giovedì 29 giugno 2017

Recensione: Anche gli alberi bruciano - Lorenza Ghinelli






Titolo: Anche gli alberi bruciano
Autore: Lorenza Ghinelli
Editore: Rizzoli
Genere: Contemporary Romance
Pagine: 178
Prezzo: 9,99 (cartaceo)
Data di pubblicazione: 8 Giugno  2017







Sin da piccolo, Michele ha marciato lungo i giorni, i mesi e gli anni senza mai uno scarto, senza mai una ribellione. Unico, solido legame è quello con nonno Dino, ex partigiano, ora spento dall'Alzheimer. Ma un giorno, complice una lezione di judo saltata, Michele torna a casa prima del previsto e sorprende il padre, algido professore universitario, tra le braccia di una sua studentessa. Lo scossone emotivo lo sbalza fuori dai binari della sua educata regolarità, e lo sospinge verso Vera, una compagna di classe taciturna quanto spiazzante, che sembra l'unica in grado di capirlo. Quando i genitori, in un goffo tentativo di salvare il matrimonio, annunciano il trasferimento di loro tre in America, e quello conseguente di nonno Dino in casa di riposo, Michele alza la testa, e per la prima volta nella sua vita prende una decisione che scardina gli equilibri precari da cui è sempre stato condizionato. Accanto, si ritroverà proprio Vera, ma anche tutti i suoi segreti scuri.



Vi siete mai trovati/e nel posto giusto ma al momento sbagliato? Io si, tante volte. Ed è per questo che mi sento così vicina al protagonista di questa fantastica e coinvolgente storia. 
Qualcosa di storto sta affondando le sue radici qui dentro, nel mio petto. La sensazione è proprio questa: che oltre ai rovi nella pancia mi stia fiorendo una macchia nera sul cuore.
Il romanzo inizia proprio con questo giovane ragazzo che sorprende il padre mentre tradisce la madre con una sua studentessa. Michele scappa in camera sua; non crede a ciò che ha visto. Suo padre non può aver tradito sua madre. E, invece, il padre si presenta alla sua porta cercando di dare vane spiegazioni dell’accaduto. Ma Michele non ci casca; non ci sono scuse per ciò che ha fatto. E lo ricatta: se avrà la moto tanto desiderata allora non dirà nulla. E così che la vita del ragazzo cambia totalmente

Nonostante cerchi in tutti i modi di dimenticare ciò che ha visto, quelle immagini continuano a presentarsi nei momenti meno opportuni di fronte ai suoi occhi. Quei pensieri lo distraggono dallo studio, dagli amici, da tutto ciò che era prima. Fino a quando, una mattina, al limite della sopportazione, durante una rissa con il suo migliore amico confessa tutto. All’improvviso sembra essersi alleggerito di quel peso che portava da solo ma adesso il problema non riguarda più lui. 
Il nonno è così un cazzo. Il problema del nonno è che non se lo fila nessuno, che ha un coglione per figlio, una moglie morta e sepolta e una badante che gioca a carte, e io sono l'unico che potrei fare qualcosa non la sto facendo. Forse io e il nonno dovremmo mandare a fanculo tutti, fargli vedere come stanno le cose, perchè le api vanno protette, sempre. 


La madre, una donna forte e decisa, è scioccata dalle sue parole e non appena fanno ritorno a casa affronta il marito. Michele si sente in colpa; avrebbe dovuto dirlo prima. Suo padre sta rovinando tutto. Nemmeno nella figura tanto amata del nonno riesce a trovare conforto. E’ l’unico della famiglia che lo conosce davvero, che sa chi è. Nonostante la malattia logorante, il nonno alterna momenti di lucidità a momenti di totale perdizione. Eppure Michele fa di tutto per permettergli di ricordare.  

Nel frattempo, Vera, ragazza che ammira segretamente da sempre, gli rivolge la parola per la prima volta. E forse pensa che non tutto sta andando male. Forse il Destino ha in serbo per lui qualcosa di cui non è ancora consapevole. Ma le cose non vanno come Michele aveva pensato e previsto. Una decisione inaspettata lo porterà a prendere delle decisioni istintive. E personalmente credo che avrei fatto tutto ciò che ha fatto lui! 
Tutti i personaggi di questo romanzo sono perfettamente caratterizzati. Ho innegabilmente amato Michele, protagonista vero, sincero e istintivo. Amo i personaggi che agiscono senza pensare e in modo genuino e semplice. E lui è decisamente uno di questi.
Al contrario, invece, di Vera. Lei è un personaggio estremamente complesso e, probabilmente, opposto a Michele. Mi ha commosso l’estrema forza con la quale affrontava i suoi problemi. E non nego che i due mi siano piaciuti a tal punto da desiderare altre pagine. 

Ma la vera star di questo romanzo è il nonno. Il mitico e unico nonno. Mi ha fatto ridere e commuovere allo stesso tempo. Non incontravo una figura tanto compassionevole in un romanzo da tempo, ormai.
Lo stile è leggero, fresco e scorrevole. Già al primo capitolo mi sentivo immersa nella lettura come se fossi a metà libro. L’autrice è riuscita a rendere in poche pagina tutto. L’unico elemento negativo, se è da considerare tale, è la brevità. Avrei voluto leggere molto di più. Ma ciò non toglie il fatto che sia un romanzo meraviglioso!
E’ il libro perfetto da leggere in queste vacanze. Non è una banale storiella per far passare qualche ora sotto l’ombrellone, no. E’ una storia che alla fine ti lascia qualcosa di nuovo dentro. E’ un romanzo che commuove, diverte e trascina il lettore nel suo svolgimento senza dubbio alcuno. Del resto, un libro deve lasciarci qualcosa per essere definito tale. E questo lo fa eccome!
Fatemi sapere che ne pensate, sono davvero curiosa! 
...anche gli alberi bruciano, e non parlo della quercia, ma di alberi fatti di carne e sangue che legano generazioni e generazioni, alberi genealogici che crescono marci e divorano tutto, pure i loro stessi frutti. 

VOTO:

Baci,


1 commento: