Perchè a volte il silenzio, l'incomunicabilità, gli stereotipi, sono ciò che fa la differenza.
21 Novembre 2016
Titolo: La rugiada della notte
Autrice: Federica Ferretti
Casa editrice: Genesis Publishing
Genere: Contemporary Romance, Narrativa Contemporanea
Pagine: 95
Prezzo: ebook 2.99 €
cartaceo 7.90 €
Autrice: Federica Ferretti
Casa editrice: Genesis Publishing
Genere: Contemporary Romance, Narrativa Contemporanea
Pagine: 95
Prezzo: ebook 2.99 €
cartaceo 7.90 €
La rugiada della notte
rappresenta tutto ciò che di impossibile riusciamo a salvare dentro al
nostro cuore, scampato appunto alla propria notte più lunga. Ed è perciò
la migliore metafora per rappresentare la travolgente storia d’“amore”
tra Edoardo e Adriana. Viene raccontata con il senno di poi, forse
perché “ricordare una cosa significa vederla, ora soltanto, per la prima
volta”.
Ciò vuol dire che Edoardo,
ormai anziano, durante una vacanza estiva, cercherà di ripercorrere
insieme a suo nipote i passi più salienti della propria vita
matrimoniale, accorgendosi solo alla fine che, in realtà, “noi ci amiamo
dal primo istante”. A mano a mano, si delineerà una vera saga
familiare, che occupa l’arco temporale dalla metà degli anni ‘50 ad
oggi, con ripercussioni pure sull'uso della rete come mezzo
d'innamoramento: ma uscirà in un sequel che promette grandi
fibrillazioni nell’intreccio di destini tra la coppia Adriana-Giovanni
(l’amante storico), con quello dei nipoti dei due fedifraghi.
Quando le vicende dei
protagonisti principali, i coniugi Edoardo-Adriana, contrastata dal
riemergere dell’antico rivale Giovanni, si intrecceranno con quella del
giovane Enrico che, a sua volta, dovrà confrontarsi con la nipote di
Riccaboni.
Ecco perché l’uscita del
libro è legata inesorabilmente alla campagna di #stopfemminicidio e
#pariopportunità dal titolo #noiciamiamo.
Si tratta di “una storia
di donne per le donne”, esposta però da una prospettiva maschile, quella
del marito di Adriana, in un percorso di crescita che lo porterà a
ribadire la necessità di dimostrarsi i propri sentimenti senza più
riserve.
Per sottolineare, ancora
per una volta, la dualità della campagna, quale un incitamento ad
abbattere la barriera dell’incomunicabilità sentimentale nella coppia
moderna.
Promotional Teaser:
Quanti sono i modi in cui #noiciamiamo?
E in quanti modi, ogni giorno, care amiche, ci dimostriamo l'amore che proviamo, finalmente, per noi stesse?
Sulla campagna:
Ormai, penso di poter affermare di essermi fatta almeno una vaga idea circa l’animo femminile.
E
questo, potendo in qualche modo ripercorrere anni, tutti interi,
passati in mezzo a noi- donne, dico, mica poco!- da una di loro.
Nasce così il mio nuovo sito/blog, una specie di “filo di Federica”che vorrei srotolarmi dietro, per ritrovarci.
O perlomeno, non rischiare di perderci completamente nel labirinto chiamato “mondo”.
Potrei già fornirvi un campione abbastanza variegato di “quelle che”:
-
le vedi lì, alla fermata dell’autobus o della metro; le vedi che
sbirciano il cellulare sin dalle 6.00 del mattino, aspettando, con la
mente più o meno resettata dalle delusioni del giorno avanti, la banale
notizia che le illuminerà in volto anche questo giorno!
Perché
dovrà esserci qualcosa di cui essere felici o, perlomeno, per cui sarà
valsa la pena alzarsi, truccarsi, cercare di riprodurre alla meglio
l’ultima tendenza Instagram, o no?
-Poi, ci sono “quelle che” le vedi specchiarsi, con gran fatica, all’improvviso.
Sbirciandosi,
cioè, tra un finestrino del taxi orgogliosamente scippato al belloccio
di turno, che figurati se si ricorda che alle donne vada lasciata
precedenza, ed il simil-specchio del sempre più provvidenziale
smartphone.
Oppure, troppo prese dal resto che le circonda, rubano
un’occhiata ad una vetrina qualsiasi, sì, appena si ri-catapultano per
strada, prima e dopo il lavoro,( purchè ci sia!), pronte per l’ennesimo
appuntamento di yoga essenziale alla (nostra!) loro sopravvivenza
psicofisica.
-E poi, come dimenticare “quelle che” si
mangiucchiano le labbra quando si vorrebbero negare al fidanzato; futura
suocera; madre; nonna; trisavola; ai figli, propri e del compagno;
questo o quello, Tizio, Caio, o Sempronio, per una serie infinita di no
mancati?
-D’un tratto, arrivano finalmente “quelle che”, ormai
multitasking, le vedi allargare ancora il proprio marsupio immaginario,
già immenso a causa dell’imprevedibilità dei problemi quotidiani!
E
per accogliere pure l’ultima arrivata: la figlia dell’amica della
sorella di una vicina qualsiasi, che piangerà insieme a (noi!) loro, a
causa dell’ennesimo amore stoppato.
-Quindi, ci sono “quelle che” si fanno la doppia identità sui social, dandosi la fatidica seconda possibilità.
Cosa potremmo/potrebbero avere in comune?
Siamo/sono
tutte ragazze/ donne che si convincono di dover amare sempre di più gli
altri, ma, chissà perché, molto meno noi/loro stesse.
Dopo
averle così a lungo osservate, se non addirittura scrutate, per strada, e
mentre si aggirano furtivamente nella rete, persino se arrivi ad
ascoltare per un lasso di tempo che comprende il milione di anni,
raccogli però le (nostre) loro piccole, stesse, storie.
Che sanno
sempre di rammarico, di rimprovero nei confronti di una coscienza che
non ha saputo vedere tanto le angosce del mondo quanto le paturnie
dell’ennesimo/a uomo/amica che le perseguita, o assorbe perlomeno le
nostre/loro energie.
Dall’Italia all’attraversamento dell’Europa
come del Mediterraneo, fa poca differenza: ti rendi conto solo di una
“cosa”: alla fin fine, le donne di ogni sesso, (e vi assicuro che non è
una provocazione), di ogni razza, di ogni religione, credano, il più
delle volte, quanto sia sempre più difficile esprimere i propri
pensieri, senza essere evidentemente etichettate in quanto“semplici
donne”.
Che, nella vita di ogni giorno, non sono sempre soubrette
eppure bellissime con quei chili in più in realtà molto apprezzati
anche dagli uomini, se solo la smettessero di restare in disparte,
rimuginando impacciate circa il necessario coraggio di riprendersi la
voce!
E allora, ragazze, future donne, sai che c’è?
Serve lanciare un altro hashtag, una controtendenza in grado di contrastare questa assurda mania di svilirsi:#noiciamiamo.
Al
via un monito davvero costruttivo: rimuovere definitivamente lo
stereotipo mentale che noi donne ci infliggiamo sin dalla notte dei
tempi.
Ed essere un po’ più egoiste, pensare che possiamo comunque valere, pure se non siamo matriarche perfette.
Anzi, abbiamo un ruolo sociale fondamentale che esula del tutto dall’accondiscendere i desideri dell’universo intero.
Questo
dovrebbero inculcarsi le ragazze, un giorno donne, che purtroppo,
continuano ad autocensurarsi e non smettono di autolimitarsi.
E
talvolta, non mangiano per scomparire dalla faccia della terra, senza
ricordarsi che, domani, un altro giorno arriverà se avremo saputo
difendere soprattutto i nostri/loro pensieri.
Inizia così
l’avventura di questo sito, dentro cui, ve lo prometto, inseriremo
tanto, anche gli stralci del mio prossimo romanzo online.
Ma restate con me per saperne di più.
E, naturalmente, riavvolgere, insieme, questo filo.
Sta arrivando l'ennesima campagna rosa, declinata al femminile: a proteggere e valorizzare le nostre idee, i nostri umori.
Annoverata tra le eccellenze nazionali ed
internazionali del Centro Leonardo da Vinci di Milano, presente nel
Convivio di Natale 2015 in veste di musicista e critica segnalata
grazie alla sua visione innovativa da Massimo Cerofolini di Eta Beta (il
programma dedicato ai nuovi linguaggi da RadioRai1), sono una
scrittrice e giornalista abruzzese, che ha collaborato con Don Backy.
Attualmente, sono blogger di Grazia.it,inseguendo la mia passione circa le ultime tendenze moda #vintageodemode mentre sono contributor di Confidenze tra amiche dal 2014, (Mondadori), per rubriche che hanno per lo più il sapore di cronaca.
Sono nata e continuo ad alimentarmi nella rete, attraverso esperienze variegate. E, per ELLE Italia, ho raccolto le rivelazioni del conterraneo Angelozzi, lo stilista di Martina Stella nel suo giorno più bello.
Sono laureata in Scienze Politiche con lode e, assecondando la mia parallela inclinazione artistica, ho conseguito due diplomi accademici di II livello in Discipline musicali sulle varie tecniche della comunicazione (specie cinema e pubblicità).
Ho perciò collezionato interviste a tutto campo, (da Paolo Buonvino al Carmelo Sardo di Malerba, TG5, ...), nella Rubrica che ho condotto, letteralmente cucita addosso, intitolata non a caso “Le eccellenze”.
Sin dagli esordi di blogger incallita, ho prestato una particolare attenzione alla valorizzazione delle pari opportunità, distinguendomi addirittura sul panorama nazionale; inoltre, ho inventato il romanzo online ospitato da F.Alberoni, Marta Ajò ed ilcorrieredellasera.it.
Ho ricevuto molteplici segnalazioni dai personaggi italiani operanti nei più disparati settori, specie in qualità di Madrina Senior del Geofilmfestival in Veneto. Già Premio Donna città di Teramo 2015 per comunicazione e giornalismo.
Il mio ultimo libro, La Rugiada della notte, I parte, ha subito ricevuto l'attenzione di Gianni Maritati (TG1), il quale si è interessato anche all'evoluzione di #noiciamiamo, la campagna collegata, in #stopnonamore.
Ma tanto, resta ancora da fare.
Restate con me per saperne di più
Attualmente, sono blogger di Grazia.it,inseguendo la mia passione circa le ultime tendenze moda #vintageodemode mentre sono contributor di Confidenze tra amiche dal 2014, (Mondadori), per rubriche che hanno per lo più il sapore di cronaca.
Sono nata e continuo ad alimentarmi nella rete, attraverso esperienze variegate. E, per ELLE Italia, ho raccolto le rivelazioni del conterraneo Angelozzi, lo stilista di Martina Stella nel suo giorno più bello.
Sono laureata in Scienze Politiche con lode e, assecondando la mia parallela inclinazione artistica, ho conseguito due diplomi accademici di II livello in Discipline musicali sulle varie tecniche della comunicazione (specie cinema e pubblicità).
Ho perciò collezionato interviste a tutto campo, (da Paolo Buonvino al Carmelo Sardo di Malerba, TG5, ...), nella Rubrica che ho condotto, letteralmente cucita addosso, intitolata non a caso “Le eccellenze”.
Sin dagli esordi di blogger incallita, ho prestato una particolare attenzione alla valorizzazione delle pari opportunità, distinguendomi addirittura sul panorama nazionale; inoltre, ho inventato il romanzo online ospitato da F.Alberoni, Marta Ajò ed ilcorrieredellasera.it.
Ho ricevuto molteplici segnalazioni dai personaggi italiani operanti nei più disparati settori, specie in qualità di Madrina Senior del Geofilmfestival in Veneto. Già Premio Donna città di Teramo 2015 per comunicazione e giornalismo.
Il mio ultimo libro, La Rugiada della notte, I parte, ha subito ricevuto l'attenzione di Gianni Maritati (TG1), il quale si è interessato anche all'evoluzione di #noiciamiamo, la campagna collegata, in #stopnonamore.
Ma tanto, resta ancora da fare.
Restate con me per saperne di più
21 Novembre 2016
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