mercoledì 5 ottobre 2016

Recensione: Il Giglio Bruciato - Alessia Garbo

In questa recensione parlo di un paranormal, quindi anche appartenente al mio genere preferito! Ma non perdiamoci in chiacchiere e passiamo subito alla recensione!



Titolo: Il giglio bruciato 
Autrice: Alessia Garbo 
Casa editrice: Self published 
Data di pubblicazione: 4 Aprile 2016 
Pagine: 378 
Prezzo ebook: 1.99 euro


Serie Giglio:
1. Il Giglio Bruciato
2. Il Giglio di Cristallo


Un incidente d’auto le ha cancellato la memoria. Ora, l’anno che non riesce a ricordare le sembra un’intera vita da ricostruire. Che cosa succede a chi dimentica un segreto inconfessabile? Il tempo di Angelica Giglio sulla Terra è sul punto di scadere. I nemici potranno essere la sua condanna, oppure rappresentare la sua salvezza. Angelica si troverà trascinata in un vortice fatto di pericoli e rivelazioni al di là di ogni possibile immaginazione. Le già fragili certezze della protagonista verranno messe a dura prova, dovrà riscoprire la sua vera identità e avrà bisogno di un alleato per sopravvivere. Ma fra amici che non ricorda di avere conosciuto e l’arrivo del misterioso Gabriel Duke, chi potrà aiutarla a non bruciarsi col fuoco? 

Che cosa avevo fatto?
Perchè avevo lasciato a Gabriel uno spiraglio della corazza aperto dandogli la possibilità di entrare, incontenibile, nella mia vita? Quello spiraglio era ormai diventato un varco perfetto, uno squarcio così profondo che, nemmeno volendolo, avrei mai potuto o saputo ricucire.
  

Okay, forse non ci conoscete e non sapete quanto amore abbiamo noi Lettrici Accanite per le cover, ma soprattutto sa quanta difficoltà abbiamo a tenere chiuso il portafoglio quando ci capita tra le mani un libro con una bella copertina.
E' più forte di noi.
Fortunatamente in questo caso, le ragnatele formatesi nel mio sono rimaste tranquille al loro posto, ma voglio lo stesso spendere due parole su questa cover.
Che questa copertina è fantastica l'ho già precisato, ma voglio ridirlo perchè quella contro le copertine ripetitive e noiose è una lotta che combattiamo tutti i giorni con le CE.
Dev'essere che questo è un self, ma è da un po' che non vedo una copertina così bella. Faccio un appello personale all'autrice: se mai qualche editore la contattasse per proporle una pubblicazione sotto il suo marchio, si impunti per mantenere la copertina, perchè è FAVOLOSA.


Lasciando perdere gli scleri di una povera ragazza il cui cervello è stato bollito dal caldo, arriviamo al succo della recensione.
Il romanzo parla di Angelica Giglio, una ragazza che si sveglia improvvisamente in ospedale senza ricordare nulla dei tredici mesi appena trascorsi.
La madre, l'unica persona rimastale della sua famiglia, la informa del fatto che ha avuto un incidente e che soffre di un'amnesia dovuta al trauma.
Fin da subito, però, qualcosa non torna nella mente della protagonista. Nell'anno che ha cancellato, si è tinta i capelli di biondo platino, si è trovata un ragazzo e ha addirittura iniziato a frequentare un'amica.
E fin qui, mi direte, cosa c'è di strano? Il fatto è che Angelica, prima di questi
fatidici tredici mesi, era una ragazza schiva, solitaria, non amava la compagnia altrui (praticamente una me trasferita in un romanzo...cof, cof).  
Adesso si ritrova con Emiliano, un ragazzo che onestamente è una palla al piede,  e Rebecca, una ragazza che dice di essere sua amica (dice lei, perchè noi in tutto il romanzo non ce ne siamo accorti...).


Nella sua vita inoltre entra il
conturbante Gabriel Duke, il professore di Inglese III che da quell'anno sostituisce il vecchio docente.
Da subito Angelica si rende conto che tra loro c'è qualcosa di diverso, non hanno il solito rapporto alunno-professore. L'istinto della ragazza le dice di starle lontano, ma una parte di lei ne è attratta e, come se non bastaste, Gabriel deve subentrare come relatore della tesi al vecchio professore.
Oltre a tutta questa confusione mentale, si aggiunge il fatto che alla ragazza iniziano ad accadere strani fatti. E' un pensiero un pochino paranoico, ma sembra che qualcuno stia tentando di ucciderla.
Tra un incidente al lago, un incendio in camera e svariate altre situazioni pericolose Angelica scoprirà che forse è davvero così e che l'unica persona che può aiutarla è quella da cui dovrebbe stare lontana.
Ce la farà a sopravvivere? E che ne sarà del suo rapporto con Gabriel? Riuscirà a uscire indenne da questa disavventura?
Questi interrogativi e tanti altri, troveranno risposta tra le pagine del romanzo, che si dirama tra segreti e colpi di scena epocali, per arrivare ad un finale...da urlo (almeno il mio...).

"Ed io non permetterò mai che tu possa rinunciare alla tua, di vita" si accanì.
"Ma chi ci garantisce che tutto andrà bene per me e per te? Chi?"
"Nessun Angelica. E' un salto nel vuoto. Abbracciamoci e saltiamo insieme." 

Bene, allora, prima di partire con le varie osservazioni, devo premettere che la signorina (signora?) Garbo è cascata un po' malino, perchè io sono letteralmente OSSESSIONATA dal genere di romanzo che ha scritto lei e perciò sarò quanto più onesta e puntigliosa possibile, senza risparmiarmi critiche o apprezzamenti.
Partiamo dai lati positivi.
Un punto a favore di questo romanzo è sicuramente la trama. La storia è appassionante, si sviluppa ad un ritmo serrato e, nonostante le introspezioni sulla protagonista siano presenti in abbondanza, non da mai l'idea di essere arrivati ad un punto morto del libro.
Questo è sicuramente un grandissimo vantaggio, perchè solo Dio sa quante volte mi sono dovuta costringere a leggere tutte le pagine di un romanzo senza saltare direttamente alla parte di "azione", cosa che con questo libro non mi è capitata.
I personaggi sono complessi e ben costruiti. Ho letteralmente adorato Gabriel, anche se lo avrei voluto un po' meno bipolare.
Per quanto riguarda Emiliano, invece, fossi stata l'autrice lo avrei fatto morire dopo i primi due capitoli. E' veramente inutile, stupido, tonto come uno Psyduck che ha preso una botta in testa.
Vi dico solo che ad un certo punto Angelica non sa se prova ancora qualcosa per lui e lui invece di darle spazio, o quanto meno aiutarla a capire (visto che ha rimosso completamente la tua esistenza, tesoro, non so se ti è chiaro...), la ricatta per fare l'amore con lui al fine di dimostrargli che comunque ci tiene. MA SEI SCEMO??? Sei sicuro di non aver preso tu la botta in testa? Bah.

Lo stile dell'autrice è del tutto congeniale ai fatti narrati. Non si sovrappone mai alla storia, rendendola difficile da digerire, ma anzi la accompagna facendole da cornice. Come ho già detto, il ritmo è serrato, avvincente, le pagine scorrono una dietro l'altra senza nemmeno accorgersene. Ben fatto, davvero.
Sia l'aspetto "romance", sia quello "paranormal" sono molto presenti nel romanzo, ma non per questo si accavallano o sono uno predominante rispetto all'altro. La componente fantasy si amalgama perfettamente a quella rosa, rendendo il libro molto coinvolgente.
Ad essere onesti, avrei preferito che la fase di azione vera e propria, si sviluppasse un po' prima di quanto realmente accade, perchè mi avrebbe reso più facile interiorizzarla ed immergermi nella situazione. Suppongo che questo possa essere classificato come gusto personale e che quindi non rappresenti un difetto vero e proprio del libro, ma, per quanto mi riguarda, i paranormal in cui la componente fantasy è più predominante, sono in genere quelli che mi piacciono e mi convincono di più (ad esempio La Regina Rossa, o la saga Lux di zia Army). Ma, come ho detto, è tutta questione di gusto personale. 

Ma ora voglio parlare un attimino delle piccole pecche che ho trovato nel romanzo e che sono anche il motivo per il quale non gli darò il massimo del punteggio.
Essenzialmente questi "difetti" sono rappresentati da un personaggio e dal suo comportamento poco convincente in alcune parti del libro e da alcuni dialoghi.
Il personaggio in questione è quello di Rebecca. E' inutile, diciamocelo.
Nella storia occupa il ruolo della migliore amica della protagonista, ma se si guarda ai fatti narrati non c'è mai una volta in cui si comporta come tale.
Rebecca esiste per mettere nei casini Angelica. Punto. O la fa arrabbiare, o fa la spia con Emiliano e con la madre di Angelica (cioè, ma ci rendiamo conto? Non dovrebbe nemmeno guardarla), o le fa una ramanzina mentre stanno correndo in ospedale perchè la protagonista si è incenerita una mano. WTF are you doing, girl? That's way too much.
Insomma, nel romanzo fa di tutto purchè il suo lavoro e io non riesco a capire come Angelica possa considerarla la sua migliore amica. Non ce la faccio proprio.
Per quanto riguarda i dialoghi, invece, non posso non menzionare il fatto che alcuni di loro siano un pochino poco credibili (?). Sono veramente pochi in realtà quelli incriminati, ma ci sono e lo dovevo dire.

Detto ciò, la smetto di divagare come una pazza isterica perchè questa recensione sta diventando davvero lunga e arrivo al punto della questione.
Vi consiglio il romanzo? Sì, sicuramente.
Io l'ho trovato molto carino e, come credo abbiate capito, molto coinvolgente. Ci sono state volte in cui ho fangirlato come una matta, mentre altre in cui volevo tirare il tablet nel muro e urlare al mondo tutta la mia rabbia. Sono stata con il fiato sospeso più di quanto potessi pensare o sperare all'inizio e mi sono ritrovata in fondo al libro in un batter d'occhio, senza nemmeno accorgermene.
Insomma, secondo me, rappresenta un'ottima possibile lettura per quest'estate e spero seguiate il mio consiglio da Regina dei Self (autoincoronata, ma shh).
Portiamo in alto il nome dei romanzi che lo meritano davvero!







VOTO:

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