sabato 3 febbraio 2018

Recensione in anteprima: Black Kiss - Raffaella V. Poggi



Titolo: Black Kiss
Autore: Raffaella V. Poggi
Genere: Contemporary romance
Editore: Newton Compton Editori
Pagine: 238
Prezzo: 0,99€ e book
Data di pubblicazione: 3 Febbraio 2017


I Black Kiss sono una rock band. Irriverenti, ricchi, famosi e tatuati, sono abituati ad avere tutto ciò che desiderano. Paul Garrison, frontman e chitarrista, con la sua Gibson Les Paul incanta milioni di fan; è abituato a prendere tutto quello che vuole, quando vuole e come vuole. E adesso vuole Amy. Stephen Jensen, batterista e autore, ha il pallino dei felini… e non solo. Bobby Price... be’, lui è quasi normale, ed è il tastierista. E le loro ragazze? Nulla hanno da invidiare a quei “signori”, anzi. Non resta che leggere le loro storie e scoprire perché si chiamano Black Kiss…


recensione
Per arrivare all'alba... non c'è altra via che la notte.

Fissare il foglio vuoto in attesa che avvenga la connessione mano - cervello. Fatto. Fantasticare di stare ora con uno ora l'altro dei Black Kiss. Fatto. Controllare che la bava alla bocca non bagni la tastiera. Fatto. Due volte! Perdonate l'attimo di assoluto smarrimento, ma sono umana anche io. Leggo tanti libri, per passione o per lavoro o solo per curiosità ma in questo momento frullano nella mia testolina tanti pensieri sconnessi.

Raffaella V. Poggi è un fottuto genio: i Black Kiss non vi daranno tregua, popoleranno i vostri sogni e la cosa assurda è che lo faranno tutti insieme. E sì, mentre le altre autrici ci deliziano con saghe e presentano i personaggi poco alla volta, lei cosa fa? Bam! Mette in un solo libro un gruppo di musicisti, sboccati, scatenati, irriverenti, ricchi, famosi e tatuati e non dimentica nulla ma proprio nulla, e lasciatemi dire che con questi presupposti non poteva non venire fuori un romanzo corale perfetto!
Non si può arginare una tempesta, e lei è tempesta, un uragano che solo io so cavalcare. Ecco, la mia vita senza di lei è priva di emozione, e io non so vivere senza emozioni. Sopravvivo.

La difficoltà di un romanzo corale sta nel dover gestire tanti personaggi diversi, rendere unica la personalità di ognuno, quindi non appiattirli dietro lo stereotipo della "rock-star bella e dannata". Raffaella è davvero brava in questo: nonostante le tante voci, il lettore riesce a capire bene la caratterizzazione di tutti i personaggi. Lo stile è ironico, irriverente e molto "politicamente scorretto" ma è funzionale alla storia. Il romanzo scritto in un altro modo avrebbe perso tutta la sua verve. 
Basti pensare alle origini del nome Black Kiss e a tutta la storia del bacio nero, ma non vi farò questo torto, mie care, dovete leggerlo con i vostri occhi!


Altro fattore molto difficile da gestire è il punto di vista alternato, maschile e femminile: non leggiamo solo i pensieri dei BK ma anche quello delle ragazze. Come un gioco di specchi dove l'immagine riflessa di Paul, frontman dei Black Kiss, è Amy. Al batterista Steve Jensen corrisponde la tenace Nina "Stage" Woicik. Al procuratore delle stelle, il super agente dei BK Jason Woody corrisponde la "criminale" Barbra "Bonnie" Scott. E poi c'è il tastierista, Bobbie ed il suo amore impossibile per Amanda, la sorella di Woody. E ancora intorno ruotano tanti altri personaggi che, seppure secondari, hanno un ruolo ed una collocazione precisa nella storia. Tanti piccoli tasselli di un puzzle più grande che con lo scorrere delle pagine trovano un senso. 

È ormai leggenda il fatto che io abbia un debole per le storie con i musicisti belli, fighi e tatuati, mi tuffo in questi racconti come un bimbo a cui è concesso di mangiare la nutella con le dita. Tutti quei tatuaggi mi destabilizzano, quelle canzoni struggenti, quelle maschere da uomini duri che poi si sgretolano quando trovano la donna giusta! ADORO! 

E vi dico di più, con i Black Kiss sono in confusione totale: non so scegliere il mio personaggio preferito, mi piacciono persino le donne che di solito detesto con tutta me stessa. Sono toste, "cazzute", molto belle e sanno usare la testa. 
Tutta quella rabbia, il furore che mi mangiava il fegato si è sciolto l’altra notte come la neve non appena mi ha abbracciato.
Già che siamo in confidenza posso ammettere di avere un debole per una coppia. Quale?
Di Paul ed Amy amo la loro istintività. Litigano e poi si cercano. Sempre. Steve e Stage sono così improbabili da risultare perfetti insieme. Un orso ed una principessa. Lui la protegge di nascosto, lei si prende cura di lui in ogni modo.
Ma quelli che mi fanno impazzire sono Woody e Bonnie, da soli sono incazzati ed infelici insieme diventano esplosivi, pericolosi, insomma sono fantastici. Sono amanti, amici e prima ancora sono una famiglia. Si appartengono. Nonostante la lontananza, le diversità e gli ex. Sono l'uno il baricentro dell'altro.
Siamo affondati nella neve farinosa, che ci ha avvolti. Io non faccio che ridere, e anche lei. Solo noi due, come una volta, come sempre… È cominciata così, prima eravamo tutti insieme e, prima l’uno poi l’altro ci hanno lasciato soli, e siamo rimasti solo noi, sempre e solo noi…
E brava Raffaella (per me da sempre Velonero) che ha saputo gestire una storia articolata ed è stata in grado di dar vita a tante anime diverse, ma unite dalla musica e dall'affetto. Sono una grande famiglia allargata ed è stato bello vedere uno scorcio della loro vita, entrare nel loro mondo. 
Come nelle migliori commedie romantiche il romanzo viene interrotto sul più bello, arriviamo all'epilogo con il desiderio di leggere ancora qualcosa su di loro, sono convinta che il cerchio si chiuda con questo romanzo ma chi può dirlo, magari Raffaella V. Poggi ci stupirà ancora regalandoci piccoli racconti, o trailer per restare in tema cinematografico, su "queste adorate teste calde"!

Alla prossima lettura,





VOTO:


2 commenti:

  1. Non so...le storie incentrate sulla musica o le band non mi piacciono molto...

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  2. Non trovo il commento che avevo lasciato... Ma quanto mi piace questa recensione? La adoro!!! GRAZIE di cuore Nunzia!!!

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