Se
anche voi non vedete l'ora di introdurvi ancora una volta nel magico
mondo di Hogwarts e condividere con me la nostalgia, continuate a
leggere!
Titolo: Harry Potter e la maledizione dell'erede
Autrice: J. K. Rowling
Casa editrice: Salani Editore
Data d'uscita: 24 Settembre 2016
Pagine: 320
Prezzo cartaceo: 19, 80 euro
Autrice: J. K. Rowling
Casa editrice: Salani Editore
Data d'uscita: 24 Settembre 2016
Pagine: 320
Prezzo cartaceo: 19, 80 euro
Saga di Harry Potter:
1. Harry
Potter e la pietra filosofale
2. Harry
Potter e la camera dei segreti
3. Harry
Potter e il prigioniero di Azkaban
4. Harry
Potter e il calice di fuoco
5. Harry
Potter e l'Ordine della Fenice
6. Harry
Potter e il principe Mezzosangue
7. Harry Potter e i doni della morte
7. Harry Potter e i doni della morte
8. Harry
Potter e la maledizione dell'erede
È sempre stato difficile essere Harry Potter e non è molto più facile ora che è un impiegato del Ministero della Magia oberato di lavoro, marito e padre di tre figli in età scolare. Mentre Harry Potter fa i conti con un passato che si rifiuta di rimanere tale, il secondogenito Albus deve lottare con il peso dell'eredità famigliare che non ha mai voluto. Il passato e il presente si fondono minacciosamente e padre e figlio apprendono una scomoda verità: talvolta l'oscurità proviene da luoghi inaspettati
Non ho mai scelto, sai? Non ho mai scelto di essere suo figlio.
Harry Potter e la pietra filosofale è stato il primo libro che ho letto. Me lo ricordo come se fosse ieri. Ero in seconda elementare e l'ho adorato.
Mi ricordo di averci messo solo due giorni a finirlo, ma era perchè non sapevo ancora leggere molto bene. Qualche anno dopo ho divorato Harry Potter e i doni della morte in poco più di tre ore. Ups, sono proprio una sfigata.
E quindi, potevo perdermi questo libro? Assolutamente no!
Anche se scrivendo la recensione starò male varie volte, già lo so. Facciamoci forza insieme, combattiamo le lacrime e spingiamo il groppo in fondo alla gola per qualche minuto ancora. Giulia ce la puoi fare...
Le persone che
amiamo non ci lasciano mai davvero, Harry. Ci sono cose che la morte non
può raggiungere. I quadri...i ricordi...e l'amore.
Essere Harry Potter è sempre stato dannatamente difficile. Gli anni sono passati, la Battaglia di Hogwarts si è cicatrizzata da un bel po' di tempo, le vite del Trio delle Meraviglie sono andate avanti, ma la verità è che tutti loro -Harry,
Hermione, Ron, Ginny e perfino Draco- sono ancora bloccati in quel castello, sotto l'assedio dei Mangiamorte, a combattere per loro stessi e per i propri figli.
Ed è difficile lasciarli andare e guardarli compiere le loro scelte e fare i loro errori, quando a soli diciassette anni si è sacrificato la propria vita per loro.
E' difficile, quasi impossibile, e a volte il desiderio di proteggerli è così forte da accecare e far prendere decisioni sbagliate.
Per questo Harry e Albus sono ai ferri corti.
Albus Severus Potter è un Serpeverde, è negato per il Quidditch ed è il migliore amico di Scorpius Malfoy. Tutto l'opposto di quello che il resto del mondo si aspetta da lui.
Le differenze tra padre e figlio non sono mai state un problema per l'Eroe del Mondo Magico, ma lo sono per Albus, costretto a vivere all'ombra del padre e cercare disperatamente di essere alla sua altezza. I due si vogliono bene, ma non si capiscono.
Harry non ha mai avuto un padre, non ha mai avuto qualcuno che gli indicasse cosa fare, cosa dire, come comportarsi. Albus non ha ereditato la capacità di comunicare e di esprimere i suoi sentimenti dalla madre e quindi non riesce ad entrare in contatto con il padre. Sente di non essere capito, di non essere visto da lui. Pensa di essere una delusione per l'Eroe e che egli qualche volta desideri non essere suo padre e quando, dopo un'accesa discussione, Harry si fa scappare queste parole, Albus decide di buttarsi in un'avventura pericolosa per dimostrargli il contrario.
Vuole dimostrare di essere all'altezza e allo stesso tempo vuole rimediare ad uno degli errori commessi da Harry. Per questo, lui e Scorpius si lanceranno in una serie di viaggi nel tempo, che metteranno a grave rischio le loro vite.
Tra salti nel passato, fantasmi che ritornano e vecchi demoni da affrontare, la sicurezza del Mondo Magico è di nuovo minacciata da un'ombra e Harry Potter sarà costretto a indossare nuovamente le vesti da Eroe che aveva appeso al chiodo. Ma questa volta è tutto molto più personale, questa volta la minaccia di Voldemort non incombe solo sul suo mondo, ma anche sul suo stesso figlio.
Sono stato
cieco. Questo è quello che l'amore fa. Non riuscivo a vedere che tutto
quello che volevi sentire era che quest'introverso, ingannevole,
pericoloso vecchio uomo...ti voleva bene.
Se dovessi scegliere un termine per descrivere questo libro, sarebbe sicuramente l'aggettivo emozionante.
Immergermi nuovamente in questa realtà, ritrovare quei personaggi, quegli amici che avevo lasciato indietro da qualche parte negli anni dell'adolescenza è stato devastante. Rivivere l'atmosfera di Hogwarts, essere di nuovo sul binario nove e tre-quarti, sentire ancora una volta il fischio dell'Hogwarts Express è indescrivibile.
Mentre leggevo avevo lo stomaco stretto in una morsa, volevo andare avanti nel racconto, prendere ancora qualche briciola del mondo che mi ha accompagnata per gran parte della mia crescita, ma allo stesso tempo non volevo girare pagina, non volevo che il libro finisse.
Quando ho letto la scritta "the end" ho provato una sensazione dolce-amara, un vuoto dentro, che non provavo da molto tempo.
Sono sempre stata una persona abbastanza solitaria, con pochi amici, nessuno dei quali davvero fidato. I libri sono stati il mio rifugio per anni, i loro personaggi i miei compagni e le loro avventure erano la mia bolla di distacco da una realtà che non volevo vivere.
I libri salvano le vite, e l'hanno fatto con la mia più di quanto riesca ad esprimere
Leggere e finire questo libro è stato come ritrovare un caro amico e poi perderlo
di nuovo allo stesso tempo. Sapevo che questo romanzo mi avrebbe fatto male, ma non immaginavo quanto.
La mano della Rowling è evidente, anche se l'idea della storia non è stata sua e se il copione iniziale è stato scritto da altri.
I personaggi sono veri, sono gli stessi che avevamo salutato nel 2008 dopo l'uscita dell'ultimo libro della Saga, e lasciarli di nuovo è difficile tanto quanto lo è stato farlo la prima volta.
Il libro è scritto in forma teatrale, ma allo stesso tempo appartiene ad una strana categoria, a metà tra il copione della sceneggiatura e un romanzo vero e proprio. Nella sua originalità, funziona molto bene ed arriva dritto al cuore di chi legge.
Harry, non c'è
nessuna perfetta risposta nel mondo confuso delle emozioni. La
perfezione è fuori dalla portata dell'uomo, fuori dalla portata della
magia. In ogni brillante momento di felicità c'è sempre una goccia di
veleno: la consapevolezza che il dolore tornerà di nuovo. Sii onesto con
quelli che ami, mostra il tuo dolore. Soffrire è umano quanto
respirare.
Non so come esprimere quello che ho provato leggendolo.
Questo libro è perfetto, ma al tempo stesso crudele. I dialoghi, i personaggi che tornano (i personaggi!!!), i riferimenti ai libri passati.
Non riesco a trasmettere quello che mi ha lasciato. Quanto io abbia amato ogni parola, ma quanto l'abbia anche odiata per quello che stava facendo a me e al mio cuore.
Non vorrei nemmeno dirvi di leggerlo, perchè ci sono cose, ma soprattutto personaggi che diranno cose, che colpiranno qualcosa dentro di voi che non pensavate nemmeno di avere. Questo libro uccide.
E sapere che dopo questo libro è davvero finita per sempre, è ancora peggio.
E' come dare ad un diabetico l'ultima fetta di torta della sua vita. Lui sa che non potrà più mangiarla, anche se ne va ghiotto. Non saprei come esprimere meglio il concetto, davvero.
C'è un addio nascosto in queste pagine che mi ha distrutto pezzetto per pezzetto, mentre mi avvicinavo alla conclusione.
Questo libro è bellissimo. E' la perfezione. E' una pugnalata.
"The
stories we love best do live in us forever so whether you come back
by page or by the big screen, Hogwarts will always be there to
welcome you home"
Di ad Albus, di ad Albus Severus, che sono fiero che porti il mio nome.
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Non so se leggerò il libro, però complimenti per questa recensione scritta con il cuore! <3
RispondiEliminaCiao Alisya!
RispondiEliminaGrazie mille per i complimenti! Io OVVIAMENTE ti consiglio il libro, ma fai come meglio credi!
Grazie del commento, un bacio
Giulia