martedì 5 marzo 2019

Recensione: L'amore che mi porta a te di Carmen Bruni



Titolo: L'amore che mi porta a te 
Autore: Carmen Bruni
Genere: Contemporary Romance 
Editore: Amazon Publishing
Serie: Le distanze dell'amore #1
Pagine: 316
Prezzo: 3,99€ e-book
Data di pubblicazione: 8 Gennaio 2019



Juliette è una ragazza con un atroce segreto, fatto di violenza e dolore. Un mostro l’ha tenuta segregata dentro un lunghissimo incubo, ma ora è finalmente riuscita a scappare. Quando i tre fratelli Astori – proprietari del Paradise Resort di Miami – la trovano coperta di sangue nelle scuderie del loro albergo, decidono di accoglierla e curarla senza pretendere spiegazioni. Leah, la più giovane, aiuta Juliette a ristabilirsi. Cole, il fratello più inquieto, invece non si fida. E poi c’è il bellissimo e misterioso Damian. Anche lui ha un pesante segreto: è stampato sul suo petto, in una serie di orribili e profonde cicatrici, che si estendono fin dentro il suo cuore.

Fra Damian e Juliette nasce subito un’attrazione intensa e irresistibile, che li spinge a cercarsi continuamente e a trovare calore e conforto l’uno nell’altra. Juliette scorge finalmente la speranza di riuscire ad affrontare i propri incubi. Damian trova in Juliette il risveglio dei propri sentimenti.

Due anime tormentate che l’amore renderà capaci di fare i conti con il passato e con quegli oscuri segreti che allungano la propria ombra sul presente.
Le Distanze dell'amore Series:
1. L'amore che mi porta a te
Copia omaggio fornita gentilmente da Amazon Publishing

recensione
“Lei che mi svegliava quasi ogni notte con delle urla atroci, o mi teneva sveglio con la consapevolezza della sua presenza al di là della parete. Lei che rappresentava il dolore di cui volevo disperatamente nutrirmi. Lei che mi aveva ricordato che, seppur guasta, possedevo ancora una memoria.”
Per caso o per scelta in questo periodo sto leggendo storie intense che trattano tematiche difficili da digerire ed affrontare. L'amore che mi porta a te è un romanzo prezioso e delicato come la sua protagonista, Juliette, una ragazza spezzata in due da un padre violento. Una donna che non si arrende di fronte alla violenza ed alle ingiustizie. Il libro si apre con la fuga dal male e dal suo spietato aguzzino, ha inizio così per Juliette, un viaggio verso la salvezza e la rinascita fisica e psicologica. Ho letto molte storie di Carmen Bruni, è molto brava a portare su carta le molteplici emozioni dei suoi protagonisti, in questo libro ho notato una maggiore consapevolezza in termini di scrittura ed una trama più introspettiva che cerca di scavare molto nella psicologia dei personaggi.  
“Per tutta la vita ero andata in cerca di qualcuno con cui poter condividere pezzi di me senza sentirmi sbagliata. Qualcuno che non mi avrebbe disprezzata se avevo lacrime da offrire invece che sorrisi. Era stato dissanguante e inutile, come cercare una persona nel bel mezzo del deserto avendo già la certezza che una sagoma scorta da lontano avrebbe potuto essere soltanto il risultato di un’allucinazione.E adesso, proprio quando stavo per diventare polvere anch'io, ecco che finalmente incontravo un esemplare simile a me.«Non mi fai ribrezzo.» Mi sarei messa a piangere dalla felicità. «E io te ne faccio?»Le ciglia di Damian fremettero sorprese. «Ribrezzo?» Scosse la testa. «Tu sei la cosa più bella su cui i miei occhi si siano mai posati.»” 

Damian è il punto di svolta per Juliette. Un eroe con un passato tormentato capace di salvare nello stesso tempo la sua anima e quella di Juliette. Fin dal loro primo incontro nasce un legame intenso fatto di sguardi e silenzi. Sembrano guidati da un filo invisibile che li spinge l'uno nelle braccia dell'altra. Un amore puro, non contaminato dalla violenza che ha invece colpito entrambi per lungo tempo. La dolcezza e la purezza emerge in ogni loro incontro. Quando il passato ed il presente è tanto doloroso è difficile lasciarsi andare e fidarsi di uno sconosciuto sembra un gesto impossibile. Pagina dopo pagina Juliette acquista una maggiore consapevolezza di se stessa, accetta i suoi limiti ed è pronta ad affrontare i suoi demoni. Un personaggio fragile e forte allo stesso tempo, è stato semplice entrare in empatia con lei, sentire sulla pelle il dolore, la sofferenza. 
“Fino a poco tempo prima non possedevo niente, nemmeno la mia vita. Ero come un fiore catturato dal vento e obbligato dalle sue sferzate. Annullato. Impotente. Adesso, invece, avevo tra le mani addirittura un cuore, il suo. E mi dava più forza di quanta in genere riuscivo a ricavarne da sola.”
Quello che si nasconde dietro al personaggio di Damian è ancora più avvincente, il terribile passato, il rapporto con la madre, l'odio profondo per il padre e pian piano lo svelarsi di tutti i tasselli mi hanno convinta sempre di più. La storia della famiglia Astori è un puzzle in cui mancano ancora dei pezzi da sistemare o svelare. Vi è qualcosa di irrisolto nel suo racconto che sono certa verrà portato alla luce nel secondo libro. 
“Credevo che il mio cuore non funzionasse più, che fosse ormai spento, un inutile pezzo di carne piantato al centro del petto. Ma quanto mi sbagliavo. Le radici nella profondità della terra non gelano, c’è sempre il giorno dopo la notte e qualsiasi tipo di morte tu abbia affrontato, che sia nel corpo, che sia nello spirito, dopo c’è sempre la rinascita. C’è sempre la vita.”
Si perde in questo romanzo la leggerezza dei toni a cui ci ha abituati Carmen Bruni perché gli avvenimenti raccontati prendono spunto da situazioni davvero terribili e quindi l'autrice si muove in un ambito diverso, intenso e molto introspettivo viene a mancare quella vena ironica che ha sempre caratterizzato i suoi romanzi. Nonostante la crudeltà di alcuni passaggi che mi hanno fatto provare rabbia e tristezza, possiamo dire che L'amore che mi porta a te lascia un messaggio forte di speranza, di seconde possibilità e di Amore.
“Avevo percepito una sorta di inspiegabile richiamo, un’attrazione che mi spingeva ad avvicinarmi. Era stato terrificante e al contempo bellissimo, ma nell'indecisione avevo preferito correre a nascondermi dalla vergogna.In genere nutrivo l’esigenza di allontanarmi, di schivare, di stare da sola, per cui non sapevo come comportarmi davanti a degli impulsi completamente opposti. E poi, potevo permettermi di averli o erano inappropriati? Avrei potuto pentirmene?”
Ho faticato a digerire il racconto di Damian e non sto qui a raccontarvi tutto per non togliervi la sorpresa, ma ci sarebbe molto da dire soprattutto sulla follia e la crudeltà di alcuni uomini. La sete di potere e denaro spinge alcuni "esseri umani" a colpire il loro stesso sangue. Perché spezzare i sogni di un ragazzo e lasciare su di lui segni che difficilmente potrà dimenticare? In che modo si supera un dolore così forte?
Damian e Juliette sono l'uno la cura dell'altra, riescono a confessarsi i più terribili segreti, riescono a fidarsi delle sensazioni che provano solo quando sono insieme e quindi riescono ad andare avanti.
“Juliette era arrivata all'improvviso, un fulmine a ciel sereno. Con la sua sola presenza aveva riesumato una parte di me che credevo fosse morta per sempre, e ogni giorno la certezza di trovarla al di là della parete o la prospettiva di parlarle, di toccarla, mi riempiva di stimoli. Sentivo la vita che mi scorreva dentro, lava che si diramava in ogni più piccolo anfratto e ribolliva pretenziosa. Se qualcuno mi avesse chiesto perché il mio risveglio fosse arrivato insieme a lei, non avrei saputo rispondere, forse doveva essere così e basta, ma non volevo perdere ciò che avevo ritrovato. Non volevo perdere lei.” 
Da "outsider" della lettura ho amato il personaggio di Cole, cosa nasconde la sua anima inquieta? Perché non si fida delle persone e quale altro orrore si nasconde nel suo passato? Non vedo l'ora di scoprire e leggere tutti i suoi segreti, soprattutto vorrei capire l'ambiguo rapporto che lo lega a Leah
Ma questa è un'altra storia!







“Perché non ci insegnano mai che fare del bene agli altri spesso significa fare del male a se stessi?” 
VOTO:

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