mercoledì 7 dicembre 2016

Recensione: Amore senza confini - Jay Crownover





Titolo: Amore senza confini
Autore: Jay Crownover
Casa Editrice: HarperCollins Italia
Genere: New Adult
Serie: Saints of Denver #2
Prezzo: 16.00 (cartaceo)
          6.99 (e-book)
Data di pubblicazione: 10 Novembre








Quaid Jackson è un brillante avvocato, tanto scaltro e preparato quanto freddo ed elegante. Avett Walker è una giovane ribelle, che attira i problemi e gli uomini sbagliati come una calamita. Non c'è motivo che si incontrino, non in questo universo. Per un tragico errore, Avett si trova però in un mare di guai e la situazione è talmente critica che solo l'aiuto di Quaid può salvarla. Non che sia una bella notizia. Lui la detesta, considerandola poco più di una seccatura dagli eccentrici capelli rosa. Ma Avett deve affidarsi a lui, consegnando il suo destino nelle mani dell'arrogante, sexy avvocato. Le piacerebbe tanto allentare il nodo perfetto della sua cravatta e convincerlo a godersi un po' di sano divertimento... con lei. Quaid però non vuole mischiare gli affari con il piacere, il distacco è la sua arma vincente, e poi quella caotica, impulsiva ragazza non è proprio il suo tipo. Ma ogni giorno che passano insieme diventa più difficile non notare la strana attrazione che crepita tra di loro, la chimica istintiva che li rende consapevoli, in ogni momento, l'uno dell'altra. E tenere le mani a posto diventa un'impresa impossibile.



Si dice che la prima riga di una lettera sia la più difficile da scrivere ed io sto pian piano scoprendo quanto sia vero anche per le recensioni. Non è facile iniziare, sopratutto quando si parla di un libro del genere. Sapete quanto adori la Crownover e tutte le sue storie, ma con questa... Mi ha lasciato a bocca asciutta. Non pensavo potesse ancora succedere, ma è successo. 
Avett è una ragazza di ventidue anni e i capelli rosa. Si trova nei guai, in guai grossi, è finita in prigione e non sa come fare per rimediare a tutti i danni che ha fatto in questi anni. Aveva una famiglia che la sosteneva, ma gli ha voltato le spalle e per
questo crede di essere sola, fino a quando non arriva il suo nuovo avvocato, niente meno che Quaid Jackson
Sapete chi è? No? Vi rinfresco la memoria. Quaid aveva aiutato Asa tempo prima, ed è uno dei migliori avvocati di Denver. Verrà assunto per Avett proprio da lui, per aiutarla ad uscire di prigione, anche perché il crimine non è stato commesso da lei, l'unica colpa che ha è quella di essere rimasta a guardare. 

Ragazze, non credevo di leggere quello che ho letto quando ho iniziato questo romanzo. Non credevo di innamorarmi di entrambi i personaggi (ho qualche problema con le protagoniste), ma sono stati entrambi dinamici, sono cambiati e cresciuti nel corso della storia e questa è una delle cose a cui tengo di più in un romanzo. 
Avett ha solo ventidue anni e ne ha viste di tutti i colori e tutto il dolore che sta provando pensa di meritarselo, pensa che tutte le cose che le sono successe non siano state solo colpa dell'infausto destino, ma di esserci andata contro a 1000 km/h. Nessuna ragazzina dovrebbe sentirsi così e portare dentro di sé un peso del genere, non è giusto... Ma quando si è testardi e ci si chiude a riccio ecco cosa si ottiene. Ciò che ad Avett non è stato chiaro è che ad ogni azione corrisponde una reazione. Ha giocato troppo con il fuoco e si è presa una bella ustione. 
Non preoccuparti, Sprite, le scelte sbagliate producono sempre storie interessanti...
Questa frase gli è stata ripetuta dal padre da quando era piccola e lei non né ha mai capito il significato vero e proprio. Non sa come possa esserle davvero utile, soprattutto in una situazione del genere.
Brite Walker è l'ex proprietario del bar di Rome Archer ed è il padre di Avett. Il loro rapporto trascende qualsiasi legame padre-figlia, ma dopo quello che è successo la ragazza si vergogna e, sapendo di aver dato l'ennesima delusione ai suoi genitori, decide di non chiamarli, quindi potrete immaginare tutto il suo stupore quando in cella si presenta Quaid dichiarandole con tutta la sua arroganza che sarà il suo avvocato. All'inizio il caro vecchio avvocato agisce come fa sempre di fronte ad un nuovo caso: non gli importa se Avett sia innocente o colpevole, non vuole sentire la sua storia, il suo unico scopo è fare il suo lavoro e riscuotere la parcella. 
«Non voglio sentire la tua versione. [...]  Non voglio sapere se eri al corrente dei piani del tuo ragazzo. Non me ne importa niente. Voglio solo sapere se ti rendi conto di che cosa sei accusata, e di quanto queste accuse siano serie. Se la risposta è si, mi basta sapere se sei disposta a fare qualsiasi cosa io ti dica per tirarti fuori.»
Ma quando se la trova davanti, rimane spiazzato. In tutti i sensi. Dalla sua innocenza mista alla profondità dei suoi occhi. Gli basta guardarla per capire che non è solo ciò che vuole far vedere, ma tutte le persone forti sono così. Quegli occhi hanno la tempesta dentro, ma fuori sembra che vada sempre tutto bene.
Penso sia la frase più banale che io abbia mai detto, ma è tanto banale quanto vera. O meglio, è ciò che mi ha trasmesso Avett. Si trova in stallo fra il crescere e il rimanere così com'è. Non sa se combattere per risalire dal baratro in cui è caduta o andare ancora più a fondo. 
Quaid, dal canto suo, non vuole saperne di legarsi di nuovo a qualcuno. Appena uscito da un divorzio che l'ha spellato sia economicamente che sentimentalmente, cerca di essere apatico verso tutto ciò che lo circonda. Lottie, la sua ex moglie, se n'è andata incinta di un artista da quattro soldi, quando lui avrebbe potuto offrirle il mondo intero. Alla fine, anche lui si trova in stallo. Tra chiudere i sentimenti per sempre o iniziare ad amare Avett e affrontare i demoni che lo perseguitano da quando se ne è andato di casa.
Lei aveva il sapore della vita. Il modo in cui rispondeva alle mie dita, il modo in cui le sue mani mi attiravano più vicino, il modo in cui il suo corpo grondava piacere e soddisfazione, senza inibizioni né vergogna.
Lei era reale.
Lei era autentica.
Lei era la verità.
Era tutto ciò che io non ero più da troppo tempo, e non ne avevo mai abbastanza.
Il vero problema delle persone apatiche, secondo me, è che come provano dei sentimenti non sanno come gestirli. Si spavento e il loro primo istinto è quello di fuggire più veloce che possono. 
Quaid, in questo caso, ci si rispecchia dentro perfettamente. L'unica cosa che
vorrebbe è saltarle addosso, ma ha paura di ciò che potrebbe significare perché Avett è una di quelle persone da tutto o niente. Le vie di mezzo non esistono, non vuole le mezze persone, vuole quelle con abbastanza palle (passatemi il termine) da giocarsi ogni briciolo di cuore e anima che gli sia rimasto.
Questa storia è la dimostrazione lampante della frase: Non si può mai sapere ciò che la vita ci mette davanti. Puoi decidere di rinunciare ai sentimenti per non soffrire più ma, all'improvviso, arrivano come una valanga e devi stare attento a non rimanerci sotto. I sentimenti non possono essere esclusi, si può diventare bravi a gestirli ed incanalarli, ma non si può vivere una vita senza provare nulla.
Avete presente quell'attrazione magnetica che, più provi a respingere, più ti attira? Loro non riescono a starsi lontano. Ci hanno provato, l'hanno rifiutata, si sono trattati male, ma ovviamente tutto questo giro di tira e molla è durato molto poco. E' giusto che siano felici, a prescindere dal loro amore. 
«Il problema con il fondo del baratro è che diventa sempre più affollato, perché c'è sempre qualcuno che fa stronzate peggiore delle tue. Tu non te ne accorgi, perché hai la testa così piena delle tue cazzate che quelle degli altri non le vedi nemmeno. Le abbiamo tutti, e ti giuro che qualsiasi cosa tu credi di aver combinato per meritarti le stronzate che stai facendo, non è così terribile come le cose che succedono ogni giorno nel mondo brutto e cattivo. Non importa quanto sei rimasta lì sul fondo, credendo di non poter cadere più  in basso, prima o poi precipiterà qualcun altro e sfonderà quello che credevi fosse il punto di arrivo. Cadendo ti passerà accanto e così capirai all'improvviso che hai una scelta: puoi cadere per sempre, perché la vita è dura, piena di insidie e non c'è mai un fondo dove schiantarsi, oppure puoi tirare fuori le palle e cominciare a risalire, perché lassù c'è una vita migliore che ti aspetta.»
Queste sono le parole di un Asa molto cresciuto e molto saggio. Ho apprezzato anche come l'autrice sia riuscita a far incastrare la storia di Avett e Quaid con quella degli altri ragazzi. Ho anche trovato in Brite, un ottimo sostituto di Phil (il padre di Nash, che ha cresciuto tutti questi ragazzi), si occupa di loro come se facessero parte tutti della sua famiglia. Anche se effettivamente, questi libri ci hanno insegnato che la famiglia, non è solo quella di sangue. A volte, se sei fortunato, puoi scegliere chi fa parte della tua famiglia. A volte, non servono
legami di sangue per sapere che una persona sarà sempre con te, nel bene e ne male. A volte, le persone che abbiamo accanto sono la causa principale della nostra felicità. Sappiamo quanto abbiano tutti sofferto per la morte di Phil e Brite è un'ottima figura paterna per tutti loro.
Ragazze, non c'è altro che debba dirvi, ovviamente vi consiglio di leggere questo libro e di amarlo come l'ho amato io!!





VOTO:



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