lunedì 21 novembre 2016

Recensione: La donna della cabina numero 10 - Ruth Ware





Titolo: La donna della cabina numero 10
Autore: Ruth Ware 
Editore: Corbaccio 
Pagine: 368 
Genere: Thriller 
Prezzo: € 9.99 (ebook)
                 € 16,90 (cartaceo) 
Data di pubblicazione: 13 Ottobre 2016







Doveva essere la crociera perfetta. Le luci del grande Nord su una nave di lusso, l’Aurora Borealis, in compagnia di pochi e selezionatissimi ospiti. Un’ottima opportunità professionale per la giornalista Lo Blackwood, incaricata di sostituire il suo capo e ben felice di trovare sollievo dallo choc provocato da un tentativo di furto subito nella sua casa di Londra. Ma la crociera si trasforma ben presto in un incubo atroce… Durante la prima notte di viaggio, Lo assiste a quello che ha tutta l’aria di essere un omicidio, proprio nella cabina accanto alla sua, la numero 10. Non solo nessuno le crede, ma la ragazza che dice di aver incontrato nella stessa cabina sembra non essere mai esistita: non è a bordo, nessuno la conosce, e le tracce lasciate dalla sua misteriosa presenza svaniscono una dopo l’altra. Bloccata sulla nave e sempre più isolata nella sua ricerca, Lo cade in preda al terrore. Sta forse impazzendo? Oppure è intrappolata in mezzo all’oceano, unica testimone di un delitto e in balia di uno spietato assassino?

Non è successo niente, qui sei al sicuro, smetti di cercare.


Un buon thriller deve avere determinate caratteristiche per destare il mio interesse: deve tenermi incollata al libro e, soprattutto, non deve farmi capire chi è l’assassino già dalle prime pagine.
"La donna della cabina numero dieci" di Ruth Ware è un romanzo che ha tutte le caratteristiche tipiche dei gialli: il mistero, il senso di inquietudine, l’introspezione dei personaggi e il ritmo calzante della narrazione.
Ho amato molto l’ambientazione, il fatto che buona parte del racconto si svolga su di una bellissima nave da crociera lo ha reso ancora più affascinante ed ha dato sin da subito quell'aura di mistero ed eccitazione (il mood Titanic per intenderci!) che con lo sfogliare delle pagine si trasforma in inquietudine e claustrofobia.
Il mare è una forza oscura, un ambiente ostile per natura, un luogo da dove è impossibile scappare, ancora di più quando non si sa di chi fidarsi e un presunto assassino si aggira per le sontuose cabine e sale da ballo, invisibile ed indisturbato.

La protagonista è Lo Blackwood, una giovane donna dall'animo tormentato che decide di sostituire il suo capo per un report di viaggio verso i paesi del nord Europa. Deve dimenticare il furto che ha subito in casa a Londra e si immerge così nella tranquillità della sua crociera quando assiste attonita ad un omicidio nella cabina proprio accanto alla sua: la numero dieci.
Lo è una giornalista che sta cercando un avanzamento di carriera e quindi coglie al volo la ghiotta occasione di scrivere un articolo sulla nave Aurora Borealis, occasione che dovrà sfruttare tessendo una rete di contatti con tutti i passeggeri: uomini ambiziosi, tra cui spunta un misterioso ex, e donne combattive.
Dopo una serata ad alto tasso alcolico, Lo è convinta di aver assistito ad un omicidio, la donna della cabina numero 10 è scomparsa, ha tutti gli elementi per provare ciò: il sangue sul parapetto, il tonfo di un corpo in acqua, eppure sembra essere la sola ad aver visto e sentito quella donna perché secondo l’equipaggio la cabina in questione non è mai stata occupata.
Durante la traversata del gelido mare del Nord avviene la trasformazione emotiva ed interiore di Lo, sotto la superficie verranno a galla tutti demoni del suo passato. Demoni che la paralizzano da tempo e che non è stata mai in grado di affrontare sul serio. Le sue fragilità verranno messe in evidenza da subito e verranno usate contro di lei per screditarla, per renderla insicura.
In un clima di crescente tensione Lo si mette ad indagare, non risparmia nessun passeggero e nonostante venga messa in discussione la sua parola, non vacilla: lei sa che è successo qualcosa e vuole sapere cosa.
Ogni volta che i miei sospetti sembrano aver trovato la giusta strada la Ware trova il modo per sparigliare le carte in tavola facendo comparire un nuovo pezzo del puzzle.

Non c'è più nessun posto in cui possa essere al sicuro. 
Nessuno di cui potersi fidare.
Nessuna possibilità di fuggire, perché il mare inghiotte tutto nel freddo silenzio del Nord.

Ad una prima parte ricca di colpi di scena e di personaggi tutti potenzialmente “cattivi” segue una seconda parte legata alla sopravvivenza.
Una volta svelato l’arcano Lo è costretta a reagire se davvero vuole uscirne viva.
Ruth Ware ha uno stile semplice e diretto, il racconto è scorrevole ed estremamente funzionale.
Forse la protagonista non è una simpaticona, ma dopo tutto non è strettamente necessario in un thriller, anzi a volte è quel particolare in più che da spessore alla trama.
La mia reticenza nei confronti di Lo nasce dal fatto che non riesco a comprenderla fino in fondo, e non mi riferisco a ciò che accade sulla nave, ma penso ai motivi concreti che l’hanno spinta ad essere ed a vivere in un certo modo. 
Ho amato molto l’altra grande protagonista del romanzo ovvero la “Donna della cabina numero 10”, un fantasma etereo ma concreto, vittima e carnefice allo stesso tempo. Una donna segnata dalla sua stessa esistenza che cambia per amore ma che alla fine riscatta sé stessa.
L'espediente del gruppo di persone confinate in un luogo dove avviene un omicidio richiama molto Agatha Christie ed alcune caratteristiche della protagonista mi ricordano la protagonista della Ragazza del treno, infatti tra Lo e Rachel ci sono molte similitudini. 

Il mio giudizio sul libro è certamente positivo, ma a mio avviso sono presenti alcune criticità: credo che la mancanza di un confronto diretto tra Lo e l’assassino faccia perdere qualcosa al romanzo. Capisco che questo sia voluto, perché la scrittrice ha intenzionalmente evidenziato il rapporto tra Lo e la ragazza della cabina numero 10, dando vita ad una speciale connessione, ma avrei preferito un’aggiunta all'epilogo.
Più che promossa la scrittura della Ware, sono molto curiosa di leggere altre sue opere, non mi resta che recuperare il tempo perduto e comprare anche L’Invito, il suo romanzo d’esordio, di cui è prevista la trasposizione cinematografica con Reese Witherspoon.  
In conclusione il libro si fa leggere anche da chi non ama il genere.





VOTO:

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