segnalazione
Buon pomeriggio a tutti Lettori Accaniti!
Oggi vi presentiamo un romanzo uscito ieri, sintesi di una trilogia dalle tinte scure e coinvolgenti!
Immergetevi nel mondo di Jack Wade, ecco a voi più dettagli!
18 FEBBRAIO
Autore: Mya McKenzie
Genere: Romantic Suspense
Editore: Self published
Serie: Trilogia completa: Ghost Love #1
Rise of the damned #2
In the line of duty #3
Rise of the damned #2
In the line of duty #3
Pagine: 830
Prezzo: 3,50€
Data di pubblicazione: 18 Febbraio 2018
Ghost of love: Tutti sanno chi è Jack Wade, ma nessuno lo conosce davvero. Non gli studenti del corso di sociologia, né i colleghi che lo coprono durante le ronde notturne.
Nessuna delle ragazze che ha sedotto negli ultimi mesi e nemmeno coloro che un tempo chiamava amici.
Neppure Gwen, l’unica a cui abbia permesso di avvicinarsi tanto, è riuscita a comprendere fino in fondo la sua natura. Dietro un sorriso affascinante e un paio di occhi cerulei, si cela una creatura inquieta, oscura come la notte più buia. Un uomo che, una volta dismessi i panni da bravo ragazzo, s’intrufola nelle vite altrui per appropriarsi dei segreti più gelosamente custoditi.Nessuna delle ragazze che ha sedotto negli ultimi mesi e nemmeno coloro che un tempo chiamava amici.
Le vittime non si accorgono del suo passaggio perché lui è come un fantasma, che entra ed esce dalle loro case in punta di piedi, senza rivelare mai la propria esistenza.
Finché, una notte, Jack non entra nell’appartamento sbagliato.
In un luogo in cui sembra che il tempo si sia fermato.
Nel posto in cui un incontro inaspettato potrebbe cambiare per sempre la sua vita.
Rise of the damned: Per tutta la vita Jack ha cercato risposta all’unica domanda che contasse davvero, senza però rendersi conto di essere impreparato ad affrontarne le conseguenze.
La verità che ha scoperto è stata così devastante da spingerlo ad abbandonare la propria casa, l’università e l’unica donna che l’abbia mai amato.
Quando è fuggito da Tampa era un ragazzo stravolto, confuso e ferito.
Ora è un uomo che ha trovato la propria strada, ha intrapreso una nuova carriera e si è prefissato nuovi traguardi.
Eppure in Florida ha lasciato una buona fetta di sé, una parte così importante che gli risulta impossibile ricominciare davvero. Perciò, quando la vita gli offre l’opportunità di chiudere i conti con il passato, Jack non si tira indietro.
Fa ritorno nella sua vecchia città, da coloro che si è lasciato alle spalle.
Con l’obiettivo di ottenere giustizia.
Con l’intenzione di chiedere perdono.
Con l’illusione di poter avere una seconda occasione.
In the line of duty: La vita non è stata generosa con Jack Wade.
Costretto a contare soltanto sulle proprie forze per sopravvivere alla strada, è cresciuto senza affetti, senza una guida, senza sapere cosa significasse amare.
La prima volta che ha aperto il proprio cuore a qualcuno si è ritrovato spiazzato, ferito, di nuovo solo. Ma, invece di piangersi addosso, ha imparato dai propri errori, ha tentato di riallacciare rapporti, ha provato a riscattarsi da tutti gli sbagli commessi.
Però la vita è una gran bastarda, a volte.
E la sua non gli ha di certo teso la mano, non gli ha reso le cose più semplici. Al contrario, l’ha portato a incrociare la strada di una potente organizzazione criminale, a scontrarsi con una famiglia spietata che l’ha privato degli affetti più cari.
Ma Jack non ha mollato. Ha combattuto con tutte le forze per riconquistare e proteggere l'unica persona che abbia dato un senso alla sua esistenza.
Ma la vita è ingiusta e non fa sconti, tanto meno la sua.
Ancora una volta l'ha messo di fronte a un ostacolo immenso, smisurato, il più difficile che abbia mai dovuto affrontare.
Perciò ora Jack si trova a un bivio: può piegarsi a quella sorte avversa che sembra essersi accanita contro di lui o tentare di pareggiare i conti con coloro che l’hanno messo in ginocchio e prendersi quella rivincita che insegue fin dall’istante in cui è venuto al mondo.
Anything worth having is worth fighting for.
estratto
Ghost Love:
La pelle è rugosa attorno la ferita e sotto i polpastrelli posso ancora sentire i bordi frastagliati dei lembi che i chirurghi del General Hospital hanno cucito tra loro. In genere cerco di evitare i ricordi legati a questa cicatrice, ma ogni tanto mi capita di sfiorarla con le dita e riflettere sulle conseguenze che quella semplice decisione ha portato con sé.
Sono trascorsi tre mesi da quella maledetta notte, dal momento in cui una scelta presa con troppa leggerezza ha cambiato tutta la mia esistenza. So che dovrei essere grato al destino per avermi dato una seconda occasione, ma la verità è che la vita che sto conducendo non mi appartiene più.
Ho provato a cambiare, ho tentato di essere un uomo migliore, ma credo di aver fallito.
Io non sono come tutte le altre persone e non posso pretendere di comportarmi come tale. Chi mi sta intorno si aspetta da me scelte e comportamenti che non sono consoni alla mia natura, che finiscono per imbrigliare il mio spirito e smorzare il mio istinto.
C’è qualcosa che non va in me.
E penso che se ne sia accorta anche Gwen.
Tra di noi è calato un velo di apatia, sottile e impalpabile, che sta inesorabilmente soffocando ogni cosa. Non c’è più l’entusiasmo per un nuovo inizio, la spensieratezza dei primi giorni o la passione che ci teneva svegli la notte. È rimasto soltanto il rimpianto per ciò che poteva essere e il rimorso di non aver avuto la forza di perseverare.
Rise of the damned:
Ora che siamo al sicuro, mi prendo qualche attimo per osservarla meglio. La guardo e mi chiedo se sia il caso di riesumare argomenti vecchi di settimane. Forse dovrei soltanto lasciarla libera di vivere la sua vita con l’uomo che ha scelto.«Cosa vuoi dirmi?» mormora lanciando un’occhiata alla mia bocca socchiusa.
«Nulla. È che per tutto questo tempo mi sono fatto un’idea sbagliata di te. Di noi...»
Le sfioro una guancia con un dito e scuoto la testa, cercando di scacciare la delusione di sapere che le mie speranze erano basate su fondamenta fragili e inconsistenti.
«Non capisco.»
«Non fa niente, non ci pensare. Ora vai e, se hai bisogno di parlare con me, chiama la mia divisione a El Paso e chiedi di Reed. È l’unico di cui mi fidi.»
«E Alek?»
«Tiene molto a te, ma è convinto che io debba starti alla larga. So che farebbe qualsiasi cosa per proteggerti, perciò non mi passerebbe mai un tuo messaggio, nemmeno se si trattasse di una questione urgente.»
«Va bene. Abbi cura di te, Jack.» mormora baciandomi una guancia e sgusciando via.
Resto immobile, a fissare il suo foulard fluttuare dietro di lei e poi scomparire in un effimero volteggio oltre le colonne di marmo rosato. Ogni volta che la guardo allontanarsi è come se un pezzetto di me se ne andasse via con lei. Ogni volta che ci separiamo non posso evitare di domandarmi se avrò la possibilità di vederla ancora.
In the line of duty:
Il segnale acustico della sveglia mi sorprende già seduto, con la schiena dritta, i piedi infilati nelle ciabatte, lo sguardo incollato alla finestra. Come tutte le mattine, osservo la vallata che si estende oltre la proprietà, senza vederla davvero. Non noto i colori pastello del cielo, le tonalità calde delle foglie autunnali o la forza del vento che piega le chiome degli alberi.
Per me, là fuori, è tutto incolore e insapore.
Non perdo tempo a spegnere l’allarme, so che fra qualche istante smetterà anche senza il mio intervento. Ormai sono poche le cose che necessitano della mia presenza, il numero delle persone che conta su di me è ancora più esiguo. Ormai rasenta lo zero.
Mi alzo, mi vesto, scendo di sotto.
Accendo il camino, metto a scaldare l’acqua per il caffè, prendo l’accetta accanto alla porta ed esco. La catasta di legna è sul retro, accanto al garage. È un cumulo notevole, che ho contribuito a far crescere con i rami delle piante potate nei mesi scorsi. C’è così tanto materiale che potrei riscaldare una decina di chalet, grandi quanto il mio, per tutto il prossimo inverno.
Isabel acquistava i ceppi già della misura giusta, io preferisco tagliarmeli da solo. Non è un modo per risparmiare, visto che con il patrimonio che ho ereditato potrei vivere di rendita per il resto della vita, quanto piuttosto una delle poche attività che mi permette di non pensare. È un lavoro meccanico, che non richiede grandi capacità intellettuali ma soltanto un notevole sforzo fisico. Per spaccare la legna devo concentrarmi sul bersaglio, colpirlo nel modo giusto, dosare la forza per non esaurire le energie in pochi minuti.
Ho cominciato questo lavoro la primavera scorsa, più che altro come esercizio per tenermi in forma. I primi ceppi andavano da irregolari brandelli di pochi centimetri a ciocchi così grossi e pesanti che il fuoco faticava a consumare. Ora riesco a ottenerne quattro del tutto identici. Ho soltanto dovuto capire come colpire lo stesso punto con la forza e l’angolazione giusta.
Imparare a vivere da solo, e senza uno scopo, è un obiettivo che invece non ho ancora raggiunto. Richiede una determinazione più forte della mia, una fiducia incrollabile sul prossimo, l’accettazione di una realtà da cui ancora rifuggo. Ci sto lavorando, duramente, mettendoci più impegno di quello che ho riversato nell’arte dello spaccare legna, ma i risultati scarseggiano. Sono ancora fermo a otto mesi fa, al giorno in cui, per un attimo, ho avuto tra le mani la vita che avevo sempre desiderato.
l'autore
Mya è nata nelle campagne del Polesine nella primavera del ‘77, ma si è trasferita con il marito e i due figli nella provincia di Padova, in una piccola cittadina tra i Colli Euganei.
Resterebbe ore a guardare le serie televisive e i film d'azione o ad ascoltare la musica rock.
Il suo colore preferito è il blu, non si stanca mai di mangiare la pizza, il libro che l'ha conquistata è "La scelta" di Nicholas Sparks e l’autore che più ama leggere è Dean Koontz.
Legge prevalentemente gialli e thriller, ma anche romanzi d'azione, d'avventura e, naturalmente, rosa.
Ha iniziato il suo primo romance ai tempi dell'università ma è riuscita a terminarlo molto tempo dopo. Da quel lontano giorno del 2010 non ha più smesso di scrivere e ha già all'attivo 16 manoscritti, 8 dei quali pubblicati tra il 2014 e il 2017.
I suoi romanzi sono quasi esclusivamente ambientati negli Stati Uniti e il titolo in lingua inglese è una peculiarità che li accomuna tutti. Scrive prevalentemente romance contemporanei, ma si diverte a spaziare un po' tutti i sottogeneri, dallo storico fino al romantic suspense.
18 FEBBRAIO
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