lunedì 5 giugno 2017

Recensione: Eppure cadiamo felici - Enrico Galiano






Titolo: Eppure cadiamo felici
Autore: Enrico Galiano 
Casa editrice: Garzanti
Genere: Narrativa contemporanea 
Pagine: 384
Prezzo: Cartaceo 16,90
ebook 8,99
Data di pubblicazione: 18 Aprile 2017






Il suo nome esprime allegria, invece agli occhi degli altri Gioia non potrebbe essere più diversa. A diciassette anni, a scuola si sente come un’estranea per i suoi compagni. Perché lei non è come loro. Non le interessano le mode, l’appartenere a un gruppo, le feste. Ma ha una passione speciale che la rende felice: collezionare parole intraducibili di tutte le lingue del mondo, come cwtch, che in gallese indica non un semplice abbraccio, ma un abbraccio affettuoso che diventa un luogo sicuro. Gioia non ne hai mai parlato con nessuno. Nessuno potrebbe capire. 
Fino a quando una notte, in fuga dall’ennesima lite dei genitori, incontra un ragazzo che dice di chiamarsi Lo. Nascosto dal cappuccio della felpa, gioca da solo a freccette in un bar chiuso. A mano a mano che i due chiacchierano, Gioia, per la prima volta, sente che qualcuno è in grado di comprendere il suo mondo. Per la prima volta non è sola. E quando i loro incontri diventano più attesi e intensi, l’amore scoppia senza preavviso. Senza che Gioia abbia il tempo di dare un nome a quella strana sensazione che prova.
Ma la felicità a volte può durare un solo attimo. Lo scompare, e Gioia non sa dove cercarlo. Perché Lo nasconde un segreto. Un segreto che solamente lei può scoprire. Solamente Gioia può capire gli indizi che lui ha lasciato. E per seguirli deve imparare che il verbo amare è una parola che racchiude mille e mille significati diversi.



Il fatto è che certe cose le puoi dire solo a chi sai che le può capire. Che è anche il motivo per cui parliamo così poco di quello che ci importa davvero.


Ok, devo ammetterlo, adoro le copertine Garzanti!
Che ci posso fare? Mi piacciono SEMPRE SEMPRE SEMPRE. Mi attraggono al primo sguardo e mi fanno venire voglia di leggere il libro indipendentemente dalla trama.
Così è stato anche per “Eppure cadiamo felici”, anche se devo ammettere che la trama ed il titolo mi hanno catturato e incuriosito così tanto da volerlo divorare e recensire immediatamente.
La protagonista di questo romanzo è Gioia, detta anche MAIUNAGIOIA, una ragazza diversa da quello che è il conformismo adolescenziale, una ragazza che non pensa ai vestiti di alta moda, ai ragazzi e che non fa tutto quello che le ragazze della sua scuola fanno solitamente.
Gioia non ha un telefono cellulare perché i suoi genitori non se lo possono permettere, Gioia ha un'amica immaginaria, Gioia colleziona parole intraducibili solo per il gusto e il piacere di farlo.
Sicuramente la vita della ragazza non è semplice: considerata un'invisibile a scuola, ha zero amici a parte Tonia, la sua pallavolista amica immaginaria, ha una situazione devastante in famiglia con un padre violento ed una madre inesistente e non ha mai conosciuto niente che la rendesse davvero FELICE.
Tutto cambia quando una sera, durante una lite coi genitori, Gioia si sente sopraffatta e fugge di casa.
Correndo senza meta si ritrova in un luogo dove non è mai stata, un luogo dove c'è un bar con un'insegna poco invitante con su scritto “BarA
Stanca di correre e certa di non trovare nessuno, Gioia entra nel barA e si imbatte in un ragazzo dal fare insolito, Incappucciato e completamente coperto da una felpa nera che gioca a freccette da solo e tiene sul tavolino un barattolo pieno di sassi.
Incuriosita da queste caratteristiche un po' strambe, la ragazza si avvicina e viene scoperta dal ragazzo.
Inizia così un rapporto di amicizia fra i due che si incontrano spesso di nascosto al BarA, giocando a freccette e imparando a conoscersi e a capire l'uno le stranezze dell'altro: dalla strana frase che Gioia si scrive ogni mattino sul braccio “Eppure cadiamo felici”, al barattolo di sassi che Lo (perchè si ,è strano,ma è così che si chiama il ragazzo) si porta sempre dietro, al continuo sbalzo di umore che Lo ha quando parla della sua famiglia.
L'amicizia però inizia a mutare in qualcosa di più forte, di più intimo e proprio quando sembra che tutto vada alla perfezione e che siano perfettamente in simbiosi, Lo sparisce, non si fa sentire per giorni e quando lo fa la tiene lontana dicendole di non volerla trascinare nel vortice dannoso della sua vita.
Gioia però non si arrende ed inizia così ad indagare su chi sia davvero Lo e sulla sua vita e tutto la riporta alla misteriosa scoperta di un ragazzo, dieci mesi prima, nei pressi del paesino dove Gioia ABITA.
Che cosa le nasconde il ragazzo? Cosa c'è dietro al mistero e al non detto? Forse Gioia si è sbagliata? Forse Lo è davvero come tutti gli altri ragazzi? O forse c'è qualcosa che nessuno si immagina? Una verità che solo Gioia può scoprire e rivelare?
"Non è che quando ami ti ammali: quando ami guarisci. Sono gli altri, tutti quelli che non amano, loro sono i pazzi, loro sono quelli fuori di testa. Quelli che amano, quelli che amano davvero, loro sono i sani, gli unici sani in un mondo di pazzi."

Che dire ragazzi... Io ho adorato questo libro dall'inizio alla fine.
La storia di Gioia mi ha attratta e tenuta incollata fin dalle prime pagine.
La vita della protagonista è piatta e finché non irrompe Lo, pensa che possa andarle bene così. Ma l'arrivo di quel ragazzo stranocontorto e tormentato la cambia in un modo che non credeva possibile.
Il racconto è un mix di amoremistero e amicizia e gli elementi sono talmente bene amalgamati fra loro da far risultare sempre la storia scorrevole e mai scontata o noiosa.
Ho amato lo stile di scrittura dell'autore che non conoscevo; l'ho iniziato a seguire su Facebook e lo trovo veramente esilarante.
Spero sicuramente che scriva ancora perché questa è una chicca della narrativa italiana contemporanea, credetemi!
Se non avete ancora letto questo romanzo, dovete ASSOLUTAMENTE farlo!
Riderete insieme a personaggi un po' strani, vivrete l'ansia e la paura di Gioia di perdere quello che finalmente ha trovato.
Scoprirete che l'essere diversi o strani non è un limite e che per ognuno di noi esiste una metà, magari non perfetta, magari con qualche difetto ma che ci completa perfettamente.
E quando trovate quella metà è veramente difficile che la vostra vita di prima vi vada bene, la sentirete stretta, perché quando assapori la felicità, quella ti cambia.
Leggete questo libro, non ve ne pentirete!
Io vi bacio e vi do appuntamento alla prossima recensione!
Ciao a tuttiiiiiiii!





VOTO:
"Quando ti chiedi se il pasticcino che hai in mano è proprio il tuo, quando pensi che forse un altro, chissà... allora non è il tuo. Il tuo pasticcino è quello che non chiedi mai se è davvero quello giusto."

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