giovedì 8 dicembre 2016

Recensione: The Boy Band: li amavo da morire - Goldy Moldavsky






Titolo: The Boy Band: li amavo da morire
Autore: Goldy Moldavsky
Editore: DeAgostini
Genere: Young Adult
Pagine: 378
Prezzo: 12,67
Data di pubblicazione: 11 ottobre 2016


Hadley ha quindici anni e una vera ossessione per i Ruperts, la boy band del momento. Ecco perché, insieme alle sue tre amiche del cuore, affitta una stanza nello stesso hotel di New York in cui alloggerà il gruppo. Spera di poter incontrare i suoi idoli. Le cose però prendono una piega del tutto inaspettata quando una delle ragazze incrocia per caso Rupert P., il membro meno amato della band, ma pur sempre il suo preferito. Incapace di contenere l’entusiasmo, gli si getta al collo con tanto slancio che finisce per tramortirlo. In un attimo, il poveretto si ritrova nella camera delle fan, legato e imbavagliato. Il suo telefonino sequestrato e tutti i suoi segreti nelle mani avide delle quattro amiche. Hadley però si sente in colpa ed è pronta a tutto per liberarlo. Anche a rischiare il carcere o, peggio ancora, a litigare con le amiche. Per chiarirsi le idee lascia la stanza per pochi minuti, pochi minuti soltanto. Ma al suo rientro il cantante è morto. Tutte e tre le amiche si dichiarano innocenti, eppure… Hadley sa che non può più fidarsi di nessuno. Così, in una lunga notte piena di colpi di scena, dovrà prendere la decisione più difficile della sua vita: tradire le amiche e confessare tutto, oppure tradire il grande amore – i Ruperts – e farla franca.


Stavo tenendo prigioniero un tizio e tutto quello che mi passava per la testa era una canzone d’amore della Top 40 di Billboard. Sarei andata all’inferno.


Non nego che quando ho saputo dell’uscita di questo libro ho riso come se non ci fosse un domani. Il titolo faceva presagire una storia trash e divertente ed effettivamente non mi sbagliavo. Come ben sapete in questo periodo è di moda pubblicare libri che sono nati originariamente come fanfiction su noti siti come Wattpad. Il primo ad iniziare questa (orribile) scia di degrado e trash è stato After e da quel momento in libreria ci siamo ritrovati “libri” allucinanti di cui non capisco nemmeno il successo. Ma sono gusti (si fa per dire). 
E questo libro, The boy band, è tutto l’opposto; è una caricatura spudorata ed esilarante riuscita piuttosto bene.

Chi è che non ha mai avuto una cotta/ossessione verso un cantante o gruppo musicale a tal punto da fare ,letteralmente, qualsiasi cosa? 
Questo è il caso della nostra protagonista Hadley e delle sue amiche che, fan sfegatate della boy band del momento i Ruperts, si ritrovano in una situazione più grande di loro. Una vera fan è disposta a fare di tutto per il proprio idolo ed è questo che, purtroppo, fanno le quattro amiche.
Con la speranza di avere un contatto ravvicinato con i membri della band, decidono di prendere una camera nell’albergo in cui alloggiano. Sono pronte a tutto, ma non a quello che succederà al povero malcapitato dei Ruperts. 

Le volte in cui i ragazzi ci sfrecciavano accanto così velocemente che li vedevamo solo per un attimo, come quando si coglie la zaffata di un odore. So che non sembra molto, ma quei pochi secondi di vertiginosa eccitazione valevano la pena solo per quanto ti facevano sentire viva. Fremente, nervosa e impazzita – nel senso migliore del termine. Uno sballo naturale, veramente. Anche l’aspettativa che accompagnava l’attesa dei ragazzi faceva parte del divertimento.
La storia entra subito nel vivo della questione quando Apple incontra nel corridoio dell’albergo il suo adorato Rupert P. e pensa bene di saltargli letteralmente addosso fino a farlo svenire. Ma non finisce qui: lo trascina in camera per un piede scioccando le sue amiche. Ed è qui che cominceranno i loro guai e peripezie.
Hadley, che è la protagonista e la più realista tra tutte, cerca di far ragionare le sue amiche. Quello che stanno compiendo è un vero e proprio rapimento e sequestro di persona. Eppure le sue amiche, tra cui la sua migliore amica Erin, non sembrano accorgersi della gravità della situazione, accecate dall’entusiasmo di avere tra loro un membro dei Ruperts. 

Gli eventi che si succedono sono comici e trash. Le risate si sprecano per tutto ciò che avviene, per i loro comportamenti strambi ed esaltati, per il fatto che ognuno di noi, chi più e chi meno, si rivede in queste ragazze un po’ pazze e disposte a tutto. Certo, diciamocelo, loro arrivano ad un punto di non ritorno ma è anche interessante capire come e, soprattutto, perché ci arrivano.
Hadley è la coscienza del gruppo; lei è quella più matura, vorrebbe liberarlo ma allo stesso tempo comprende paradossalmente il motivo del loro comportamento.  E’ come se cercasse di trovare una giustificazione a quel moto di follia che le sta travolgendo e che le sta trascinando in un baratro.
La psicologia dei personaggi è ben caratterizzata e delineata. L’incertezza, la paura, l’eccitazione, l’emozione, la rabbia, lo stupore sono tutti descritti in modo realistico e coerentemente all’età dei personaggi. Mi spiego: non ci sono esagerazioni ma tutto sembra poter essere reale. L’autore ci fa credere che una storia del genere possa accadere tranquillamente nel mondo reale!

Insomma è un libro da leggere assolutamente sia se volete farvi delle risate ma anche se siete proprio voi, in primis, le fan sfegatate. La scrittura è scorrevole; non scade mai nel banale o nel noioso. Il romanzo ha anche delle sfumature thriller che rendono il tutto più dark e intrigante.
E’ la storia dissacrante sulle boy band e sulle fanfiction che aspettavate da tempo! Correte a leggerla e fatemi sapere cosa ne pensate!
Ve se ama.
La vostra trashona,
VOTO:

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