venerdì 25 maggio 2018

Recensione: Vieni a vedere perché - Amabile Giusti



Titolo: Vieni a vedere perché
Autore: Amabile Giusti
Genere: Contemporary Romance
Editore: Self Publishing
Serie: Trent'anni e li dimostro
Pagine: 244
Prezzo: 3,99€ (e-book) 9,90€ (cartaceo)
Data di pubblicazione: 21 Marzo 2018


Quando hai appena compiuto trent’anni, hai un lavoro che ti piace un sacco e un ragazzo terribilmente sexy, cosa puoi chiedere di più alla dea bendata? 
Che si tolga la benda, magari. Perché, mentre la fortuna è cieca, la sfortuna ci vede benissimo. Nell’arco di pochi giorni, infatti, Carlotta si ritrova a dover fare i conti coi dispetti della solita sfiga. Perde il lavoro, la sua strampalata famiglia torna a starle col fiato sul collo e il suo ragazzo, Luca, comincia a non raccontargliela giusta. Accidenti a lui: la sua agente letteraria è la versione in carne e ossa di Jessica Rabbit!
Torna la tenera e imbranata Carlotta, alle prese con nuove esilaranti avventure: la ricerca di un nuovo lavoro, una rivale in amore bellissima che non intende mollare l’osso, due amiche mezze matte e un esercito di parenti a dir poco originali.
Riuscirà l’amore a vincere sui dubbi e la gelosia? Di sicuro Carlotta è disposta a tirar fuori le unghie, in special modo adesso che a darle manforte c’è un’inaspettata complice.

RECENSIONE

Il desiderio di sbirciare ancora nella vita di Carlotta e Luca, amati protagonisti di Trent'anni e li dimostro era molto forte, e forse Amabile Giusti ha capito al volo la necessità delle sue lettrici e ci ha regalato un assaggio di quello che accade dopo il "vissero felici e contenti". 
Se potessi rivederti fra un anno, farei tanti gomitoli dei mesi. Se l'attesa fosse soltanto di secoli li conterei sulla mano. Emily Dickinson
Ogni volta che devo staccarmi dalle sue storie mi risulta davvero difficile, lei sa come farti entrare in empatia con i suoi personaggi: buoni o cattivi, belli o brutti finisci per amarli tutti. Credo di aver letto ogni suo scritto ed ogni volta è capace di far sempre meglio della volta precedente. Carlotta e Luca sono per me quasi dei parenti, la familiarità con cui li dipinge, le loro azioni e reazioni agli eventi della vita permettono a noi che leggiamo di pensare che non ci sia stato un salto temporale di 4 anni dalla stesura del primo romanzo, ho avuto l'impressione di non averli mai lasciati.
Mi prende per mano, mi stringe a sé. Mi bacia. Mentre mi bacia dimentico tutte le mie paure. Mentre mi bacia mi pare che il mondo sia un dipinto pieno di colori: il giallo di Van Gogh, il blu di Chagall, l’oro di Klimt. E il rosso acceso del mio amore interminabile.

Ritroviamo Carlotta e Luca, un mese dopo gli eventi di Trent'anni e li dimostro, innamorati e felici, lei è sempre adorabile con la sua testolina in iperattività, lui bello e dannato, molto introverso e poco incline a mostrare i sentimenti che prova per Carlotta. 
Lo amo troppo, un dannato troppo che mi fa sentire inerme. A volte lo guardo di nascosto, e soffro per un’assenza che non c’è, che è soltanto la paura di una matta. Come in questo momento, mentre facciamo l’amore e tiene gli occhi chiusi e mi sovrasta come un angelo statuario. Ma è davvero mio? Quest’uomo magnifico è mio?
A complicare cotanta felicità ci si mette la gelosia! Quel mostro terribile che corrode l'animo e rende folli. 
Per carità gelosia del tutto legittima date le intenzioni del sexy agente letterario di Luca, Manuela, una donna estremamente bella ed allo stesso tempo odiosa (la litigata in camerino con Erika merita una menzione a parte: ho goduto tantissimo!). Alla base di questa gelosia c'è una mancanza di fiducia che destabilizzerà la giovane coppia in un crescendo di equivoci, omissioni e mancate dichiarazioni. Cosa si può fare in questi casi: restare o abbandonare la nave per non affondare con essa? 
«Ho voluto te, voglio te e vorrò ancora te. Però … non sono un uomo perfetto.»
Pur nella sua insicurezza cronica, la nostra eroina prova a combattere per difendere il suo amore, poi tutto sembra andare a rotoli, complice anche un Luca a corto di parole e gesti eclatanti. Per un provetto scrittore essere a corto di parole è davvero un paradosso, ma si sa, in amore i maschietti fanno più fatica a mostrare le proprie emozioni e mettersi a nudo. 
«Io … ti credo, sì, penso di crederti. Ma non è questo il problema. Il problema è che non tollero le bugie. Proprio non le sopporto. Da quando stiamo insieme mi hai rifilato solo frottole. Tu dici che sono leggerezze, io le definisco slealtà. Chi mi ama mi protegge con la verità, non con la menzogna. Se questo è il tuo modo di agire, se per te le bugie e le omissioni sono del tutto lecite finché qualcuno non ti scopre... dubito che potremo mai andare d’accordo sul serio. E adesso, credo... credo di doverti chiedere di andartene, ancora una volta.»
Le stranezze della famiglia di Carlotta, il ritrovato rapporto con Erika e le vicissitudini amorose di Giovanna e Lara, danno vita ad un romanzo davvero ben scritto, semplice eppure mai banale, in grado di raccontare la vita di tutti i giorni tra lavoro, famiglia ed amicizia. Ho pianto, ho riso, mi sono disperata insieme a Carlotta ed ho fatto il tifo per questo amore fino al bellissimo epilogo. 
Quando mi bacia, poi, mi trasformo in un essere con le sinapsi interrotte. Voglio solo le sue labbra. E le sue labbra avrò, più ovunque che mai, e mi godrò questo momento come se fosse l’unico e l’ultimo. Con la sensazione remota, una sorta di indistinto scampanellio in fondo alla coscienza, che sia l’ultimo davvero.
Quando ho una giornata particolarmente stressante, vado a rileggere piccoli pezzi della storia di Luca e Carlotta e mi sento subito meglio, perché spesso le loro emozioni e paure sembrano arrivare al mio cuore. A volte sono Luca, perché faccio fatica ad esprimere a parole quello che sento, altre volte divento Carlotta e vengo rapita dal mostro della gelosia e da mille paranoie sull'essere inadeguata nelle faccende d'amore e di lavoro. Insomma li comprendo e loro comprendono me. Non è forse questo il fine ultimo di un buon libro?
A voi l'ardua sentenza!





VOTO:

2 commenti:

  1. Non leggo spesso italiani ma questo libro mi ha subito ispirato, forse per il titolo che mi ricorda una canzone di Cremonini.
    Visto anche il tuo entusiasmo al riguardo mi sa che recupererò la serie dal primo volume! :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Da leggere assolutamente! Amabile tra le autrici italiane è una delle più brave.

      Elimina