segnalazione
Iniziamo al meglio questa settimana con un romanzo giovanile, dinamico e pieno di significato. Per apprezzarlo fino in fondo vi proponiamo anche le parole del suo autore, continute a leggere per non perdervele!
DISPONIBILE
Autore: Davide Rossi
Genere: Narrativa contemporanea
Editore: Apollo Edizioni
Pagine: 280
Prezzo: 9.00€ cop. flessibile
Data di pubblicazione: 10 Maggio 2018
Marika è ben vestita, elegante, pronta per andare alla festa. Si profuma mentre si guarda allo specchio in bagno. Controlla che il vestito sia a posto un'ultima volta ed esce dalla stanza. Va al computer e scrive su Facebook: “Stasera grande serata”. Va sulla pagina del suo ex ragazzo e trova delle foto di lui con Agnese. Scuote la testa, incredula, e chiude furiosamente il computer. Il cellulare sul comodino vibra. Lo prende e risponde…
le parole dell'autore:
C: Ho sentito che il romanzo si concentra molto sull'ambiene universitario e sui problemi che incontrano i ragazzi, come me, che escono per la prima volta dal nido ed entrano in una reltà completamente diversa dalla loro e che passano dall'avere solo una responsabilità marginale sulla propria vita ad averla in tutto e per tutto in mano.
Volevo sapere, com'è nata l'idea dietro a questo romanzo? Ti sei trovato in prima persona a provare queste sensazioni
D: L'idea nasce dall'esperienza personale, l'uscita dalla propria confort zone, il distacco dalle amicizie e le normali iniziali difficoltà di interazione, ma anche dalla letteratura, in questo caso straniera, e in particolare del romanzo "Le regole dell'attrazione" di Ellis. Letto il libro, e visto il film tratto da questo, in me è nata un'irresistibile voglia di raccontare una storia simile. Giorno dopo giorno il seme è germogliato nella mia testa, e da una banale idea è nata poi una storia e alla fine raccontarla era un obbligo, un bisogno quasi fisico. In quel momento è nato il romanzo, si parla di qualche anno fa.
All'epoca facevo l'università, ma ero molto diverso dai miei personaggi, l'unica cosa che abbiamo in comune è la disillusione verso il futuro, il pessimismo verso la società e questo vago senso di fine, che forse è più vuoto interiore. Negli anni sono diventato più ottimista, semplicemente perché sono cresciuto e non faccio più l'università, ma se fossi oggi uno studente universitario sarei ancor più disperato. Gli eccessi con cui si sconvolgono la quotidianità fanno parte di un processo autodistruttivo auto-generante, se mi passi il termine, ossia distruggersi per sopravvivere, una condotta e uno stile di vita che non li porterà da nessuna parte.
C: Parli di un pessimismo di fondo e di disillusione, ma il titolo del tuo romanzo, "E alla fine c'è vita", in qualche modo sembrerebbe in contrasto con quanto hai detto. Come spiegheresti ai tuoi lettori questo titolo?
C: Parli di un pessimismo di fondo e di disillusione, ma il titolo del tuo romanzo, "E alla fine c'è vita", in qualche modo sembrerebbe in contrasto con quanto hai detto. Come spiegheresti ai tuoi lettori questo titolo?
C: L'ultima domanda che vorrei farti è la più scontata, ma secondo me anche la più utile: a chi è rivolto il tuo romanzo? A chi lo consiglieresti?
D: Il romanzo è indirizzato a tutti: studenti che si vogliono analizzare o semplicemente rivedere nelle vicende narrate, adulti in genere per capire e condividere la disillusione che ci investe oggi facendoci vivere solo parzialmente la nostra esistenza, in generale chi volesse distrarsi per qualche ora, perchè il romanzo è veloce da leggere e dalla trama, secondo me, mai scontata.
l'autore

Potete trovare il romanzo qui!
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