lunedì 30 settembre 2019

Blogtour: Sei di Corvi - Leigh Bardugo



Buon pomeriggio lettori accaniti! Come state? Oggi siamo tornate con un #Blogtour targato Mondadori. Oggi parliamo di colori, profumi e sensazioni che Sei di Corvi ci ha suscitato, siete pronti? Allora immergiamoci nel grishaverse di Leigh Bardugo!



Titolo: Sei di Corvi 
Autore: Leigh Bardugo
Genere: Fantasy
Editore: Mondadori
Serie: Six of Crows #1
Pagine: 440 pp 
Prezzo: 8,99 € ebook — 17,90 € cartaceo 
Data di pubblicazione: 24 Settembre 2019 

A Ketterdam, vivace centro di scambi commerciali internazionali, non c'è niente che non possa essere comprato e nessuno lo sa meglio di Kaz Brekker, cresciuto nei vicoli bui e dannati del Barile, la zona più malfamata della città, un ricettacolo di sporcizia, vizi e violenza. Kaz, detto anche Manisporche, è un ladro spietato, bugiardo e senza un grammo di coscienza che si muove con disinvoltura tra bische clandestine, traffici illeciti e bordelli, con indosso gli immancabili guanti di pelle nera e un bastone decorato con una testa di corvo. Uno che, nonostante la giovane età, tutti hanno imparato a temere e rispettare.


Copia omaggio fornita gentilmente da Mondadori

blogtour: colori, sensazioni, profumi...

Non pensavo di uscire così mal ridotta dalla lettura del primo romanzo della duologia di Six Of Crows. Leigh Bardugo ci fa entrare nel grishaverse, un mondo così ben strutturato da risultare reale nel momento in cui ci si avventura nella lettura. Credo sia difficile comprendere appieno tutto quel mondo, ma devo ammettere che fin da subito sono rimasta affascinata. Incantata da come la Bardugo è stata in grado di trasportarmi. Vorrei analizzare con voi determinate caratteristiche del romanzo, soffermandomi su quali sensazioni, emozioni, profumi e colori riesco a ricollegare a questo primo volume. Non sarà affatto semplice, ma ci proverò, e se vi venisse in mente qualcosa che io non ho detto, beh!, fatemelo sapere! Andiamo, avanti! La prima cosa che mi viene in mente se penso a Sei Di Corvi è il colore rosso. Non solo perché spicca sulla copertina, ma perché, effettivamente il rosso è anche il colore del sangue e in questo romanzo, esso scorre all'interno delle pagine. L'odore che che ne deriva è quello pungente del ferro. Un odore forte e decisamente particolare. Rimane impresso nelle narici e se arriva sulla bocca, anch'esse ne sentiranno il sapore forte e impossibile da lasciar andare. Il rosso è un colore importante a mio avviso, da cui si può mostrare non solo il sangue, ma anche la passione e la ferocia che ci sono in questo libro. Il rosso ricorda il fuoco, uno degli elementi base. 


Il secondo colore è il nero. Il buio che mi trasmette l'ambientazione. L'oscurità degli animi, dei pensieri che coinvolgono i personaggi. Il nero è denso come la pece, come il buio della notte più tormentata. Credo sia un colore importante nel libro e anche in questo caso lo ritroviamo anche come simbolo, nei corvi che, come sappiamo, sono neri. Insomma. Il nero è sicuramente in forte contrapposizione con tutto ciò che si trova nel romanzo. Rappresenta il vuoto e l'oblio, qualcosa di pauroso e misterioso. Nel romanzo questa sensazione, questa emozione, per me è stata davvero molto importante. Ho temuto per i personaggi, per ciò che stava accadendo loro. Perciò sì, il nero per me è un colore tanto importante quanto il rosso. Nell'oscurità vedi meglio. È una contraddizione se ci pensate, ma pensate a come agiscono Kaz e gli altri. Non sembra poi tanto sciocco pensarla in questa maniera ora. Con questa visione così tetra e oscura, con questo senso di ansia e angoscia, ci avventuriamo nell'ultimo colore e alle sensazioni che mi ha fatto pensare. 



L'ultimo colore che voglio prendere in osservazione è il grigio. Come mai, vi chiederete voi? Mi ricorda le armi, le pistole e le pallottole, spade e pugnali. Il grigio è quel colore di mezzo, quello che si fonde tra bianco e nero. Perché non c'è solo bianco o nero in questo romanzo, ci sono così tante sfumature che io stessa ho fatto fatica a comprendere. Non penso sia facile, in questa storia, trovare una differenza netta tra bianco e nero, tra buono e cattivo. Kaz non è l'eroe della storia? O lo è? E Inej? La loro vita non è così semplice come tutti noi lettori vorremmo. Ecco perché il grigio mi è rimasto così impresso, è un colore che ne fonde due e che rende tutto più difficile. 

Insomma, queste immagini, queste emozioni sono un turbinio nella mente del lettore, nella mia mente per essere precisa in questo momento, che ci rende complicato affrontare la lettura, ma allo stesso tempo ci spinge a volerne sapere di più, a continuare a leggere. 

Io per oggi ho finito! Se voi avete altre cose da dirmi, sarei lieta di ascoltarvi! Magari potrebbe venirne fuori una discussione carina! Detto questo, non mi resta che salutarvi!

Alla prossima, 






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