martedì 30 gennaio 2018

Recensione: Intango. Le infinite possibilità dell'essere - Paulina B. Lawrence



Titolo: Intango - Le infinite possibilità dell'essere
Autore: Paulina B. Lawrence
Genere: Giallo psicologico
Editore: Self Publishing
Serie: Quadri di Città Vol. 1
Pagine: 245
Prezzo: 2,99€
Data di pubblicazione: 30 Giugno 2017 


Se da domani tutto il vostro passato non esistesse più, che persona scegliereste di essere?
Un giorno come tanti, Bruno Melis - insegnante di canto e talent scout cagliaritano - trova ad aspettarlo, nella sala d’attesa della sua scuola, un’allieva particolare: Angelina, incinta di sette mesi e priva della parola, gli è stata mandata da Milano dall’amico psichiatra Giorgio Erdas per prendere lezioni di canto. Dopo un iniziale sconcerto, Bruno decide di prendere comunque la ragazza sotto la sua ala protettiva e, travolto dalla passione per lei, inizia a darle delle lezioni di canto ‘alternative’ per cercare di farle riaffiorare la voce, sulla base dell’unico elemento che lei gli ha fornito per aiutarla: il tango argentino. Ben presto alcuni comportamenti ‘singolari’ di Angelina, lo attrarranno nella rete di mistero che circonda il suo passato, e Bruno si ritroverà invischiato nella ricerca spasmodica non solo della voce ma anche dei trascorsi della ragazza, finendo intrappolato in una serie infinita di supposizioni su chi Angelina sia veramente, su che vita conducesse prima di incontrarlo, e sul reale motivo che l’ha condotta a Cagliari da lui…
Una calda estate cagliaritana, l’odore del mare che avvolge la città, le grida delle rondini, le urla dei gabbiani e il tango argentino, fanno da sfondo ad una passione improvvisa e insensata, all'attrazione di un uomo verso una donna di cui non può conoscere il passato, in una intensa storia sulle seconde opportunità che la vita ci offre.

recensione

Ammetto di essere stata sempre affascinata dalla magia del tango argentino, appena sento quella musica mi prende una voglia di ballare e allo stesso tempo la mente inizia a fantasticare e a portarmi in luoghi sconosciuti. Credo non sia solo una danza bellissima, è arte, poesia. Vi lascio immaginare la mia felicità quando scopro che il protagonista della storia è proprio lui, il mio amato Tango: focoso, passionale, intenso. Mi sono lasciata travolgere dalla storia e dai suoi protagonisti ed in un paio di ore (forse anche meno) ho divorato il racconto. 
«Gli sembrò che Angelina gli avesse scavato una buca nel cuore, dove sprofondò all'istante, trascinato giù da tutte quelle emozioni che aveva iniziato a provare quando se l’era ritrovata addormentata nella sala d’attesa della scuola di canto. Come aveva fatto lei, che non lo conosceva neanche, a vedere il suo profondo bisogno d’amore, il desiderio di avere di nuovo accanto una compagna di vita, di costruire ancora una famiglia e viversela giorno per giorno, questa volta per sempre?»

Appena conclusa la lettura, sono rimasta abbastanza basita e senza un pensiero coerente da poter mettere su carta. Pian piano ho provato a tirar fuori quello che Intango - Le infinite possibilità dell'essere di Paulina B. Lawrence mi aveva lasciato sotto pelle, ho cercato di sciogliere il groviglio di sensazioni provate.
La prima impressione è che il romanzo si sviluppa molto velocemente, quasi non ho avuto tempo di assaporare e vivere pienamente quello che succede, si va dritti al cuore della storia: Intango è un incontro di anime perdute, Bruno e Angelina, il maestro e l'allieva, la ragione e l'istinto. 

Scritto con stile e curato nei minimi dettagli Intango è un romanzo che si tinge di giallo, la suspense psicologica accompagna il lettore per tutto il tempo. Ansia, curiosità e voglia di conoscere la verità su Angelina. Chi è? Da dove viene? E perché non ha voglia di ricordare il suo passato? 
Paulina è davvero brava a muovere le fila della storia dosando bene suspense a momenti altamente erotici, non si perde mai in chiacchiere inutili ma va sempre dritta al punto, è in grado di mescolare il mistero ad eventi della quotidianità, la sua bravura, che determina anche lo smarrimento di chi legge, è la capacità di entrare nella storia solo dopo poche pagine. Non c'è bisogno di grandi preamboli, dopo poche pagine mette a nudo sia in senso letterale che figurato i due protagonisti. La compostezza di Bruno, data dalla sua età e dalla sua esperienza lavorativa come insegnante di canto, verrà stravolta dall'istintività di Angelina, una donna incinta senza passato e senza voce. La chimica tra di loro è inquietante, potrebbe trattarsi di colpo di fulmine? Follia? Probabilmente si tratta di entrambe le cose. 
«Non sapeva che vi sareste innamorati… Innamorati. Il cuore di Bruno si era fermato a quella parola, il resto del discorso lo aveva raggiunto come una eco lontana. Innamorati. Quella parola lo aveva riportato dritto al presente, alla realtà che assaporava ogni notte, ed era stata come un doccia fresca in quella giornata afosa. Cosa aveva più importanza di quello? All'improvviso, niente.»
Vorrei spendere qualche riga in più per Angelina, su di lei i sa davvero poco: un trauma legato al suo passato le ha fatto perdere la memoria e la voce. Non perde però la capacità di comunicare: parla pur non emettendo alcun suono. Parla attraverso i suoi occhi pieni di speranza, parla attraverso i suoi gesti, parla attraverso il suo corpo. Ha una forte determinazione mista ad incoscienza quando affida la sua vita a Bruno perché il suo più grande desiderio è poter parlare di nuovo, per poter cantare la ninna nanna al suo bambino, per poterlo accudire al meglio. Non mostra alcun desiderio di voler ricordare il suo passato, questo dettaglio spinge il lettore a volerne sapere di più, perché si entra in quel meccanismo morboso di voler ad ogni costo conoscere, scavare nella vita degli altri, non sempre  per capire quale sofferenza c'è dietro ma solo per curiosità, direi malsana curiosità. Angelina pur non parlando monopolizza il romanzo, ha un modo tutto suo di relazionarsi con Bruno, una tale affinità la trovo, da spettatrice, così rara da lasciarmi perplessa. Creano un rapporto così esclusivo, forte, intimo. 
«Ma lei era davvero sua, solo di questo gli importava; e avrebbe fatto sì che lo rimanesse, dedicandosi completamente a lei. Quel pensiero, in quel momento, gli bastava.»
E' talmente naturale nell'abbandonarsi tra le braccia di Bruno da sembrare "non vera". Cerco di spiegarmi meglio: è così ingenua e naturale che ad un certo punto della storia ho pensato male, ho aspettato un passo falso, un tradimento, una cattiveria. Da donna ammetto non è stato un atteggiamento giusto perché ho compreso Bruno e la trasparenza dei suoi sentimenti, ma non ho capito la fragilità e la forza di Angelina. Una donna incinta, da sola in una città non sua, con un bagaglio psicologico-emotivo così difficile ed ingarbugliato non si è mai lasciata andare allo sconforto, ha reagito affidando se stessa ad un'anima buona che ha saputo darle l'amore di cui aveva bisogno. Ti chiedo scusa Angelina per non essermi messa nei tuoi panni ed non aver capito subito la profondità del tuo animo. 

Tirando le somme posso dirvi che il romanzo funziona perché è una storia d'amore prorompente, inevitabile sullo sfondo "un quadro di Città" descritto in modo spettacolare: questo primo capitolo è dedicato alla città di Cagliari. Ho avuto la sensazione di poter camminare per quelle strade, di sentire la brezza marina tra i capelli, mi sembrava di vivere lì insieme a Bruno ed Angelina tra odori e sapori che sono diventati familiari pur non conoscendo quel posto. Mi è venuta una gran voglia di visitare questa città meravigliosa e di poter ballare in una piazza gremita di gente sulle note di un tango argentino. Magari su di un pezzo di Astor Piazzolla. 
Il tango è un pensiero triste che si balla
Lo so, sto divagando ma lasciatemi sognare ad occhi aperti e mentre una "me virtuale" volteggia in una Milonga, voi andate a leggere Intango - Le infinite possibilità dell'essere e ditemi a quale tra i cinque sensi vi fa pensare questa bellissima lettura.

Alla prossima,








VOTO:












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