presenza di Unai, detto il Kraken e di vecchi personaggi presenti nel primo romanzo e un nuovo serial killer che, questa volta, uccide secondo un rituale antico celtico. Volete sapere cosa ne penso? Allora seguitemi in questa recensione!


Titolo:
I riti dell'acqua ( Los Ritos del agua )
Autore: Eva García Sáenz De Urturi
Genere: Thriller
Editore: Piemme
Serie: Trilogia de la Ciudad Blanca #2
Pagine: 495 pp
Prezzo: 9,99 € edizione digitale - 18,90 € edizione cartacea 
Data di pubblicazione: 22 Settembre 2020

Ana Belén Liaño, la prima ragazza di Unai López de Ayala, ispettore e profiler del commissariato di Vitoria, viene trovata assassinata nel Tunnel di San Adrián, parte del noto Cammino di Santiago, nei Paesi Baschi. La donna è stata appesa con una corda ai piedi e affogata, immersa in un calderone di bronzo, un reperto sottratto probabilmente a un museo. Unai e la collega Estíbaliz scoprono che Ana Belén era incinta e che è stata giustiziata secondo un antico rituale celtico risalente a oltre duemila anni fa: la Tripla Morte celtica. Dopo aver consultato alcuni esperti, gli ispettori del commissariato di Vitoria capiscono di trovarsi davanti all'operato di un assassino seriale che uccide le sue vittime in luoghi di culto della mitologia celtica, collegati tra loro dai cosiddetti "riti dell'acqua", e situati nei Paesi Baschi e nella confinante regione di Cantabria. Un filo rosso unisce le vittime: sono donne e uomini che stavano per diventare genitori. Quando Unai scopre che la vicecommissaria Díaz de Salvatierra è incinta, e il figlio potrebbe essere suo, capisce che anche lui è probabilmente nella lista dell'assassino. Riuscirà Unai a spezzare quella catena di violenza durata millenni?



Copia omaggio fornita gentilmente da Piemme

recensione

«Ragazza, appesa a testa in giù con una corda ai piedi, possibile morte per annegamento.»

Buongiorno lettori accaniti!
Eccoci qui pronti con una nuova giornata e delle nuove recensioni! Il primo libro di cui vi parlo oggi è I riti dell'acqua libro di genere thriller di Eva García Sáenz De Urturi ( un nome e un programma!! ) secondo della saga Trilogia de la ciudad blanca da cui è arrivato anche il primo film ( che potete vedere su Netflix e che a mio avviso è fatto piuttosto bene! ). Si tratta di una trilogia ambientata in Spagna che sta piacendo davvero a tantissimi e onestamente posso anche comprendere il perché! Iniziamo dunque con la recensione e sappiate che trovate il romanzo in uscita proprio oggi! 

Prima di tutto ringrazio Piemme per avermi dato la possibilità di leggere la storia in anteprima, ma anche il blog The Reading's Love che ha organizzato l'evento. Detto questo, ovviamente inizio con la recensione. La prima cosa che posso dire è che il libro inizia con il botto. Sia dal punto di vista relazionale, sia dal punto di vista criminale. Mentre leggevo il prologo ero sconvolta. E non so per quale delle notizie che ho letto per prima, giuro. Iniziando la lettura, troviamo il nostro protagonista, Unai, uscito dall'ospedale dopo che il precedente serial killer ha rischiato di ucciderlo ( in quelle scene il panico per la sottoscritta, sappiatelo! ). Ci troviamo davanti a un altro omicidio, ma soprattutto a un tuffo nel passato perché la persona uccisa è una conoscenza della stessa Unai e la stessa è stata presente  ben quattordicci anni prima quando è successo qualcosa che lo stesso Kraken non riesce a perdonare a nessuno, nemmeno alla stessa vittima. Nonostante l'afasia dovuta al trauma procuratogli dalla pallottola, Unai non si tira indietro per questa nuova indagine, anche se deve fare i conti con la logopedia e con nuove difficoltà.

“Alla grotta di Sandaili no, Barbablù”, riuscì a pensare, presa dal panico. A Sandaili no. In quel laghetto sotto le stalattiti che piangevano acqua, era cominciato tutto. 


In una storia che si snocciola tra passato e presente, riusciamo a vedere nuovi scorci nuovi del nostro protagonista. La storia è stata scritta egregiamente, non ci si annoia nel leggere, il ritmo è veloce, ma lascia il tempo al lettore di comprendere il tutto. Questo confronto dei tempi mi piace perché aiuta ad arrivare alla verità, ma soprattutto ci permette di conoscere meglio le dinamiche! Quando pensi, inoltre, che le cose possano tranquillizzarsi ecco lì che l'autrice ti prende e ti trascina di nuovo nel mezzo della storia. Incredibile il modo in cui ci si ritrovi a leggere un romanzo e a finirlo e... E non capire come ci si sia arrivati. Insomma, piango. Sono arrivata alla fine cercando di immaginare Unai nella vita reale e avevo voglia di abbracciarlo, lo ammetto. Interessante, dinamico e intraprendente: questo thriller è davvero wow.


La scena del delitto era complessa, elaborata..., è vero, forse, però, non è la rappresentazione di una fantasia, ma solo una missione. Corrisponderebbe al profilo di psicotico messianico.
 

Un libro da leggere tutto d'un fiato. Non ho altro da aggiungere! Insomma, andate in libreria e... leggete!

Alla prossima, 


















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