giovedì 25 maggio 2017

Commento e Recensione: Fracture & Sacrifice - Barbara Bolzan


Titolo: Fracture
Autore: Barbara Bolzan
Genere: Distopico
Editore: Delrai Edizioni
Pagine: 390
Prezzo: 2,99 (ebook)
9,90 (cartaceo economico)
16,50 (cartaceo deluxe)
Data di pubblicazione: 15 Gennaio 2017

Rya Series:
1. Fracture
2. Sacrifice
3. Deception
4. Awaken

All’inizio di tutto, c’è un uomo. C’è sempre un uomo: Nemi. Lui che è il capo di un villaggio in lotta contro l’impero, lui che la salva mentre è ferita sulla riva di un fiume. Rya si risveglia a Mejixana e impara a vivere una nuova realtà, così diversa da quella a cui è abituata. La gente sembra accoglierla con benevolenza, mentre lei nasconde un segreto che potrebbe mettere tutti in grave pericolo, compreso il ribelle che la tratta in maniera sprezzante e non si fida della nuova arrivata. Tra loro c’è una lotta in corso di soli sguardi e niente è davvero come sembra: la frattura tra presente e passato rischia di confondere i sentimenti della giovane.
La storia di una ragazza che combatte per diventare donna e conquistare il diritto di poter amare in un romanzo che vi terrà incollati alle pagine per il susseguirsi dei colpi di scena con cui l’autrice riesce a pennellare il carattere dei suoi personaggi. Benvenuti nel mondo di Temarin, benvenuti nel cuore di Ry
a.



Ho letto questo romanzo subito dopo la sua uscita, eppure ho lasciato passare tantissimo tempo prima di potervene parlare. Non farò una vera e propria recensione a riguardo, quanto un commento veloce prima di passare a parlare di "Sacrifice", secondo romanzo della Rya Series.
"Fracture" è un romanzo che credevo mi sarebbe piaciuto, eppure non pensavo che mi avrebbe conquistata come invece ha fatto. Si parla di Rya, una fanciulla che viene ritrovata sulla riva di un fiume e portata a Mejixana dal capo dei ribelli.
Qui Rya impara a vivere in una realtà che è così diversa da quella che è abituata a vedere. Infatti, lei è la principessa di Temarin, sorella della regina, capitata per sbaglio nel luogo in cui ora si ritrova. L'unico suo desiderio è quello di tornare a casa dalla sua famiglia e dal marito che l'aspettano.
A Mejixana incontra tantissima gente, c'è chi la accoglie con benevolenza, chi invece non si fida di lei e la vede solo come una fonte di guai.
E poi c'è Nemi, il capo dei ribelli, colui che la guarda a volte con disprezzo, a volte con curiosità, che le parla in maniera diretta e impudente, quasi senza vergogna.
Inutile dire che tra i due è subito odio a prima vista! Ma quando Nemi si offrirà di accompagnarla in viaggio verso Idrethia, il regno di suo marito, le cose tra i due cambiano.
Rya impara ad apprezzare la sua presenza, le sue battute, il suo modo di vivere così diverso a quello del palazzo a cui era abituata. E forse stare con Nemi non le dispiace poi così tanto.
Alla storia dei due protagonisti, però, si intreccia quella di un altro personaggio, Niken, mai comparso eppure così importante nel suo mistero. Chi è? Perché tutti lo temono? E perché Blodric, suo marito, lo cerca per ucciderlo?
Le domande sono tante, nessuno sembra darle una risposta e per questo Rya decide di trovare le risposte da sé.
«Mi sorprende. Non credevo che una persona come voi avesse già scoperto una delle regole fondamentali dell'esistenza: per studiare l'esterno e cogliere i segnali di pericolo, bisogna rendersi in un modo o nell'altro invisibili... Credo di non aver mai incontrato nessuna come voi.»

VOTO:



Titolo: Sacrifice
Autore: Barbara Bolzan
Genere: Distopico
Editore: Delrai Edizioni
Pagine: 297
Prezzo: 2,99 (ebook)
9,90 (cartaceo economico)
16,50 (cartaceo deluxe)
Data di pubblicazione: 10 Maggio 2017







Non dimenticare mai chi sei, Rya. Ora che la strada intrapresa è incerta e il futuro altrettanto pieno di insidie, l’amore guida i suoi passi e la spinge a scelte difficili. Convinta di raggiungere Nemi, la principessa non può venir meno a se stessa e decide così di affrontare la dura realtà, la stessa che non ha mai davvero avuto il coraggio di guardare con i giusti occhi. L’Idrethia non è il luogo meraviglioso delle sue fantasie, è una prigione che inghiotte e getta nel fango, perché la vita fuori dal palazzo non è quella dei ricchi, ma di chi lotta per sopravvivere.
Il secondo capitolo di una saga avvincente, "Sacrifice" è il romanzo che dà nuova linfa alle vicende di Rya, una donna contro un mondo sconosciuto , che combatte per la dignità e per i suoi sentimenti. Perché una Niva non demorde, una Niva non si arrende mai.

Attenzione: Questo romanzo trascina in un altro mondo. 



"Sacrifice" comincia proprio dove "Fracture" ci aveva lasciati. Alher ha lasciato a Rya una manciata di monete d'oro, Nemi è dovuto scappare dicendole però prima di non recarsi ancora a Idrethia da sola.
Ma Rya ha paura per lui, non riesce a dimenticare le ultime parole di Alher: presto Nemi verrà catturato e sarà costretto a vivere nei Cunicoli, delle prigioni sotterranee.
Ormai negarlo è impossibile: Rya si è innamorata di Nemi, un amore che mai aveva provato prima, neanche per suo marito Blodric. Per questo motivo decide di recarsi a Idrethia da sola, cercare qualche informazione sui Cunicoli e usare le monete che Alher le ha lasciato per corrompere qualche guardia e liberare Nemi.
Era questo che faceva Nemi, quindi. Non l'amore di Blodric nella nostra stanza profumata, non le notti che avevo trascorso tra le sue braccia a Temarin. Ma questo. Qualcosa di sporco, di rozzo, di doloroso e degradante. Poche parole nel corso della contrattazione, due corpi umidi e sudati, la nausea che si trasformava in conato, l'imperativo: Non piangere! scolpito nella mente, bocche e seni e braccia e gambe avviluppate. Poi, due monete lasciate sul letto e addio.

Le cose però non vanno come ha sperato. Durante la notte, mentre dorme tra i mendicanti di Idrethia, viene derubata. Le preziose monete che le servono sono scomparse e con esse anche la speranza di poter liberare Nemi.
Rya è disperata, non sa cosa fare. Si trova sola ad Idrethia, senza un soldo, senza un posto dove stare, senza cibo.
Trova riparo in una locanda, che le offre un lavoro in cambio di una misera paga e vitto e alloggio gratuito. Ben presto, però, Rya si rende conto che è un inferno. Non è abituata a lavorare così tanto e la proprietaria la maltratta. Il luogo in cui è costretta a vivere è un tugurio della peggior specie e dopo due settimane non ha ricevuto neanche una moneta. Rya fugge via e, dopo aver parlato con una ragazza conosciuta fuori una locanda, decide di cercare la famosa Mama, direttrice di uno dei bordelli più rinomati di Idrethia.
L'intenzione di Rya è quello di trovare un rifugio presso Mama, un posto dove stare per qualche tempo, un pasto assicurato al giorno, una fonte di guadagno che le permetterà di salvare la vita di Nemi.
Anche stavolta, però, le cose non vanno come aveva sperato. Rya entrerà a far parte delle colombe di Mama e conoscerà quelle che diventeranno le sue "colleghe". Le Grandi, che le renderanno la vita un inferno, Roxile, una piccola bambina di sei anni tanto insopportabile, e Melina, la più bella tra le colombe che le ricorda tanto sua sorella Alsisia.
Rya cerca di rimandare il più possibile il suo destino. Escogita diversi piani per far credere ai clienti di essere stati a letto insieme e farsi pagare per le proprie prestazioni.
Fino ad allora avevo ancora cercato di tenermi aggrappata a una qualche speranza. Ma era solo una sciocchezza. Non c'era via d'uscita. Non potevo fuggire. E nessuno mi avrebbe mai portata via di lì. Non sarebbe arrivato Nemi a salvarmi dalle acque del fiume, questa volta.

Ben presto però capisce che entrare nel mondo di Mama è stato un errore. Perché una volta entrati, le uniche possibilità per uscirne sono due: trovare qualcuno che vuole sposarti o morire. Questo è quello che la bella e strana Melina le ripete sempre.
Non voglio dire altro della trama perché non voglio rischiare di farvi spoiler. Ma questo libro è stato veramente veramente veramente molto bello.
Sostanzialmente succede poco, ma allo stesso tempo succede veramente tanto. La cosa sulla quale voglio soffermarmi soprattutto è il cambiamento di Rya.
Abbiamo visto tanti lati di Rya. La Rya misteriosa, prima di scoprire la sua vera identità. La Rya un po' viziata, quando stenta ad abituarsi allo stile di vita di Nemi.
Ma non abbiamo mai visto una Rya coraggiosa o una Rya distrutta. Ma "Sacrifice" ci mostra proprio questo.
«Non ti lamenti mai?»
«Un tempo non facevo altro che lamentarmi.»
«E adesso?»
Adesso agivo.

Ci mostra una Rya disposta a sacrificare se stessa pur di poter salvare l'uomo che ama. Ci mostra una Rya che entra a far parte di un bordello per accumulare più monete possibili. Una Rya che, di fronte all'evidenza, cerca di negare il più possibile che non ha possibilità di fuga.
Anche quando la realtà che la circonda la indurisce. La fa diventare qualcuno che non è mai stata. Cattiva. Vendicativa. Violenta. Disposta a tutto pur di racimolare una o due monete in più.
Anche quando non ha più modo di evitare i suoi clienti. Anche quando perderà l'ultimo brandello di innocenza e orgoglio che le era rimasto. Anche quando diventa una colomba in tutto e per tutto. Ma, nonostante tutto ciò, la speranza rimane dentro di lei.
Una Rya coraggiosa. Ma anche una Rya distrutta. Una Rya che si domanda cosa serve sopravvivere in questo mondo terribile dove la violenza e la povertà sono all'ordine del giorno. Una Rya distrutta che prende seriamente in considerazione di porre fine alla sua vita, per liberarsi di questa sofferenza.
Ma, a parte questi piccoli momenti, Rya non ha mai perso la sua forza. Non ha mai dimenticato chi è.
Rya è una regina. La regina di questo popolo martoriato e ridotto alla fame.
Lo ammetto, alcune scene di questo libro mi hanno fatta stare male. Vedevo Rya distruggersi piano piano, perdere brandelli di sé, ma non ho mai dubitato che alla fine avrebbe ritrovato se stessa. 
Pensavo: Guarda il mondo, Alsisia. Lo stesso che fino a questo pomeriggio avrei tanto voluto risparmiarti. Guardalo attraverso i miei occhi.
Guarda me. Cerca in me l'eco della ragazza che ero, quella che correva nei prati e che, anche nel corso delle cene ufficiali, tirava calci sotto il tavolo e rideva ad alta voce. La vita era bella, allora. Noi due, chiuse tra le mura di Temarin, senza problemi, senza preoccupazioni, senza sapere nulla della vita. Sole e primavera: questi erano i nostri giorni. Scorrevano placidi come un ruscello cristallino. Ti ricordi? Io, che non ti nascondevo niente. Mai un segreto. Io, frivola e spensierata. Io, che rincorrevo le farfalle.
Guarda ora la mia devastazione. Sono una città sotto assedio. La mia pelle è dura come le vie ciottolate d'Idrethia. Le mie ferite sono come il sangue che viene sparso sulle strade.

E la fine di questo romanzo... Come farò ad aspettare settembre per sapere cosa succederà? Non ce la posso fare, è troppo lontano!
Ovviamente vi straconsiglio la lettura di questa serie perché merita veramente tanto e Barbara Bolzan è semplicemente un genio! Non vedo l'ora di leggere "Deception" e di potervene parlare al più presto. Noi ci vediamo alla prossima recensione! La vostra,


PS: Niken... ti osservo. So chi sei.


VOTO:

4 commenti:

  1. Grazie per questa recensione! Me l'ero persa... condiviso subito sulla pagina della casa editrice. *-* Grazie, grazie!!

    RispondiElimina
  2. Ma che bello viaggiare insieme a te, Chiara! Grazie di cuore per il tuo commento ai primi volumi della serie e...
    E. Punto. Perché stavo per scrivere una cosa su Niken, ma mi sono trattenuta appena in tempo.
    Quanto manca a settembre?!
    Grazie ancora di cuore!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai reso questo viaggio fantastico, Barbara!
      Ps: Eheheh Niken... non vedo l'ora di rivederlo presto. Ha giusto due cosette da spiegarmi!
      Grazie a te <3

      Elimina