Titolo: Lacrima di un vampiro
Autore: Lilian McRieve
Genere: Paranormal Romance
Editore: Genesis Publishing
Pagine: 206
Prezzo: 3.99 € (ebook)
10.60 € (cartaceo)
10.60 € (cartaceo)
Cross, vampiro bicentenario, solo e arrabbiato col mondo, vive da sempre nell’ombra. Entrato a far parte di una letale Congregazione per portare a termine un’antica vendetta, ha il compito di eliminare chiunque intralci i piani della società. È una perfetta macchina di morte dal cuore di ghiaccio.
Almeno finché non incontra Leila, figlia di un illustre personaggio londinese: la sua prossima vittima. A capo di un centro di accoglienza, la giovane donna ha fatto del lavoro una missione: quella di salvare coloro che desiderano una possibilità di riscatto dalla vita. Quando alcuni ragazzi del suo centro spariscono nel nulla, Leila si avvicina pericolosamente al mondo di Cross, un mondo che, finora, le era rimasto celato, ma di cui, senza saperlo, ha sempre fatto parte…
Non riusciva a guardare bene in faccia la ragazza perchè era ancora con la bassa intenta a leggere qualcosa, poi all'improvviso l'alzò per massaggiarsi il collo e ciò che vide lo lascio senza parole. In quel momento Cross pensò di non aver mai visto niente di così bello in tutta la sua lunga vita.
recensione
Il romanzo di cui vi parlerò oggi ha sia degli aspetti positivi che degli aspetti negativi, o presunti tali.
Partiamo però dalla trama: Cross, il protagonista maschile, è un vampiro solitario, segnato dalla vita sin da giovane, ha come unico scopo la sopravvivenza. Sfoga la sua rabbia e il suo odio verso il mondo, lavorando per una cooperativa segreta, di cui solo un élite di vampiri fa parte. Dei suoi colleghi conosce solo il nome e il minimo indispensabile delle loro vite, tutte segnate da avvenimenti crudeli che li hanno portati ad essere delle perfette macchine da guerra.
Una sera, ad una riunione improvvisa, a Cross viene affidato il compito di uccidere la responsabile di un Centro, il Speranza, aperto da poco,che si occupa di accogliere i meno fortunati e di rimetterli sulla giusta via, offrendo loro cibo, un posto letto ed aiutandoli a rientrare nel mondo del lavoro.
La proprietaria del Centro è Leila, una giovane donna neolaureata che ha fatto scopo della sua vita l'aiutare gli altri. Leila inoltre è la figlia del ministro delle Pari Opportunità inglese, motivo per cui la faccenda va trattata con un certo tatto e deve essere affidata a Cross, uno dei migliori vampiri in circolazione.
Da poco, alcuni dei rifugiati del Centro sono stati attirati con una scusa in una trappola mortale e sono stati fatti svanire, sfruttando il fatto che una società che li aveva emarginati di certo non avrebbe notato la loro assenza. Ma Leila, invece, la nota ed inizia a fare domande ed indagini, facendo pressioni sulla polizia locale, in modo che questi ragazzi vengano ritrovati, avvicinandosi così pericolosamente alla Società.
Cross decide quindi di tendere un agguato a Leila in casa sua, introducendosi nel suo appartamento mentre dorme. Ma poco prima di morderla e di portare a termine la missione di ferma inorridito: Leila odora della tipica fragranza che solo le femmine di vampiro possiedono. Colpito da quello che sarebbe potuto succedere se l'avesse morsa (si sarebbe legato a lei per l'eternità) e stupito dal non aver trovato nulla nel suo passato che indicasse una tale provenienza, decide di rapirla.
Leila si troverà così rinchiusa nell'appartamento di Cross, senza sapere nulla di ciò che sta accadendo intorno a lei, in compagnia di un "ragazzo" piuttosto attraente quanto misterioso. Con il suo carattere deciso e determinato cercherà di capire il motivo per cui è stata rapita, spingendo l'uomo ad ammirarla per il suo sangue freddo e la sua tenacia. Finchè un pezzettino di quella ragazza così semplice eppure complessa non gli entrerà nel cuore, sciogliendo la crosta ghiacciata che lo circondava. Ma il mondo all'esterno li aspetta e non tutti sono favorevoli alla loro unione, anzi... la Società di Cross ha piani ben precisi per quella ragazza, che avrebbe dovuto morire già da un po'.
Riuscirà Cross a proteggere lei e il loro amore?
"E tu... hai trovato la tua compagna?".Cross la guardò un po' sorpreso."No, io non ho tempo per queste cose!".Quella risposta, stranamente, la rasserenò."E da chi ti nutri?".
A quel punto le rivolse il suo solito sguardo mozzafiato."E' un invito mia dolce Leila?".
"Lacrima di un vampiro" mi è piaciuto molto, per cui ritengo che gli aspetti negativi che evidenzierò in questa recensione servano all'autrice per migliorare il proprio lavoro e renderlo un libro davvero fatto bene.
Parto però dagli aspetti positivi del romanzo. Mi è piaciuta tantissimo la storia, che non è assolutamente scontata, come temevo vista la quantità ingente di libri sui vampiri che si è riversata sul mercato dopo Twilight (escludendo il Diario di un Vampiro).
Mi sono lasciata trasportare da Leila e Cross come se fossi io a vivere le vicende dei due, tifando per loro ad ogni pagina e sperando in un lieto fine.
Mi è piaciuta Leila, che non è una protagonista svenevole o lamentona. E', invece, una donna forte, che ha fatto della gentilezza e dell'accoglienza il suo stile di vita. Allo stesso tempo però sa essere determinata e non accetta con passiva indolenza quello che le accade, ma si arrabbia e si indigna, cercando in tutti i modi di fuggire e di tenere testa al suo rapitore. Mi è piaciuta per i suoi valori, rari ai giorni d'oggi, per la sua determinazione nel lottare per una causa in cui crede e perseguire la via più giusta.
Mi è piaciuto anche Cross. Mi è piaciuto perchè ha un aspetto introspettivo che molte altre controparti maschili non hanno. Mi è piaciuto perchè, nonostante la vita l'abbia segnato molto duramente, riesce a raccogliere il suo coraggio, dopo un secondo di esitazione, e prendersi la donna che ha scoperto di amare.
Mi è piaciuta la sua evoluzione nel libro. Inizialmente è un essere solitario, pensa solo a se stesso e non ha rapporti che coinvolgano la sfera emotiva con nessun altro. Quando incontra Leila invece, le cose cambiano, non solo con lei, ma anche con i suoi colleghi della Società che da sconosciuti diventano quasi amici.
Il romanzo, inoltre, è scritto in un italiano a dir poco ottimo e questo, credetemi, è una cosa rara da dire, visto che sempre più spesso vengono buttati sul mercato libri in cui il congiuntivo e le preposizioni corrette sono più un'utopia che una realtà. Questo mi ha permesso di scendere dal mio mondo fatto di "ma qui l'imperfetto non è corretto" e "il che non è l'unico pronome relativo al mondo" di godermi pienamente la storia, facendomi trascinare fino in fondo.
L'unica"pecca" se così si può chiamare del romanzo è l'eccessiva velocità con cui sono narrati gli avvenimenti. Non nel senso che siano superficiali, perchè non è così, ma che in certi momenti avrei preferito che le cose fossero approfondite di più o comunque che si desse più spazio alle sensazioni interiori dei protagonisti, che in certi punti vengono lasciate intuire e non specificate. Sono proprio queste a caratterizzare un personaggio e a fartelo apparire reale ed è proprio la presenza di queste sensazioni a creare la differenza tra un buon libro ed un romanzo eccellente.
Visto che non manca molto per fare di questo libro un romanzo davvero, ma davvero buono, era mio dovere dire questa cosa, sebbene non ritenga che comprometta o rovini la lettura. E' solo la sensazione di rimpianto che provi quando hai davanti un buon dolce e lo mangi tutto insieme, invece di gustarlo pian piano, dando importanza ai singoli ingredienti che lo compongono (ha senso questa metafora?).
Ah dimenticato, mi aspetto che questo libro sia il primo di una serie che includa anche gli altri membri della Società. Sono troppo curiosa!
Consiglio assolutamente "Lacrima di un vampiro" agli appassionati del genere, non vi deluderà, ma anche a qualche nuovo adepto che non voglia rovinarsi i primi Paranormal Romance (dopo Twilight immagino) con letture mediocri.
Ci vediamo alla prossima recensione!
VOTO:
Mi sono lasciata trasportare da Leila e Cross come se fossi io a vivere le vicende dei due, tifando per loro ad ogni pagina e sperando in un lieto fine.
Mi è piaciuta Leila, che non è una protagonista svenevole o lamentona. E', invece, una donna forte, che ha fatto della gentilezza e dell'accoglienza il suo stile di vita. Allo stesso tempo però sa essere determinata e non accetta con passiva indolenza quello che le accade, ma si arrabbia e si indigna, cercando in tutti i modi di fuggire e di tenere testa al suo rapitore. Mi è piaciuta per i suoi valori, rari ai giorni d'oggi, per la sua determinazione nel lottare per una causa in cui crede e perseguire la via più giusta.
Mi è piaciuto anche Cross. Mi è piaciuto perchè ha un aspetto introspettivo che molte altre controparti maschili non hanno. Mi è piaciuto perchè, nonostante la vita l'abbia segnato molto duramente, riesce a raccogliere il suo coraggio, dopo un secondo di esitazione, e prendersi la donna che ha scoperto di amare.
Mi è piaciuta la sua evoluzione nel libro. Inizialmente è un essere solitario, pensa solo a se stesso e non ha rapporti che coinvolgano la sfera emotiva con nessun altro. Quando incontra Leila invece, le cose cambiano, non solo con lei, ma anche con i suoi colleghi della Società che da sconosciuti diventano quasi amici.
Il romanzo, inoltre, è scritto in un italiano a dir poco ottimo e questo, credetemi, è una cosa rara da dire, visto che sempre più spesso vengono buttati sul mercato libri in cui il congiuntivo e le preposizioni corrette sono più un'utopia che una realtà. Questo mi ha permesso di scendere dal mio mondo fatto di "ma qui l'imperfetto non è corretto" e "il che non è l'unico pronome relativo al mondo" di godermi pienamente la storia, facendomi trascinare fino in fondo.
L'unica"pecca" se così si può chiamare del romanzo è l'eccessiva velocità con cui sono narrati gli avvenimenti. Non nel senso che siano superficiali, perchè non è così, ma che in certi momenti avrei preferito che le cose fossero approfondite di più o comunque che si desse più spazio alle sensazioni interiori dei protagonisti, che in certi punti vengono lasciate intuire e non specificate. Sono proprio queste a caratterizzare un personaggio e a fartelo apparire reale ed è proprio la presenza di queste sensazioni a creare la differenza tra un buon libro ed un romanzo eccellente.
Quando arrivò alla zona in cui il sangue pulsava di più, lottò contro se stesso per non morderla. Il desiderio di farlo era fortissimo ma sapeva che se l'avesse fatto avrebbe creato un legame che solo la morte poteva spezzare e si chiese se ne valesse la penaInsomma 200 pagine sono troppe poche per poter descrivere tutte le vicende che avvengono e anche l'interiorità dei protagonisti. Per esempio, il super cattivo in qualche modo ci viene presentato, ma forse se fosse stato introdotto precedentemente con degli spin-off durante la narrazione, se fosse stata approfondita la sua rabbia e le sue motivazioni, sarebbe apparso meno fuori di testa e più oscuro.
Visto che non manca molto per fare di questo libro un romanzo davvero, ma davvero buono, era mio dovere dire questa cosa, sebbene non ritenga che comprometta o rovini la lettura. E' solo la sensazione di rimpianto che provi quando hai davanti un buon dolce e lo mangi tutto insieme, invece di gustarlo pian piano, dando importanza ai singoli ingredienti che lo compongono (ha senso questa metafora?).
Ah dimenticato, mi aspetto che questo libro sia il primo di una serie che includa anche gli altri membri della Società. Sono troppo curiosa!
Consiglio assolutamente "Lacrima di un vampiro" agli appassionati del genere, non vi deluderà, ma anche a qualche nuovo adepto che non voglia rovinarsi i primi Paranormal Romance (dopo Twilight immagino) con letture mediocri.
Ci vediamo alla prossima recensione!
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