giovedì 20 aprile 2017

Recensione: Phoneplay - Morgane Bicail





Titolo: Phoneplay
Autore: Morgane Bicail
Editore: Newton Comtpon
Genere: Young Adult
Pagine: 282
Prezzo: 3,99 (ebook)
                10,00 (cartaceo)
Data di pubblicazione: 28 Marzo 2017







Alyssa ha sedici anni, studia al liceo e pensa che la sua vita sia una noia mortale. Ogni giorno le stesse cose: famiglia, scuola, compiti e tutto il resto, mai una avventura che le possa cambiare la giornata. Una sera, però, riceve un SMS da un numero che non conosce e che dice solamente “Buonasera Alyssa”. La ragazza, incosciente, risponde allo sconosciuto che le propone di partecipare al seguente gioco: se Alyssa indovinerà la sua identità, lui diventerà suo per sempre. Per Alyssa è l’occasione che aspettava per uscire dalla routine. Anche se questo significa fare un salto nel vuoto e assumersi un grosso rischio. E se questo fantomatico Sconosciuto fosse uno spostato o peggio ancora un malintenzionato? Fino a dove Alyssa è disposta ad arrivare per un ragazzo di cui non sa nulla? 



Quando il trash chiama, Chiara risponde. E ovviamente tutto in questo libro urla trash: dalla copertina, dalla trama. Non ho potuto resistere! Mi sono presa il mio tempo per scrivere questa recensione e, sebbene io l'abbia letto e finito il giorno stesso della sua uscita, sono qui a parlarvene un mese dopo.
Nel frattempo ho letto molte recensioni di questo libro e non è certo un mistero che il 90% di esse siano negative, molto negative.
Ma siccome io sono una persona che va controcorrente vi anticipo già che questo libro mi è piaciuto e l'ho trovato molto carino!
La storia parla di Alyssa, sedici anni, studentessa del liceo e, ovviamente, una ribelle cronica! Lo sappiamo tutti come sono gli adolescenti, no? Genitori assenti, presi dal lavoro, lei festaiola, beve anche quando non dovrebbe e fuma come una ciminiera di nascosto nella sua camera, fino a quando la madre non scopre le cicche nel vaso della pianta sul balcone (molto intelligente, sul serio).
Lui: E io cosa potrei leggere nel tuo sguardo?
Alyssa: Dimmelo tu.
Lui: La tua intelligenza, il tuo lato ribelle, quello conosciuto, quello segreto e quello introverso. Ma sono solo idee, non so cosa potrei scoprire nel tuo sguardo se mi fissassi negli occhi.
Alyssa: Secondo me vedresti molte altre cose.
Lui: Come ad esempio?
Alyssa: La vera Alyssa. Quella che nessuno conosce.
Lui: Ne voglio sapere di più.
Alyssa: Lo scoprirai più avanti. Anch'io voglio giocare con te.

Una di queste sere, durante un momento di noia, riceve un messaggio da un numero sconosciuto e dopo avergli risposto lo Sconosciuto le propone un gioco: scoprire la sua identità e lui sarà suo.
Inizialmente Alyssa è titubante, non sa se accettare o meno la sfida, ma presa dalla curiosità decide di mettere da parte i suoi dubbi e intraprendere questo strano gioco.
A questo punto lo Sconosciuto le spiega le regole e le racconta che ci sono state altre ragazze prima di lei, ma che nessuna è mai riuscita a scoprire la sua identità e che molte hanno trasgredito le regole.
Presto Alyssa si lascia coinvolgere da questo gioco e con piccoli indizi e domande cerca di scoprire l'identità dello Sconosciuto, senza mai avere successo. Però succede l'impensabile. A poco a poco, messaggio dopo messaggio, il rapporto tra i due comincia a cambiare. In un certo qual modo entrambi si sentono accettati e capiti l'uno con l'altro e quello che è iniziato come un gioco finisce col travolgerli in pieno.
Tra loro però c'è Matt. Affascinante campione di nuoto e dal sorriso magnetico ha puntato Alyssa e cerca in tutti i modi di avvicinarla. Lei, però, è interessata a Sconosciuto ma nonostante ciò non può impedirsi di essere attratta da Matt.
Sconosciuto, però, scoperto il suo interesse per Matt, le intima di non parlargli più perché non è quello che lei pensa e, se avesse continuato a sentirlo, avrebbe interrotto il gioco. A quel punto, Alyssa si ritrova come tramite nel bel mezzo di uno scontro tra Matt e Sconosciuto, tormentata dai suoi sentimenti.
Sto tremando talmente tanto che non riesco a controllarmi. Non avrei dovuto. Non avrei mai dovuto cominciare questo gioco. Non avrei mai dovuto rispondere ai messaggi di questo Sconosciuto. Non avrebbe mai dovuto cominciare a piacermi parlare con lui. Non avrei mai dovuto fare tutto questo.

In molte delle recensioni che ho letto su questo libro, la maggior parte degli aspetti negativi che venivano trattati erano: Sconosciuto, i dialoghi, Matt.
Partiamo dal principio. Secondo me, tutte quelle persone che dicono "Se fossi stata in Alyssa non avrei mai partecipato a questo gioco" sono un po' ipocrite. Suvvia, vi arriva un messaggio sul cellulare di un tizio che vi propone un gioco stupido con la promessa di essere vostro se scopriste la sua identità? Io non ci avrei pensato due volte ad accettare! Sarà che sono strana, sarà che non ho di certo spirito di conservazione, sarà che un po' di avventura nella vita ci vuole ogni tanto, ma di certo Sconosciuto non può essere uno psicopatico serial killer! Probabilmente ci avrei messo più impegno di Alyssa nello scoprire chi fosse Sconosciuto, ma dubito che sarei mai arrivata alla conclusione (che peccato).
I dialoghi. I dialoghi, come molte persone hanno già detto, a tratti sono demenziali. Ma è proprio questo il bello! Tutto il libro è assurdo, inverosimile, mica ci potevano essere dei dialoghi filosofici, no? Proprio la loro demenzialità è quello che mi ha fatto divertire più di tutto e ho riso come non mi capitava da tanto.
Matt. Ma quanto ho odiato Matt? All'inizio pensavo che fosse un personaggio buttato così a caso, poi che Sconosciuto fosse lui, tutti pensavano che Sconosciuto fosse lui! Alla fine, quando tutto il gioco è venuto fuori, quando l'identità di Sconosciuto è stata rivelata, quando il perché di questo gioco è stato spiegato, ho odiato Matt più di qualsiasi personaggio io abbia mai odiato (o forse no, Jesse Ward ha ancora il primato in questo). Non posso spiegarvi per ovvi motivi il mio odio nei suoi confronti, ma di certo posso dirvi che Sconosciuto è assolutamente fantastico e anche un po' psicopatico (perché sì, un po' male devi stare se hai organizzato un gioco del genere), ma a parte questo è assolutamente adorabile e di certo se ci fosse più Sconosciuto per tutti sarebbe meglio!
Sai, Aly, il bello della nostra storia è che abbiamo saputo apprezzarci pur ignorando tutto di noi. Siamo riusciti a creare un legame senza poterci parlare direttamente, senza poterci guardare negli occhi, senza poterci toccare. Abbiamo saputo apprezzarci per quello che siamo al di là del nostro aspetto fisico. Sono sicuro che quello che senti per me non è dovuto al mio aspetto. E credo che sia questo a darmi così tanta fiducia oggi. Sapere che i sentimenti che provi per me non sono legati al mio fisico, ma alla mia personalità.

Onestamente non avrei mai indovinato l'identità di Sconosciuto, e ci ho provato veramente tanto! Certo, una volta scoperta ho collegato i vari indizi che l'autrice ha buttato qua e là durante la lettura, ma capire chi era, come aveva incontrato Alyssa? Impossibile. Se qualcuno ci è riuscito me lo dica, che gli faccio una statua, perché davvero, COMPLIMENTI!
Sono consapevole di rappresentare la minoranza in questo caso, ma consiglio davvero la lettura di questo romanzo per passare piacevolmente un paio d'ore di relax e se non vi piace... non linciatemi! Ora non resta altro che attendere il seguito, perché un seguito ci deve essere. Io quel finale non lo accetto!
Noi ci vediamo alla prossima recensione! La vostra,





VOTO:
1/2

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