lunedì 12 febbraio 2018

Recensione: La poesia dell'anima - Patrisha Mar




Titolo: La poesia dell'anima
Autore: Patrisha Mar
Genere: Contemporary Romance
Editore: Newton Compton 
Pagine: 234
Prezzo: € 0,99 (ebook)
Data di pubblicazione: 10 Febbraio 2018


Giulio Dante è un giovane meccanico che vive ad Ancona, ha una passione segreta per la poesia e fa da padre al fratello Tommaso, che ha la sindrome di Down. Nella sua vita non c’è posto per l’amore, ma solo per avventure mordi e fuggi. Solo che Giulio non ha fatto i conti con il destino: sarà proprio una delle sue “avventure”, infatti, la prorompente Dafne, a presentargli Anna Prete, futura impiegata dell’officina. Chissà se il loro rapporto resterà puramente professionale…
Una storia d’amore delicata e romantica, in cui i protagonisti sono alla ricerca di se stessi e del proprio posto nel mondo. Sentimenti, voglia di riscatto, rimpianti, equivoci, paura, amicizia e amore: gli ingredienti perfetti per un romanzo che punta dritto al cuore.


recensione

Scrivere questa recensione per me è molto difficile, la lettura di questo romanzo è stata così travolgente che, adesso, trovare le parole per parlarvene è quasi impossibile. Un ringraziamento speciale a Patrisha e alla Newton che mi hanno permesso di leggere in anteprima questo romanzo uscito appena un paio di giorni fa, concedendomi, inconsapevolmente, il tempo di poter riflettere su cosa dire.
Che io adori Patrisha Mar come autrice non è un mistero, basta leggere la mia recensione a "Il tempo delle seconde possibilità" (qui) per sapere che non è la prima volta che rimango senza parole di fronte ad un suo romanzo. Probabilmente penserete anche che tutto ciò che sto dicendo adesso stonerà con la valutazione che troverete alla fine della recensione, ma cercherò di farvi capire al meglio cosa ho adorato di questo romanzo e cosa, invece, non ha funzionato secondo me.
Il protagonista è Giulio Dante, un uomo di trentadue anni che fa il meccanico e si occupa del fratello minore, Tommaso, affetto dalla sindrome di Down. Giulio è stato un ragazzo costretto a crescere troppo in fretta, aveva, infatti, diciannove anni appena quando i suoi genitori sono morti e si è ritrovato a dover provvedere al fratello allora poco più di un bambino.
Senza neppure rendersene conto, prese il suo quaderno e la penna, si accovacciò sul letto sfatto, incrociando le gambe, e cominciò a scrivere, lasciando fluire le parole, l'incastro ideale di emozioni e rime. Una melodia sublime fatta di lettere adagiate con cura l'una dopo l'altra, a creare un'unica musica. La poesia che mai si era permesso di scrivere. L'ode a una donna che per caso aveva bussato al suo cuore e che per errore era entrata.

Giulio era uno scapestrato, un ribelle, ma da quel momento è totalmente cambiato. È diventato un padre per Tommaso, il suo migliore amico, la sua roccia e la sua difesa contro tutto e tutti. Tutto ciò che fa, è per lui. Giulio non ha bisogno di altro, finché sarà sempre lui e Tommaso contro il resto, non gli importa di niente. Di sicuro, Giulio non ha bisogno dell'amore. Le avventure di una notte gli bastano e gli avanzano.
Il destino, però, non sembra pensarla come lui.
Ecco, appunto, che alla sua officina arriva la bella Dafne, che ha bisogno di aiuto con la macchina. Tra i due è subito attrazione e finiscono inevitabilmente a letto insieme.
Dafne si confida con la sua migliore amica, Anna, una ragazza timida e timorosa nei confronti dell'altro sesso, ma soprattutto alla ricerca disperata di un lavoro per poter aiutare la sua famiglia.
Grazie a Dafne, Anna comincerà a lavorare per Giulio ed è qui che i guai cominceranno.
Da una timida amicizia, il loro rapporto cambierà sempre di più, fino a quando entrambi non arriveranno a mettere in discussione tutto ciò in cui hanno sempre creduto e a trovare, finalmente, se stessi.
Così Anna e Tommaso chiacchierarono per altre due ore, condividendo le passioni in comune. Si divisero persino il panino che aveva portato Anna perché Tommaso lo aveva fissato con un certo interesse, quando lei gli aveva detto di avere fame. E in quella domenica di fine luglio, senza preavviso e un po' per caso, nacque una nuova amicizia.

È un romanzo davvero importante, quello scritto da Patrisha Mar, un romanzo che ti fa riflettere e ti commuove tanto, forse troppo.
L'ho iniziato con la consapevolezza che mi avrebbe conquistata e, in un certo senso, è stato così, solo non come mi aspettavo.
Ero convinta che avrei amato Giulio e Anna, che mi sarei innamorata della loro storia d'amore, che ne avrei sognata una simile anch'io. Beh, diciamo che questa cosa è successa solo in parte.
L'inizio della loro storia non è stato uno dei migliori, soprattutto a causa della figura di Dafne che incombeva inesorabile sul sentimento che stava nascendo tra di loro. Forse è stato questo "triangolo" a farmeli piacere un po' meno, ma ciò non mi ha impedito di commuovermi nel vedere il loro amore puro trionfare, quell'amore che Giulio credeva che non avrebbe mai portato.
E se di amore devo morire,
allora fammi annegare in un tuo bacio,
fammi svanire tra le tue braccia,
fammi perdere nel tuo corpo
e non permettermi più di fuggire,
perché possa morire e rinascere con te
ogni giorno di questa vita.

Ma c'è un'altra figura che mi ha totalmente conquistata, ed è Tommaso. Inutile girarci intorno, Tommaso è il personaggio migliore di tutto il romanzo.
Ho amato le parti in cui compariva, la sua dolcezza, il suo affetto infinito nei confronti di Giulio e il suo essere grato per tutto quello che ha fatto per lui, ma nonostante ciò è alla ricerca della sua indipendenza. Le continue attenzioni di Giulio lo soffocano e tutto ciò che lui vorrebbe fare è dimostrargli che può prendersi cura di sé. Vogliamo parlare poi della sua cotta per Camilla? È stata la cosa più carina che io abbia mai, mai mai letto!
Quindi, nel complesso vi consiglio la lettura di questo romanzo, anche solo per la presenza di Tommaso! Noi ci vediamo alla prossima recensione! La vostra,





VOTO:

2 commenti:

  1. non ho mai letto nulla di Patricha Mar, ma dovrei iniziare. Mi hai incuriosita molto ;)

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    1. Te lo consiglio tanto! Scrive proprio bei libri. Sicuramente questo e "Il tempo delle seconde possibilità" sono i miei preferiti in assoluto!

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