giovedì 6 ottobre 2016

Recensione: I colori di Juliet - Cinzia La Commare.



Titolo: I colori di Juliet.
Autore: Cinzia La Commare.
Genere: Contemporary Romance.
Editore: Self - published.
Pagine: 375.
Prezzo: € 0,99 €.
Data di pubblicazione: 21 Settembre 2016.



 Viso a viso con i ricordi della sua adolescenza, si aspetta di ritrovare la serenità perduta. Un nuovo punto di inizio che possa permetterle di pensare, almeno per una volta, solo a se stessa. Sono passati quindici anni da quando Juliet Miller ha lasciato Wood’s Bridge, una piccola cittadina costeggiata dall’oceano. Eppure non ne ha mai dimenticato il legame profondo. Così, dopo un’ennesima cocente delusione, decide di farvi ritorno per curare le sue ferite. Invece, si ritroverà ben presto ad annaspare nell'oceano in tempesta di due profondi occhi azzurri incupiti da un passato che lei non conosce, ma che proverà a combattere cercando di riportare colore nella vita di chi si è rassegnato al grigiore.


Buongiorno cari piccoli divoratori di libri! Qui vi parla la vostra Hecate dal mondo dei morti (non sto scherzando, sembro un piccolo ghiacciolo arrotolato nella coperta del letto!). Oggi vi parlo di un libro tutto made in Italy, di Cinzia La Commare. Per chi non la conoscesse, la signorina ha scritto la trilogia "ad un bivio tra me e te" e "ti presento il tuo ex", ma oggi vi parlo del suo ultimo romanzo, autopubblicato su amazon: “I colori di Juliet”. Dunque, innanzitutto vorrei spendere due parole sull'autrice che conosco poiché collaboro nel suo sito (Tratto Rosa, pubblicità occulta, sorry!). Ho avuto modo di acquistare il suo libro poco dopo la sua uscita e dopo aver diminuito la lista dei libri da leggere, sono riuscita a leggere il suo. Cinzia è un'ottima scrittrice, su questo non ho assolutamente nulla da dire. Non ho avuto modo di leggere i suoi precedenti romanzi, ma leggo i suoi articoli e ho letto questo romanzo ed è innegabile che sappia coinvolgere le persone, quantomeno, ha coinvolto me.

Innanzitutto, prima di iniziare la vera recensione, vi voglio dire una cosa: AMO LA COPERTINA DI QUESTO ROMANZO. È STUPENDA TUTTI DOVREBBERO AVERE COPERTINE COSÌ BELLE! Okay, detto questo, posso passare alla vera recensione, scusatemi, ma dovevo urlare il fatto che questa copertina è super figa. 


Dopo questa piccola premessa, vorrei parlarvi dei personaggi del libro. Vorrei parlarvi di Juliet e Austin in particolare. Probabilmente la cara Cinzia penserà che io abbia odiato i due protagonisti, ma la verità è che li ho amati, per me sono una specie in via d'estinzione da proteggere dai mali del mondo. Sono veri, freschi, genuini. Detto così sembra che io stia parlando di cose da mangiare, ma vi assicuro che sono persone autentiche, cosa che faccio fatica a trovare nei libri. Avete presente tutti quei personaggi super perfetti che io odio con tutta me stessa? Ecco, scordateveli: qui si parla di persone che sembrano reali (comunque regalatemi un Austin e un'amica come Juliet, grazie!). Tutto ciò che riesco a dire riguardo questi personaggi è il fatto che, il susseguirsi di vicende non appare mai scontato o banale, ma nemmeno forzato o architettato perché il libro prenda certe pieghe, è come se fossero due persone reali e quindi reagissero spontaneamente. Ho amato tutto questo e il fatto che Cinzia La Commare sia riuscita a farmi amare due personaggi protagonisti (e non solo uno), è una cosa degna di nota (soprattutto perché io solitamente odio i personaggi principali...).

La trama e la storia sono ben scritte. Non c'è nulla di superfluo o di eccessivo, nulla di troppo che mi abbia fatto storcere il naso, anzi!, la trama è stata accattivante ed avvincente e mi ha semplicemente fatto venire voglia di continuare a leggere il libro perché volevo saperne sempre di più. È una cosa rara che una scrittrice riesca rimanere fedele ai personaggi, alla trama e al contesto senza stravolgerli, ma facendoli maturare come è giusto che sia (almeno è ciò che penso io). Nulla è stato statico, ma tutto sempre in movimento, ma la cosa bella è che, appunto, nulla è stato lasciato al caso, ma allo stesso tempo (come da me già detto), nulla è sembrato forzato, né dai personaggi né dalla trama in sé ed è una cosa che non tutti sanno fare, quindi assolutamente complimenti. 

Per quanto riguarda la grammatica (e l'editing in generale), non ho nulla da dire. Non ho trovato errori, non rilevanti quantomeno, forse un paio di lettere invertite, ma proprio una cosa minima. Questo ha contribuito di certo alla fluidità del romanzo che, avvincente già di suo, con una grammatica praticamente ineccepibile, mi ha semplicemente portata a leggere sempre di più, fino ad arrivare alla fine... E che fine!

Non vi spoilero assolutamente nulla, ma sappiate che voi tutti dovete acquistare questo romanzo e leggerlo e farmi sapere cosa ne pensate perché ho bisogno di sclerare con qualcuno su Austin e Juliet— E sulla piccola Emma e— Ops, no non vi dico di più o sarò costretta ad uccidervi! Ad ogni modo, come avrete capito, il libro mi è piaciuto tantissimo ed è super consigliato!

Alla prossima,

Hecate. 



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