Buongiorno lettori accaniti!Oggi finalmente posso parlarvi de Gli Scomparsi di Alessia Tripaldi. Un thriller interessante, primo capitolo di una nuova serie tutta made in Italy. Lucia Pacinotti e Marco Lombroso sono i nostri protagonisti e sono alle prese con un nuovo e inquietante caso. Venite con noi a scoprire cosa ne pensiamo.
Autore: Alessia Tripaldi
Genere: Thriller
Editore: Rizzoli
Serie: Marco Lombroso #1
Pagine: 400 pp
Prezzo: 19,00 € edizione cartacea - 9,99 € edizione digitale
Data di pubblicazione: 7 Luglio 2020
Un
cadavere mutilato emerge da un tumulo di sterpaglie. Un ragazzo
scalzo e magro dice di chiamarsi Leone e che quello è il corpo di
suo padre, con cui ha sempre vissuto nei boschi. Quale segreto si
nasconde tra le montagne impenetrabili del Centro Italia? La risposta
spetta al commissario Lucia Pacinotti. «Un'altra sigaretta e poi
vado» è la frase che ripete tra sé mentre è appostata in macchina
cercando il coraggio di bussare alla porta del suo vecchio compagno
di università, Marco Lombroso. Nonostante la frattura improvvisa che
li ha separati anni prima, lui è l'unico che può aiutarla a
dipanare il mistero del "ragazzo dei boschi". Ciò che
Lucia non sa è che bussando a quella porta costringerà Marco a
riaprire anche il vecchio baule ereditato dal suo avo, Cesare
Lombroso. Tra le pagine dell'Atlante dei criminali, nei pattern che
collegano i crimini più efferati della Storia, si cela la verità,
ma per trovarla è necessario addentrarsi nei fitti boschi delle
montagne e in quelli ancora più intricati dell'ossessione per il
male.
Copia omaggio fornita gentilmente da Rizzoli
recensione
Buongiorno lettori accaniti e buon venerdì!
Domani è Ferragosto, ma prima di lasciarvi a questo week end di festa, vorrei parlarvi de Gli Scomparsi, libro di genere thriller scritto da Alessia Tripaldi e pubblicato il 7 Luglio da Rizzoli. Prima di iniziare con la recensione vera e propria, ringrazio la casa editrice per avermi dato l'opportunità di organizzare questo evento. Spero anche che abbiate letto tutte le tappe del blogtour in cui vi spiegavamo i vari tipi di killer, se ve li siete persi, potete andare a controllare seguendo le indicazioni del banner qui in alto. Un secondo ringraziamento, ovviamente, va ai blog che hanno aderito alla mia iniziativa.
L'uomo sepolto nel bosco, però, non è morto nel sonno: i suoi occhi sono stati chiusi da qualcun altro, cancellati con due incisioni a forma di croce.
Rieccomi qui!
La prima cosa di cui vorrei parlarvi è sicuramente la diretta a cui ho assistito nel periodo dell'uscita del romanzo: ho trovato questa cosa molto interessante perché ci ha permesso di entrare nella mente dei killer (come avrete potuto notare dal blogtour) e di scoprire qualcosa in più anche rispetto al mondo del crimine. Questo ci permette di apprezzare sicuramente di più la lettura, ci fa porre più domande, ma ci fa anche trovare le risposte adeguate. Le informazioni donateci ci permettono di sguazzare meglio nel mare di Lombroso e della Pacinotti. Detto questo, sempre parlando dell'autrice, vorrei parlarvi del suo stile. Sicuramente Alessia Tripaldi sa il fatto suo a livello di scrittura, ma anche di composizione di trama e caratterizzazione dei personaggi. Prima di tutto posso dire che il libro è davvero ben scritto. Sarà anche il lavoro di editing, ma non ho trovato un solo errore e questo mi ha resa estremamente felice, non c'è che dire. Inoltre, nonostante le terminologie, non è di difficile comprensione, tutto il contrario. Accattivante, la lettura prosegue rapida, pagina dopo pagina: il lettore viene rapito dalla storia e vuole andare avanti per scoprire la verità.
Vorrebbe che le parole dell'infermiera non le fossero arrivate nella pancia con la potenza di un cazzotto; vorrebbe che l'assenza di Marco non avesse lasciato un buco sul divano; vorrebbe non essere caduta nel peggiore dei cliché: quello di chi s'illude che gli esseri umani possono cambiare.
La trama è superlativa. Per essere il primo romanzo di una serie, il tutto è partito con il botto e che botto! Il fatto che al proprio interno siano presenti elementi così forti e profondi mi ha fatta tremare. I personaggi sono ben descritti: la cosa che mi è piaciuta di più sono le loro peculiarità che li rendono unici e non dei semplici manichini che inseguono un criminale (o più, per scoprirlo dovete proprio leggere il romanzo!). Le dinamiche portano a una crescita dei personaggi incredibile, inoltre ho apprezzato i continui riferimenti alla psicologia (e a Jung). Insomma, non riesco proprio a trovare alcuna pecca in questo scritto, non mi resta che fare i complimenti all'autrice stessa!
Marco capisce che è quello il momento, l'istante in cui la forza del lato ombra sta per esplodere e uccidere. Osserva Leone e Lina, l'uno accanto all'altra, e capisce anche tutto il resto.
Non credo ci sia molto altro che io possa dirvi per convincervi ad acquistare e leggere questo romanzo, ma se lo farete, vorrei davvero sapere cosa ne pensate. Io mi fermo qui.
A presto,
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