mercoledì 19 luglio 2017

Recensione: Quando meno te lo aspetti - Chara Moscardelli

Oggi vi voglio parlare di un libro non più recentissimo, ma perfetto per questa estate! Rimanete con me!






Titolo: Quando meno te lo aspetti
Autrice: Chiara Moscardelli
Casa editrice: Giunti
Genere: Contemporary Romance
Data d'uscita: Maggio 2015
Pagine: 272
Prezzo: 4.99 euro



Penelope Stregatti, barese, con una nonna cartomante, ha trentasei anni, una laurea, due master in giornalismo e parla cinque lingue. Dei sogni che aveva però non ne ha realizzato neanche uno. Lavora come addetta stampa in una multinazionale di pannolini, la Pimpax Spa, e nel tempo libero scrive test e oroscopi sessuali per «Girl Power», un settimanale femminile. Trova il tuo punto G, sei una vaginale o una clitoridea?
Sogna il grande amore, quello con la A maiuscola, ma incrocia solo uomini in cerca di sesso con la esse minuscola. Con i suoi amici Federico, lo sceneggiatore, Letizia, l’avvocato, e Bianca, l’antiquaria, trascorre le giornate sperando che prima o poi qualcosa di speciale possa accadere. E quando investe con la bicicletta Alberto Ristori, rompendogli una gamba, capisce subito che questo qualcosa è arrivato. Un mese dopo alla Pimpax Spa si presenta un consulente incaricato della ristrutturazione: Riccardo Galanti. Ma Penelope lo riconosce, è Alberto Ristori. Perché si fa chiamare in un altro modo? Perché dice di non averla mai incontrata prima? Chi è veramente quest’uomo così carismatico? Penelope ha paura di lui ma ne è attratta, e quando arriva il momento di decidere se buttarsi o no, lei non si tira indietro, perché la vita è un’avventura e tutto può succedere, quando meno te lo aspetti.



Ero cresciuta convinta che la felicità derivasse solo dall'avere o meno un uomo accanto. Come la storia della mela. 
Nonna Berta la spaccava in due e mi diceva che io ero la metà a destra.
"E quell'altra?" le chiedevo indicando la metà a sinistra.
"La troverai. Quando meno te l'aspetti."
"E se invece non la trovassi?" a quel punto alzava le spalle e se la mangiava, l'altra metà non la mia.  


Sono incappata in questo romanzo per caso. Avendo finito sia i libri da leggere, che i soldi per comprarli, rufolavo nella libreria di mia madre alla ricerca di un romanzo che potesse piacermi.
All'improvviso mi è capitato tra le mani questo libro e, se non è stato proprio amore, è stata curiosità a prima vista.
Sono contenta di comunicarvi che mia madre ha gusti ottimi quanto la figlia (parere ovviamente NON di parte).
Ad ogni modo, facciamo prima una piccola introduzione sulla storia.

Penelope è un disastro, non mi viene in mente altro modo per definirla.
Del tutto incapace di comunicare con un uomo (figurarsi di tenerselo), è insoddisfatta di sé stessa e della sua vita lavorativa. Ha un laurea, svariati master, una memoria prodigiosa e parla più lingue di un interprete professionista.
Tutto inutile, dal momento che per sopravvivere lavora in una ditta produttrice di pannolini e scrive test inconcludenti per Girl Power.
Questa sistemazione doveva essere provvisoria, fintanto che non fosse riuscita a scrivere un articolo che le fosse valso il premio Pulitzer, ma negli anni questo concetto si è fatto sempre più sbiadito nella mente della protagonista fino ad arrendersi alla comodità di una routine rodata nel tempo e sicuramente rassicurante nella sua monotonia.
Routine che viene interrotta da Riccardo Galanti, o Alberto Ristori, a preferenza del lettore.

Penelope è sicura di aver già incontrato l'uomo assunto per fare chiarezza sui bilanci della Pimpax. Ne è sicura perché l'ha buttato sotto in bicicletta qualche mese prima e non aveva il nome con cui si è presentato. Può giurarlo.
Eppure egli nega la sua vera identità e alla protagonista non resta che indagare personalmente.
Tra fughe Parigine, polizia russa e tatuaggi di ex galeotti, la protagonista si catapulta con tutte le scarpe in un intrigo più grande di lei.
È determinata ad andare alla conquista dell'amore di Ristori, anche se ciò dovesse voler dire mettersi contro uno stato intero e la sua fidanzata, o presunta tale. Ma prima deve fare chiarezza su tutta la vicenda.
Così non andava affatto bene, era arrivato il momento di prendere una decisione per la mia vita. 
[...]
Avevo forse intenzione di passare altri dieci anni in attesa che le cose cambiassero da sole? In attesa di un altro Alessandro che tornasse da Sydney? Lo avevo già fatto e sapevo come sarebbe andata a finire.
La vita ce la costruiamo con le nostre mani.

Questo romanzo era esattamente il tipo di libro che stavo cercando.
Fresco, romantico e divertente, mi ha strappato varie volte una risata ad alta voce e voi Lettrici Accanite sapete quanto questo possa essere difficile.
Penelope è fantastica, le sue imprecazioni in Barese stretto e la sua buffa concezione della vita (le sue priorità, le pazzie che ha fatto come se fossero robetta da tutti i giorni) mi hanno fatto davvero morire dalle risate e fatta divertire durante tutta la lettura del romanzo.
Per non parlare delle situazioni imbarazzanti e al limite dell'assurdo in cui si trova la protagonista a causa della sua curiosità e della sua incapacità ad accettare per partito preso quello che le viene detto.
Ristori/Galanti è un mistero tutto da scoprire, a volte dolce e gentile, altre ruvido e scontroso. Anche questo personaggio mi ha incuriosita molto con il suo comportamento ambivalente.

Lo stile dell'autrice è frizzante e scorrevole, accompagna il romanzo alla perfezione e gli conferisce il sapore di estate.
I personaggi a loro volta sono originali, divertenti e, senza dubbio, inusuali.
La trama, apparentemente semplice, è in realtà più complessa di quanto possa sembrare ad una prima occhiata e il mistero che si cela dietro lo scambio di identità porta ad un finale sicuramente...inaspettato.
Ho divorato questo romanzo in poco più di tre orette, travolta e risucchiata dal vortice di eventi e situazioni comiche che porta con sé la lettura di questo libro. Ho adorato ogni disavventura in cui è incappata Penelope ed ho apprezzato anche il sottile messaggio lasciato dall'autrice tra una battuta e uno scherzo.
Mai smettere di credere in sé stessi e nei propri sogni. E, soprattutto, mai, mai, MAI accontentarsi (scusa Liga!).
Era vero, la vita poteva cambiare in un attimo. Quando meno te l'aspettavi, era lì, pronta a sorprenderti, ma dovevi essere capace di coglierne tutti i segnali.
Mai arrendersi sui propri sogni, mai smettere di avere il coraggio di realizzarli. Mai.
Con il cuore in mano vi consiglio questo romanzo. Non è più molto recente, ma vale la pena di leggerlo se ancora non lo avete fatto. È il libro perfetto per rilassarsi, distrarsi e farsi due risate, sia in inverno che in estate.
Io vi lascio e vado a racimolare qualche spicciolo per nutrire la Lettrice Accanita che c'è il me. Ci sentiamo prestissimo con una nuova recensione!





VOTO:

Forse quel famoso qualcuno aveva ragione, la vita può cambiare in un attimo. Ma sono del parere che un po' bisogna volerlo questo benedetto cambiamento. Se non siamo spinti da un desiderio potremmo ritrovarci a camminare per anni lungo un'autostrada e per giunta neanche senza un piccolo incidente a ravvivare il percorso.
In fondo la vita è una, almeno finchè qualcuno non mi dimostra il contrario.

2 commenti:

  1. Anche a me è piaciuto tanto questo libro. L'ho trovato leggero, ma soprattutto divertente!

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    1. Esattamente! Ho scoperto che l'autrice ha pubblicato ora ora un altro romanzo, sicuramente lo leggerò!

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