mercoledì 22 marzo 2017

Recensione: Deathdate - Lance Rubin




Titolo: Deathdate 
Autore: Lance Rubin 
Genere: Distopico 
Editore: DeAgostini 
Pagine: 331 
Prezzo: € 7,99 (ebook) 
                € 14,90 (cartaceo) 
Data di pubblicazione: 22 Settembre 2015

Serie Denton Little:
1. Deathdate
2. Birthdate  


Denton Little ha diciassette anni e una sola certezza: morirà la notte del ballo di fine anno. Ma – escluso il pessimo tempismo – nulla di strano. Perché il mondo di Denton funziona così: tutti conoscono la data della propria morte, e tutti aspettano il fatidico momento contando i minuti. Per questo, fino a oggi, la vita di Denton è stata piuttosto normale: la scuola, gli amici e Taryn, la fidanzata. Ma ora mancano due giorni al ballo... e Denton sente di non avere più un secondo da sprecare. Non soltanto perché vuole collezionare più esperienze possibili in meno di quarantotto ore – la prima sbronza, la prima volta, e il primo tradimento – ma anche perché le cose sembrano essersi improvvisamente complicate. Chi è l’uomo sbucato fuori dal nulla che dice di avere un messaggio da parte di sua madre, morta ormai da molti anni? È soltanto un pazzo? E allora perché suo padre ha iniziato a comportarsi in modo tanto bizzarro? D’un tratto le ultime ore di Denton Little si trasformano in una corsa contro il tempo, una disperata ricerca della verità. E forse di una via d’uscita. Dalla straordinaria penna di Lance Rubin, il primo romanzo di una nuova serie distopica. Una lettura brillante, irriverente e provocatoria. Una storia che vi lascerà con il fiato sospeso e che metterà in dubbio tutte le vostre certezze.


“E se avessi sempre saputo il giorno della tua morte?”
Questa è la frase che presenta questo libro. Questa è la frase che ha catturato la mia attenzione. Questa frase e anche la trama.
Un libro molto diverso da quelli che sono solita leggere. È stato davvero divertente, entusiasmante, a tratti anche irritante. La DeAgostini non sbaglia quasi mai un colpo!
Il romanzo inizia con il risveglio di Denton in un letto non suo dopo una sbronza epocale. L’unica cosa che sa è che è il giorno del suo Funerale e non si è risvegliato in casa sua. Dopo aver rimesso apposto alcuni pezzi della serata precedente capisce di essere nel letto di Veronica, la sorella del suo migliore amico Paolo, e che si sono baciati. Il che fa di lui un traditore, perché una ragazza ce l’ha già: Taryn.
Ma quanto conta un tradimento se tra 24 ore sarà morto? Perché sì, la data di morte di Denton Little è prevista per il giorno seguente. Non sa il momento preciso, non sa come succederà. Sa solo che morirà.
Certo, non per me.
Perché alle due di oggi pomeriggio si terrà il mio funerale.
Per la prima volta da quando mi sono svegliato, non mi interrogo sul perché sono in questa stanza. Non ripenso agli eventi di ieri sera. Non mi chiedo quando i muratori nel mio cervello spegneranno il martello pneumatico.
Quello che penso è: Domani morirò.


Quasi tutti conoscono la loro data di morte, è inevitabile. Alcuni riescono a vivere più a lungo di altri, altri invece no.
Denton, invece, è uno di quei rari casi di morte prematura: morirà durante il suo ultimo anno di liceo, precisamente il giorno del ballo di fine anno.
Denton decide quindi di passare le ultime ore a sua disposizione insieme al padre, la matrigna e il fratello, il suo migliore amico e la sua ragazza.
Ma quando, durante il suo Funerale, uno sconosciuto si avvicina e dice di conoscere la sua madre biologica tutto precipita. Improvvisamente le ultime ore di Denton diventano preziose.
Scoprire la verità prima che il suo tempo a disposizione scada diventa una priorità.
Riuscirà Denton a sciogliere la fitta rete di misteri che improvvisamente lo avvolge prima della sua fine?
Quando ho iniziato questo romanzo tutto mi aspettavo tranne quello che ho letto.
Deathdate è uno di quei libri che mi ha totalmente stupita e rapita. Ha una trama diversa rispetto ai libri che ho letto finora, una trama finalmente originale. Lance Rubin è riuscito a creare questo nuovo mondo presentandolo con uno stile ironico e divertente. Una cosa davvero difficile, dato che il tema centrale rimane pur sempre la morte.
I personaggi sono ben delineati e, fidatevi, vi faranno morire dal ridere! Credo di aver sghignazzato dall’inizio del libro fino alla fine.
Denton è forse il personaggio che ho apprezzato di più. Si mostra forte davanti a tutti, all’inizio. Quasi sembra che non tema la morte. E poi, pian piano, capisce cosa realmente lo aspetta e crolla. È del tutto comprensibile ed è proprio per questo che mi piace così tanto. Perché è un personaggio vero.
Ci siamo.
Ci siamo.
Ci siamo.
È l’inizio della fine.
Sta succedendo davvero.
[…]
Mi guardo allo specchio.
Ecco che faccia ha la morte.

Poi c’è Paolo. Paolo che è il suo migliore amico, anche lui destinato a morire prematuramente, appena una ventina di giorni dopo la morte di Denton. Paolo ha un modo tutto suo di vedere la vita, di godersela. E forse tanto male non fa. Insieme, quei due, sono la cosa più esilarante che io abbia mai visto.
Vorrei spendere anche due paroline su Taryn. L’ho odiata con tutta me stessa dalla prima volta che è entrata in scena. Con i suoi continui piagnistei e i suoi “Mi mancherai” e “Scusami”. Mica sei tu a morire, che piangi a fare ogni due secondi? Scusate per questo sclero, ma davvero, odio questo personaggio. Lo odio troppo.
Non vedo l’ora di sapere come continua l’avventura dei nostri personaggi nel romanzo “Birthdate”, che uscirà settimana prossima.
Ma nel frattempo consiglio a voi la lettura di questo meraviglioso romanzo!
Alla prossima, cari lettori! La vostra,


Sono Denton Little, il ragazzo che morirà all’ultimo anno di liceo. Sono sempre stato quel ragazzo.


VOTO:



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