
Titolo: Un inutile delitto
Autore: Jill Dawson
Genere: Thriller
Editore: Carbonio Editore
Serie: / /
Pagine: 297 pp
Prezzo: 8,99 € ebook - 17,00 cartaceo €
Data di pubblicazione: 28 Novembre 2019
Nel
novembre 1974 Londra fu sconvolta da un terribile omicidio, uno dei
delitti più celebri della storia inglese. La stampa si occupò a
lungo della vicenda, concentrandosi sullo scandalo di cui fu
protagonista il conte Lord Lucan, affascinante, ricco e dissoluto,
misteriosamente scomparso dopo l'assassinio della giovane tata di
famiglia, Sandra Rivett, e condannato in contumacia. Jill Dawson si
ispira a questo notissimo fatto di cronaca per raccontare la storia
di Mandy, una giovane donna approdata a Londra da una provincia
soffocante con il desiderio di riscattare un triste passato. La sua
nuova vita fu invece orribilmente troncata in una lussuosa dimora del
quartiere aristocratico di Belgravia dove lavorava come tata. Strani
presagi, silenzi colpevoli, inquietanti indizi, segreti
inconfessabili riemergono dal racconto dell'amica Rosemary, che
ricostruisce una storia carica di tensione e per molti aspetti ancora
oscura.
Copia omaggio fornita gentilmente da Carbonio Editore
la cronaca del caso
Sandra Rivett era una giovane donna, moglie e madre di due figli, uno dei quali adottato, quando venne brutalmente assassinata il 7 Novembre del 1974 all’interno della casa dove lavorava come tata per i figli di Richard Birmingham, VII Conte di Lucan.
Secondo la ricostruzione
fornita da Veronica Duncan, moglie di quest’ultimo,
Sandra Rivett stava scendendo nella cucina del seminterrato
della casa per prepararle una tazza di tè, quando venne
colpita alla testa dal marito della donna.

La morte di Sandra, la
scomparsa del Conte subito dopo l'omicidio e il tentato omicidio
della moglie rimangono ancora oggi, per gli inglesi, elementi di
un mistero. Nel corso degli anni sono state numerose le
segnalazioni a carico del conte, ma mai nessuna è stata verificata.
Così, nel 2016, l'uomo è stato dichiarato ufficialmente morto
dalle autorità.

Sandra e la Contessa
avevano una fisionomia simile, e in molti hanno detto di averle viste
più volte scambiarsi d'abito come due ottime amiche. È possibile,
dunque, che il Conte, desideroso di uccidere la moglie, abbia
prima colpito Sandra fino a ucciderla, scambiandola per
Lady Lucan, e, che,
dopo essere stato riconosciuto
dalla moglie, sia scappato.
La motivazione del gesto
andrebbe ricercata nel matrimonio ormai concluso, nella
ossessione di Lord Lucan non solo per il gioco d'azzardo e per
gli oggetti costosi, ma anche per i figli. Pare che, scappando, egli
abbia chiamato la madre domandandogli di prendere i bambini e
raggiungerlo in auto in un luogo non meglio identificato. L’auto
è stata effettivamente ritrovata dalla polizia: al suo interno,
oltre a tracce ematiche, è stato trovato un tubo avvolto in una
stoffa bianca, probabile arma del delitto.
Ancora oggi l’assassinio rimane uno dei più chiacchierati della recente storia britannica proprio perché, nonostante le numerose indagini da parte della polizia, il caso è rimasto irrisolto. Gli amici di Lord Lucan, infatti, dopo aver sviato a lungo le investigazioni, eressero un’inossidabile rete protettiva intorno alla figura scomparsa del Conte additando l’indagine come inutile e fallace, a causa dell’unilateralità delle versioni. Inoltre,e, a parte qualche piccolo indizio,
non è stato possibile ricostruire il percorso del fuggitivo che
non è stato quindi più ritrovato.
Ancora oggi l’assassinio rimane uno dei più chiacchierati della recente storia britannica proprio perché, nonostante le numerose indagini da parte della polizia, il caso è rimasto irrisolto. Gli amici di Lord Lucan, infatti, dopo aver sviato a lungo le investigazioni, eressero un’inossidabile rete protettiva intorno alla figura scomparsa del Conte additando l’indagine come inutile e fallace, a causa dell’unilateralità delle versioni. Inoltre,
Di certo si sa che
qualche ora dopo l’omicidio Lord Lucan fu visto a casa di
Ian Maxwell-Scott, chiese di parlare con la
moglie Susan e scrisse due lettere per il cognato, in cui forniva una
versione dei fatti confusa e poco credibile, che lo vedeva innocente.
Da lì si sono perse le sue tracce.
A distanza di
diversi anni risulta difficile ricostruire ciò che è
realmente accaduto quella sera di novembre. Ancora oggi i familiari
della vittima chiedono la giustizia che non è stata loro concessa
anni fa, con la scomparsa dell'assassino della figlia. Oggi Sandra
avrebbe 75 anni.
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