mercoledì 5 agosto 2020

Blogtour: Gli Scomparsi - Alessia Tripaldi


Buongiorno lettori accaniti e buon mercoledì! Oggi iniziamo con il botto! Infatti grazie Rizzoli e grazie alla scrittrice de Gli Scomparsi, vi parlo di un archetipo di assassini in questo interessante blogtour! Oggi vi parlo del creatore, uno dei killer più spietati e pericolosi in circolazione! Siete curiosi? Allora rimanete con me! 


Titolo:
Gli scomparsi
Autore: Alessia Tripaldi
Genere: Thriller
Editore: Rizzoli
Serie: Marco Lombroso #1
Pagine: 400 pp
Prezzo: 19 € edizione cartacea - 9,99 € edizione digitale
Data di pubblicazione: 7 Luglio 


Un cadavere mutilato emerge da un tumulo di sterpaglie. Un ragazzo scalzo e magro dice di chiamarsi Leone e che quello è il corpo di suo padre, con cui ha sempre vissuto nei boschi. Quale segreto si nasconde tra le montagne impenetrabili del Centro Italia? La risposta spetta al commissario Lucia Pacinotti. «Un'altra sigaretta e poi vado» è la frase che ripete tra sé mentre è appostata in macchina cercando il coraggio di bussare alla porta del suo vecchio compagno di università, Marco Lombroso. Nonostante la frattura improvvisa che li ha separati anni prima, lui è l'unico che può aiutarla a dipanare il mistero del "ragazzo dei boschi". Ciò che Lucia non sa è che bussando a quella porta costringerà Marco a riaprire anche il vecchio baule ereditato dal suo avo, Cesare Lombroso. Tra le pagine dell'Atlante dei criminali, nei pattern che collegano i crimini più efferati della Storia, si cela la verità, ma per trovarla è necessario addentrarsi nei fitti boschi delle montagne e in quelli ancora più intricati dell'ossessione per il male.



Copia omaggio fornita gentilmente da Rizzoli 


blogtour: il creatore.

Buongiorno lettori accaniti, come state? 
Spero che tutto stia procedendo per il meglio. Oggi do il via a un blogtour davvero speciale, si tratta, infatti, della descrizione degli archetipi di assassini. Il tutto è stato veicolato da Alessia Tripaldi, scrittrice de Gli scomparsi, una nuova saga thriller di cui vi parlerò tra qualche giorno nel dettaglio. Durante una diretta instagram, l'autrice ci ha parlato dei quattro archetipi degli assassini dividendoli a due a due per un totale di otto tipi. Io ho scelto di parlarvi dell'archetipo del serial killer, nello specifico: del creatore. Prima di cominciare con l'articolo in sé ci tengo a ringraziare Rizzoli per avermi dato l'opportunità di organizzare questo evento, ma anche l'autrice per aver parlato di qualcosa di tanto affascinante. Perciò, iniziamo!

In primo luogo, l'archetipo del creatore è il serial killer. Il serial killer, a differenza degli altri archetipi che incontrerete durante il blogtour, uccide per il piacere di farlo e perché ne sente il bisogno. Questo ricorda molto il lato ombra di cui ha parlato Jung. La prima cosa da ricordare è che un serial killer sceglie le sue vittime senza avere una relazione diretta con loro e questo lo rende sicuramente più difficile da individuare e catturare. Se pensate a un serial killer, infatti, sceglierà tra le vittime persone che spesso sono di un ceto sociale diverso dal proprio. Vi ricorda qualcosa? Un esempio lampante è Jack Lo squartatore che, nella Londra di ormai più di duecento anni fa, terrorizzò per un lungo lasso di tempo la città prendendo di mira le prostitute della stessa. Vista la precisione con cui egli ha agito si è sempre pensato che potesse trattarsi di un uomo colto, probabilmente di un medico. In molti vennero accusati, ma non fu mai trovato il vero assassino. Abbiamo visto numerosi adattamenti cinematografici (e non solo) riguardo questo individuo macabro e sicuramente molto affascinante dal punto di vista dei profiler. 

Il creatore è sicuramente il criminale per eccellenza, poiché ( al contrario del suo partner "distruttore" ) egli agisce con più intelligenza. I suoi crimini sono organizzati. Brutali, ma ben costruiti e questo denota sicuramente un'intelligenza fuori dall'ordinario. Una brutalità ferina solitamente che si mostra nel loro modo di uccidere. I serial killer di questo genere hanno una firma, una sorta di modus operandi: vi sono degli schemi, dei pattern che si ripresentano su ogni vittima. Un altro esempio è sicuramente Hannibal, uomo intelligente e colto che, tuttavia, proprio grazie alla sua intelligenza, riesce a commettere crimini efferati. Il creatore è sicuramente una persona ben inserita nella società ed è in grado di fingere emozioni ed è per questo che si tratta del killer più difficile da catturare. Un altro esempio che vorrei farvi è quello del serial killer di Prodigal Son, una serie tv uscita l'autunno scorso: l'assassino è un medico, un uomo intelligente, ben inserito nella società e con dei figli. 

Dunque, a me non resta che darvi l'appuntamento alle prossime tappe e alla recensione, il 14 Agosto!

A presto, 




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